Robur Siena, road to Pescara: ma decimati!

12.06.2018 06:00 di Claudia Marrone Twitter:    vedi letture
Danilo Bulevardi
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Danilo Bulevardi
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

Il conto alla rovescia è partito, e la Robur Siena affronterà una finale playoff, quella in cui in palio c'è "solo" la Serie B: categorie, le massime dei campionati italiani, dalle quali i bianconeri mancano da qualche anno, dopo fallimenti e varie peripezie che hanno trascinato nei bassifondi i toscani, poi rialzatisi e nuovamente nel professionismo. Si, allo scalino più basso, ma comunque professionismo, un posto dove la risalita è sicuramente più facile.
Ma la Robur che si vedrà in campo a Pescara contro il Cosenza (l'altra finalista) sarà una squadra decimata, o meglio, non la titolarissima, a seguito delle sentenze del giudice sportivo che hanno letteralmente falcidiato la squadra: mister Mignani dovrà sostituire ben 4 titolari. E' quindi arrivato di far vedere che il gruppo c'è è c'è sempre stato, le pedine sono davvero intercambiabili tra loro.



Al netto del lato tecnico, però, si potrebbe approfondire le motivazioni che hanno portato alle varie squalifiche. Passi il turno comminato a Ivan Rondanini e Dennis Iapichino, espulsi dal campo per somma di ammonizioni e poi regolarmente sanzionati, ben più pesante è invece la sanzione inflitta al centrocampista Danilo Bulevardi, 4 turni, non solo per la recidività in ammonizioni ma anche perché "al termine della gara, rientrava negli spogliatoi urlando a voce alta "abbiamo vinto contro tutti e contro la Lega", frase inopportuna e oltraggiosa": uno sfogo, di quelli come spesso si sentono, ma che stavolta non è passato inosservato. Discorso differente quello legato all'attaccante Claudio Santini, anche lui fermato per ben 4 giornate "perché al termine della gara, nel tunnel degli spogliatoi, nell'ambito di una colluttazione fra tesserati di entrambe le squadre, tentava di colpire con un calcio un tesserato della squadra avversaria, non riuscendovi, e colpendo invece al fianco destro un addetto federale, provocandogli forte dolore e la necessità di cure mediche". Ma approfondire la questione sarebbe inutile. La società infatti non ha esternato commento alcuno certa del proprio potenziale: la mentalità vincente del resto è anche questa, fronteggiare le difficoltà, no lagnare. 

A ogni modo mister Mignani dovrà rivoluzionare il tutto. Ma sarà curioso vedere se anche queste pesanti punizioni produrranno sulla squadra l'effetto che aveva fatto il divieto di trasferta ai propri tifosi in occasione della gara di Catania: una rabbia trasformata in qualcosa di produttivo, seppur in 9 uomini la Robur ha espugnato il "Massimino". Ai rigori, è vero, ma lo ha fatto. Ed è questo quello che conta.