Servivano i tifosi dell'Arezzo per sollevare la questione Squadre B?

18.10.2018 06:00 di  Claudia Marrone  Twitter:    vedi letture
Tifosi dell'Arezzo
TMW/TuttoC.com
Tifosi dell'Arezzo
© foto di Francesco Inzitari/ILoveGiana

Pronto a disputare la 7^ giornata l'Arezzo, che quest'oggi sarà impegnato nella trasferta di Alessandria, dove però non troverà la formazione di D'Agostino, bensì la Juventus U23 che disputa le proprie partite al "Moccagatta". Ma gli amaranto saranno quest'oggi senza lo zoccolo duro del proprio tifo, che diserterà la partita: problemi lavorativi? Problemi di orario? Lunga trasferta? Contestazione alla squadra? No, niente di tutto questo. Semplicemente una protesta al sistema calcio e alle tanto discusse Squadre B, coattamente inserite nel campionato di Serie C dalla commissariata FIGC, senza neppure il minimo confronto con la Lega della categoria.

I tifosi toscani sollevano quindi una problematica che è del resto latente, e che divide ampiamente il calcio. Giuste o non giuste le formazioni? Dipende dalle idee di ognuno. Di certo il progetto dovrebbe assomigliare maggiormente a quello europeo, dove le formazioni U23 diventano un vero vivaio per il futuro del calcio nazionale, con pochi stranieri, rari fuori quota e centri sportivi ben più ampi di quello comunque molto avanguardistico che ha la Juventus, indubbiamente il club più europeizzato di Italia, che risulta anni luce avanti al resto. Insomma, una riforma da rivedere e perfezionare, anche se tra gli addetti ai lavori sta raccogliendo forse maggiori consensi di quelli preventivabili: di favorevoli alla loro introduzione - seppur appunto con tempi e modi diversi, ce ne sono.

Ma ben altra storia sono i supporters, con gli aretini che hanno probabilmente palesato il pensiero di tante altre tifoserie, che vedono ancora la Serie C come la categoria (e qui si fa riferimento al manifesto della Curva Sud "Minghelli") del campanilismo e dei derby. Le squadre B, sostengono, falsano i campionati, togliendo interesse per i medesimi, visto che mettono in campo squadre senza una tradizione sportiva a loro stesse legata e sostanzialmente senza supporters. Un punto di domanda è dato dalla valorizzazione dei giovani, mentre sulla questione dello stadio di proprietà la parentesi sarebbe maggiormente ampia, visto che nessun club di C ha uno stadio di proprietà ma, normalmente, usa quello comunale in concessione. Al netto di questo, però, la posizione dei toscani è chiara: e un primo segnale dato.