Vicenza, Gallo: "Tutte le partite sono trappola. Normale ci vogliano battere tutti"

Vicenza, Gallo: "Tutte le partite sono trappola. Normale ci vogliano battere tutti"TMW/TuttoC.com
Fabio Gallo
Ieri alle 21:45Girone A
di Valeria Debbia

La sconfitta non era conosciuta da un po' in casa Vicenza, poi è arrivata in Coppa. Mister Fabio Gallo ha spiegato che sapore ha e soprattutto, come si fa lo switch mentale per tornare alla striscia positiva in campionato: "La sconfitta la conosciamo tutti: nella carriera l’abbiamo subita eccome. A me personalmente non piace per niente, soprattutto considerando mercoledì sera. Con tutti i cambiamenti che ho voluto e di cui ero pienamente consapevole, la squadra ha fatto bene. Abbiamo analizzato tutto, metabolizzato e ci siamo gettati a capofitto sul lavoro per la partita di domani. La sconfitta non deve lasciare strascichi, proprio come la vittoria va digerita in fretta. Tutto va metabolizzato velocemente".

Dopo il pareggio di Trento - dove lo stesso tecnico ha ammesso un primo tempo sotto ritmo - ci sarà una Giana, i cui numeri dicono di una squadra solida dietro, ma con solo sette gol segnati in trasferta, e nessuna vittoria fuori casa: "Sono quelle classiche partite-trappola? Tutte le partite sono trappola, tutte difficili. I numeri sono lì per essere smentiti. La Giana è un buon complesso, con ottime individualità. Negli anni ha sempre avuto giocatori di qualità - ne abbiamo anche noi in rosa, e li avevo io l’anno scorso. È una società che lavora bene, con idee e obiettivi chiari. Non dobbiamo farci condizionare dai loro numeri meno positivi. Stamattina l’ho ripetuto ai ragazzi: l’obiettivo è la partita di domani, da affrontare con la massima intensità, con la famosa bava alla bocca. Rispettiamo ogni avversario, prepariamo in funzione loro, ma siamo consapevoli di dover fare la nostra partita. Se la facciamo, le qualità dei miei giocatori vengono fuori - a patto che determinazione e voglia siano al livello delle altre squadre".

Pare che l'allenatore biancorossoa abbia fatto tremare i muri nello spogliatoio a Trento: "Gli spogliatoi sono troppo vicini, uno sente quello che dice l’altro. Il primo tempo non mi è piaciuto, l’ho fatto presente alla squadra - come faccio quando gioca bene. Siamo andati sotto ritmo, non per il campo o scuse del genere, cavolate. L’avversario ci ha messo in difficoltà con le sue caratteristiche, giocatori di qualità. Quando la mia squadra lavora con distanze troppo grandi va in sofferenza. Noi dobbiamo fare corse brevi e aggressive per avere più campo: il ribaltamento dell’azione è la nostra arma migliore, l’opposto di come era abituato il Vicenza. La mia idea di calcio è questa. A volte per troppa voglia i giocatori prendono decisioni non codificate, creando problemi a chi invece ragiona in modo codificato. Se il principio non si rispetta, diventa un problema".

Ancora sulla partita di domani: "Ci vogliono battere tutti, è chiaro, è normale. Ho letto le dichiarazioni di mercoledì sera: esultare ci sta, vincono col Vicenza, è motivo d’orgoglio per chiunque. Mi aspetto una partita difficile contro una squadra che ci vuole abbattere. Noi dobbiamo fare il massimo, come finora - e l’abbiamo fatto spesso bene. A volte concediamo qualcosa, ma reagiamo. Sarà così fino alla fine: tante partite ancora, lavoriamo una alla volta. Pronti a replicare il buono o a reagire, a prescindere da cosa dirà una singola gara".