Monza, Brocchi: "Squadra ha timore del 'Brianteo' e non ha fame di gol"

19.11.2018 10:20 di Valeria Debbia Twitter:    vedi letture
Cristian Brocchi
Cristian Brocchi
© foto di TC

Terzo ko casalingo di fila ieri per il Monza. Il secondo da quando in panchina siede mister Cristian Brocchi che - al termine della gara vinta dal Pordenone - ha ammesso che gli piacerebbe vedere più la squadra ammirata nel secondo tempo (andata anche vicina al pari prima di soccombere al secondo gol neroverde) piuttosto che quella vista nella prima frazione: "Sicuramente sì, anche se nel primo non abbiamo fatto male - spiega in sala stampa il tecnico. - Abbiamo sbagliato tanto perché in questo momento la squadra ha un po' di timore a giocare in casa. Dal punto di vista mentale ancora non è forte, non ha il sangue che vorrei vedere nei miei giocatori, si allena benissimo e cerca sempre di fare sempre le cose col massimo impegno ma poi durante la gara bisogna mettere sangue, cattiveria agonistica e quella voglia che ti permette di vincere i duelli, di stare nella gara per 90', anche nei momenti di difficoltà. Quindi di saper soffrire insieme. Purtroppo abbiamo iniziato sbagliando qualche semplice giocata, c'era frenesia e vi ho spiegato il perché. Abbiamo preso gol alla prima occasione e questo ha messo un po' di timore a qualche giocatore. Poi però nella ripresa siamo venuti fuori, già dai primi minuti, non solo da quando loro sono rimasti in dieci. Abbiamo preso le contromisure, abbiamo alzato di più il baricentro, abbiamo iniziato a metterli in mezzo trovando la superiorità numerica, ma manca una cosa fondamentale: quella di avere la fame di gol. Questo è un problema che questa squadra ha dal primo giorno che sono arrivato. Anche durante la settimana troppe partitelle finiscono 0-0. E' un problema che va gestito, allenato e superato".



Il tecnico è contento non sia arrivato il pareggio perché la sconfitta deve servire ai suoi come ammonimento per comprendere al meglio quale è l'atteggiamento giusto in campo: "Posso dire che forse è anche meglio che non sia arrivato il pareggio. Questa squadra deve capire che per giocare a calcio non basta il grande impegno che mette in settimana. Per giocare a calcio servono sangue e voglia di vincere. La stessa che - l'ho detto ai ragazzi e lo ripeto anche qui senza timore - ho visto a Riva quando è entrato. E' entrato con un atteggiamento che è quello che vorrei vedere da tutti. Voglia di lottare nei duelli, l'essere aggressivi, puliti ma aggressivi. Invece oggi (ieri, ndr) noi questo non l'abbiamo fatto, abbiamo giocato bene a tratti, abbiamo giocato forse 50' nella metà campo avversaria, abbiamo avuto sicuramente un dominio del gioco per larghi tratti della partita, poi sicuramente l'espulsione ha facilitato il tutto, ma senza la cattiveria di voler recuperare il gol preso, di voler andare a vincere la partita diventa difficile. Se il pallone scotta troppo, diventa tutto complicato. Perché il pallone non scotti, bisogna liberarsi mentalmente dal timore del giocare al 'Brianteo'. Il 'Brianteo' deve diventare un qualcosa che ci dà forza, non che ci mette timore: questo è l'obiettivo da raggiungere".