Top & Flop di Cuneo-Piacenza

13.12.2018 17:05 di  Giacomo Principato   vedi letture
Edoardo Defendi, FLOP
TMW/TuttoC.com
Edoardo Defendi, FLOP
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

Pareggio a reti bianche tra Cuneo e Piacenza che finiscono per annullarsi a vicenda uscendo dal campo con un punto a testa a testa che fa più comodo ai piemontesi. Si conferma un'insidia non di poco conto per le grandi la squadra di Scazzola, sebbene il suo undici ha tanto da rimproverarsi. Poco presente quest'oggi la compagine piacentina, complice l'attenzione difensiva dei padroni di casa. Un primo tempo di fiammate si consuma sotto lo sguardo dei pochi intimi del 'Fratelli Paschiero'. Parte subito bene il Piacenza che si vede annullare una rete per la posizione irregolare di Pesenti, ma gli emiliani continuano a premere sull'acceleratore raggiungendo diverse volte la zona pericolosa. Col passare dei minuti la manovra di casa cresce e i duelli a centrocampo vanno quasi tutti in favore dei piemontesi che iniziano a farsi vedere in avanti. A delle conclusioni senza troppa convinzione fa seguito la volata di Jallow a tu per tu con Fumagalli che, grazie al rientro di Della Latta e all'ingenuità della punta, riesce a respingere in uscita. A seguire cerca di farsi vedere ancora l'undici di Scazzola, senza però far male a una difesa, quella ospite, nel complesso attenta. Allo scadere Corradi cerca gloria cercando di far passare una punizione sotto la barriera, idea geniale ma che non si concretizza. Le squadre vanno dunque al riposo a reti bianche. Alla ripresa delle ostilità cambia subito la formazione di casa con l'entrata di Suljic e l'uscita di uno spento Jallow, il centrocampista in prestito dal Crotone dà maggior qualità in mezzo al campo. Settore nel quale opererà anche Franzini sostituendo Sestu, propositivo ma calato col passare dei minuti, e un assente Corradi con i più energici Nicco e Marotta. I due soffrono meno la pressione dei padroni di casa, cercando così di combattere e guadagnare metri. Non è però giornata per le reti, tanto che le occasioni realmente pericolose si possono contare sulle dita di una mano. Di certo quella più pericolosa capita nei piedi dell'attaccante dei piemontesi Defendi che grazia Fumagalli con un inspiegabile pallonetto da due passi. A seguito della colossale occasione sciupata terminano anche le offensive. Due undici che si sono annullati a vicenda, salvo riuscire a produrre azioni smorzate per demeriti propri o per l'attenzione della difesa avversaria.

TOP

La difesa del Cuneo: roccioso, arcigno e impenetrabile il pacchetto arretrato di Cristiano Scazzola che non lascia scampo nemmeno al Piacenza confermandosi ancora una volta come autentico muro. C'è da dire che, primo tempo a parte, le azioni avversarie sono davvero ridotte e per Marcone c'è da lavorare solo su di una punizione a inizio gara. ROCCIOSI

Marotta (Piacenza): il suo inserimento dà al centrocampo piacentino una svegliata. Se Sestu, impiegato da mezzala, è calato a lungo andare e Corradi non si è fatto vedere, il sostituto consegna vigore a un reparto troppo spesso vittima della forza fisica avversaria. Preciso e puntuale in più di un'occasione in un settore dove c'è stato molto da lottare. POSITIVO

FLOP

Jallow-Defendi (Cuneo): nella gara a chi sbaglia di più il duo offensivo dividerebbe indubbiamente il podio. Il primo getta alle ortiche per ingenuità e indecisione un ghiotto uno contro uno, in cui però va dato parte del merito anche a Fumagalli. Il secondo è vittima di una leziosità a tempo scaduto che gli vale il posto tra i peggiori. Una conclusione più convinta lo avrebbe forse reso l'uomo che decise la contesa, ma quel debole tentativo di pallonetto vanifica tutto. SPRECONI

Corradi (Piacenza): perde tanti duelli in mezzo al campo, vittima anche della buona voglia di Paolini e Bobb. A lungo andare si perde in mezzo a un settore del campo nevralgico finendo per essere sostituito da Franzini, il quale gli predilige una mezzala con più voglia di fare o semplicemente più concentrata. IN OMBRA