FOCUS TC - Serie C, 12^ giornata: la Top 11 del Girone B

Modulo 4-2-4
20.11.2018 06:30 di Sebastian Donzella Twitter:    vedi letture
Arturo Lupoli
Arturo Lupoli
© foto di Uff. Stampa Fermana

La Fermana continua la sua corsa in vetta alla classifica del Girone B. Nella 12^ giornata i marchigiani fanno fuori nel derby il Fano per 2-1, mantenendo una lunghezza di vantaggio sul Pordenone corsaro a Monza (0-2). Scende al terzo posto la Triestina, bloccata sul pari dal Vicenza, quarto, per 1-1. Subito dietro la coppia Ternana-Vis Pesaro: le Fere pareggiano in casa dell'Imolese, settima, i biancorossi superano il Sudtirol per 1-0 nel finale. Tante le novità in zona rossa, con tre successi importanti tutti per 2-0: l'Albinoleffe ottiene il primo successo stagionale battendo il Renate, ora ultimo, mentre la Samb fa fuori la Feralpisalò e la Virtus Verona supera il Teramo. A chiudere il quadro due pareggi: lo 0-0 nell'atteso derby tra Rimini e Ravenna e l'1-1 fra Gubbio e Giana Erminio. Di seguito la Top 11 della 12^ giornata secondo TuttoC.com

PORTIERE:

Antony Iannarilli (Ternana): se le Fere continuano a essere l'unico team imbattuto nel girone, lo devono alle manone del loro guardiapali. Valore aggiunto di una Ternana che di valore ne ha da vendere, l'ex Viterbese sbarra la strada a mezza Imolese. Più i romagnoli ci provano e più lui respinge: ne sanno qualcosa Lanini, De Marchi e Mosti che se lo sogneranno la notte.

DIFENSORI:

Alessandro Garattoni (Imolese): vent'anni e un coraggio niente male. Contro una delle corazzate, se non "la" corazzata del torneo, non solo non ha alcuna timidezza nel difendere ma non ha nemmeno un briciolo di timore reverenziale nell'attaccare. E se dietro dà una mano a silenziare Marilungo, Vantaggiato e compagni, quando parte col suo mancino mette i brividi ai rossoverdi chiamati a difendere. Con grinta, voglia e una gamba niente male.

Andrea Brighi (Rimini): agli inizi del campionato guardava i compagni giocare. Ora è tornato a essere insostituibile, al punto da essere il migliore dei suoi nel derby col Ravenna. Un match in cui ha mille e una motivazioni, dal momento che veste il biancorosso per l'ottavo anno in carriera, con la doppia promozione dall'Eccellenza alla C vissuta da titolarissimo. Sui palloni aerei non c'è storia ma anche palla a terra, dalle sue parti non passa nessuno.

Alessandro Lambrughi (Triestina): nella seconda giovinezza alabardata, il terzino diventato centrale gioca una partita impeccabile contro una delle big del girone. Positivo in marcatura ma soprattutto perfetto nel chiudere gli spazi e i passaggi tra le linee agli avanti vicentini. Mette la museruola ad Arma che, per segnare, è costretto ad andarsene fuori dall'area. Lasciando incolpevole l'ex Livorno, ancora una volta tra i difensori più affidabili dell'intera categoria.

Nicola Pasini (Vicenza): la Triestina lì davanti fa paura ma non a un giocatore così esperto. Uno che sa valutare di volta in volta tutte le situazioni scomode che capitano in partita. E così, sudando, riesce a tener botta quando gli alabardati ci provano palla a terra. E sempre così riesce a tenere dritta la barra quando sotto di un gol il collega di reparto Bizzotto è costretto ad alzare bandiera bianca per infortunio. L'esperienza c'è e si vede.

CENTROCAMPISTI:

Francesco Rapisarda (Sambenedettese): in un team a caccia di certezze, lui è uno dei punti saldi, il capitano che dà la scossa a tutta l'ambiente. Galvanizzandosi al punto di trovare un gol di testa, e non stiamo propriamente parlando di un gigante. Contro la Feralpisalò, però, ridurre il suo contributo solamente alla rete non gli renderebbe giustizia, viste le continue sgroppate sulla fascia e i tanti palloni sradicati dai piedi avversari.

Luca Ruffini (Albinoleffe): la prima vittoria (finalmente!) dei seriani arriva grazie a un gran match dell'esterno mancino. Un derby, quello col Renate, che viene deciso dal classe '97, nato terzino e spostato in avanti da mister Alvini. Con grande profitto, visto che nel primo tempo si fa trovare pronto in area all'appuntamento col gol, senza farsi distrarre dall'azione un po' confusa. E nella ripresa Kouko la mette dentro da due passi solo dopo che il compagno ha centrato un gran palo dal limite.

ATTACCANTI:

Domenico Danti (Virtus Verona): il peperino rossoblù, dopo aver trascinato i veneti in Serie C, non ha nessuna voglia di abbandonare la categoria. Nella sfida salvezza contro il Teramo, mette in mostra tutto il suo repertorio di futbol bailado, da brasiliano acquisito. Dantinho ubriaca di dribbling e finte la difesa avversaria, senza perdere mai la speranza. E così, dopo tanti kilometri e tanti colpi di biliardo, serve nel finale a Manarin l'assist, o per meglio dire il cioccolatino, per il primo gol.

Arturo Lupoli (Fermana): un gol e un rigore procurato. E la capolista vola. Gran partita della punta gialloblù che contro il Fano non vede l'ora di buttarla in porta. E ci riesce, da rapace, approfittando di un errore della difesa avversaria, con un dribbling sul portiere da vedere giusto una decina di volte. Poi, per chiudere i giochi, si fa anche stendere in area. Il match finisce lì, l'avventura in vetta dei marchigiani non ancora. 

Abou Diop (Vis Pesaro): perde il ballottaggio con Balde e per oltre un'ora si ritrova in panchina, a seguire i compagni in campo. Poi, però, gli bastano venti minuti e spicci per spaccare la partita. Anzi, in realtà gli bastano 20 secondi: quelli che impiega a prendersi un pallone sulla trequarti, bersi in velocità mezza difesa del Sudtirol (una delle meno battute di C, non proprio un colabrodo) e spararla all'angolino da posizione defilata. Un gol da Playstation che però vale tre punti reali.

Leonardo Candellone (Pordenone): quattro gol nelle prime quattro gare. Poi un mese e mezzo di digiuno. Spezzato non da una rete qualsiasi ma da quella che stende il Monza, in una sfida per i piani alti che valeva doppio. La punta scuola Torino segna un gol da manuale: movimento alle spalle del difensore, scatto sulla linea del fuorigioco, controllo volante e tocco dolce a freddare Guarna. E poi non molla finché ne ha, creando grattacapi continui a chi gli sta di fronte.

ALLENATORE:

Giorgio Roselli (Sambenedettese): frigge il pesce con l'acqua, fa le nozze coi fichi secchi e di necessità virtù. L'esperto tecnico rossoblù, nonostante una rosa non proprio da primissimi posti e con alcuni giocatori "adattati", riesce a tener testa alla più quotata Feralpisalò, imbrigliandola e colpendola due volte. Spingendo la squadra ad usare le armi che ha, ovvero corsa e grinta. Chiamando al sacrificio tutti, attaccanti compresi. La classifica resta difficile ma non impossibile.