FOCUS TC - Serie C, 15^ giornata: la Top 11 del Girone B

Modulo 3-3-4
11.12.2018 06:30 di  Sebastian Donzella  Twitter:    vedi letture
Michele Valentini
Michele Valentini
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

Serie C che non si ferma mai. La 15^ giornata è andata da poco in archivio ma già da oggi è tempo di scendere in campo per il 16^ turno. Nel frattempo, consueto appuntamento con la Top 11 di TuttoC.com dopo un weekend che vede il Pordenone ancora in testa dopo il 2-1 al Ravenna, con la Ternana in piena rincorsa grazie al 2-0 sulla Fermana e una Vis Pesaro in rampa di lancio dopo aver battuto a sorpresa la Feralpisalò 1-0. Bene anche Imolese e Monza che si sbarazzano con un tris rispettivamente di Virtus Verona e Giana Erminio (3-1 i romagnoli, 3-0 i brianzoli). Rallentano nelle zone nobili la Triestina, fermata sul 2-2 dal Gubbio, e il Vicenza, stoppato 1-1 dal Teramo. In zona retrocessione scatto del Fano che vince in casa del Renate (0-1) e della Sambenedettese che abbandona le zone basse superando 1-0 il Sudtirol. Proprio come fa il Rimini che si impone all'ultimo respiro per 3-2 sull'Albinoleffe, sempre più giù.

PORTIERE:

Matteo Tomei (Vis Pesaro): terza partita tra le ultime quattro senza subire gol. Grande certezza tra i pali negli ultimi anni di Serie C. Più la carta d'identità si fa pesante, più il guardiapali marchigiano migliora le proprie prestazioni. Contro la Feralpisalò disputa il solito match convincente, senza impaurirsi del fatto che dall'altro lato ci sia l'Airone Caracciolo. E così la porta resta blindata e arriva l'ennesima vittoria di una stagione sopra le righe.

DIFENSORI:

Cristian Hadžiosmanović (Vis Pesaro): al fischio d'inizio è comodamente seduto in panchina. Dopo venti minuti, però, è costretto a entrare, praticamente a freddo, causa infortunio altrui. E inizia una partita di grande sacrificio e mobilità, che si chiude nel migliore dei modi. Ossia con la rete che stende la Feralpisalò e fa volare sempre più in alto i biancorossi. In un match giocato da centrocampista, ormai suo ruolo acquisito. Ma lo inseriamo qui per comodità, visto che ha iniziato la stagione da terzino e che dobbiamo dare un certo equilibrio a questa formazione. 

Michele De Agostini (Pordenone): quattro gol in campionato, da difensore. Ripetiamo: quattro gol in campionato, da difensore. Ci sono attaccanti ancora fermi al palo o in gol giusto una o due volte. E poi c'è l'ex Prato che ormai timbra il cartellino con una costanza teutonica. Renate, Samb, Triestina e Ravenna, tutte infilate dal terzino mancino neroverde. I romagnoli, nel weekend, di testa. Per una rete che, alla fine della fiera, è valsa tre punti.

Alessandro Lambrughi (Triestina): presenza fissa, ormai, della nostra rubrica. Questa volta non per le doti difensive, visto che gli alabardati alle fine ne prendono due dal Gubbio. Ma perché, da vero uomo d'esperienza, toglie le castagne dal fuoco ai suoi andando a segnare la rete del pari. Menzione d'onore al compagno di reparto, Luca Pizzul, che entra nel finale e accorcia le distanze. 

CENTROCAMPISTI:

Abdoul Guiebre (Rimini): inizialmente Acori lascia in panchina il classe '97. Che, però, dopo mezz'ora è già in campo, visto che i romagnoli stanno terribilmente ballando sotto i colpi dell'Albinoleffe. Intuizione tattica che vale una partita: nella ripresa, infatti, è proprio il centrocampista mancino del Burkina Faso a trovare l'angolo giusto per rimettere in pari la situazione.

Mattia Proietti (Teramo): dall'altro lato, a Vicenza, c'è metà del suo passato. Tanti ex Bassano che, con il prospetto biancorosso, hanno condiviso anni di vittorie e sorrisi. Ma lui non si lascia intenerire, né si lascia intimorire dai 10mila sugli spalti. E nemmeno si fa prendere dal panico al vantaggio berico. Figuratevi se si preoccupa del fatto che, a tre minuti dalla fine, gli abruzzesi siano sotto. Sassata da lontano, palla in rete, punto in cascina, via indenne dal "Menti". 

Michele Valentini (Imolese): il capitano dei rossoblù non ha perso il vizio del gol: sei un anno fa in D con lo stesso club, quattro la stagione ancora precedente in C col Santarcangelo. Con la Virtus Verona, però, esagera, bucando la porta veneta addirittura in due occasioni. La prima, di testa, per sbloccare il match. La seconda, da rapace, per riportare avanti i suoi. Più una gran partita di quantità che passa, però, in secondo piano vista la doppietta che vale la vittoria.

ATTACCANTI:

Alexis Ferrante (Fano): una rete pesantissima, dal peso specifico incredibilmente alto. Una rete che permette di vincere lo scontro salvezza col Renate, perdipiù in Lombardia. Un gol che arriva dopo una manciata di minuti dal fischio iniziale ma che è seguito da una partita sontuosa, di classe e sacrificio allo stesso tempo. E chissà che, in terra marchigiana, non sia finalmente arrivato il momento della sua consacrazione.

Daniele Vantaggiato (Ternana): immaginate di essere sul dischetto del rigore. Sarebbe meglio un metro dietro, ma fa niente. Dicevamo, tornate su quel dischetto, guardate il portiere, provate a spiazzarlo. Facile? Non impossibile, è vero. Poi, però, provate a rifarlo con la palla che arriva al volo. E magari a testa in giù. Proprio come ha fatto il bomber delle Fere per piegare la resistenza di una Fermana sempre coriacea là dietro. Che, però, non può far nulla di fronte a rovesciate di questo tipo.

Alessio Di Massimo (Sambenedettese): non è una punta, non è un predatore dell'area di rigore, non è uno da botte nella tonnara. Eppure mister Roselli, viste le innumerevoli assenze, lo piazza lì davanti chiedendogli di sacrificarsi. Ti aspetteresti una gara volitiva, che in effetti c'è. Ma ti aspetteresti anche di trovare un pesce fuor d'acqua. Invece il Sudtirol si ritrova di fronte uno squalo che, alla prima occasione utile, azzanna gli altoatesini e, come un attaccante consumato, trova il guizzo da tre punti.

Reginaldo (Monza): più forte delle critiche, dei dubbi e dei risultati che non arrivavano. Il brasiliano dimostra di avere ancora in canna colpi da Serie A, come quello che stende la Giana Erminio. Nell'occasione sembra inciampare, e forse inciampa davvero, provando a prendere quella palla che lo ha colto in controtempo. Ma prima di cadere, trova il modo di prendere quella sfera e di piazzarla, con un colpo da biliardo, dritta dritta nell'angolino. Se poi ci mettiamo una partita da applausi, come quelli che arrivano al momento della sostituzione, allora il posto in Top 11 è assicurato.

ALLENATORE:

Claudio Bellucci (Vis Pesaro): Tanti dubbi per la palma di miglior tecnico. Ci sarebbe Tesser che continua a guardare tutti dall'alto al basso col suo Pordenone. Ci sarebbe Epifani che ottiene l'unica vittoria esterna di giornata in un match delicatissimo. E, volendo, ci sarebbe anche Acori che fa tesoro dei propri errori e in corso d'opera corregge alla perfezione il suo Rimini. Ma decidiamo di premiare Claudio Bellucci, in sella a una Vis Pesaro strabiliante e sempre più su in graduatoria, dopo aver fatto fuori anche la Feralpisalò. Gioco lineare che regala soddisfazioni. E, questa settimana, anche un posto nella Top 11.