Renate, Finocchio: "Lavoro e umiltà per uscire dal tunnel"

17.10.2018 23:50 di Francesco Moscatelli   vedi letture
Nuova sconfitta per il Renate
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Nuova sconfitta per il Renate
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Cambiare tutto, in tre giorni. Troppo per questo Renate che esce dal doppio confronto casalingo con uno "zero" sia alla voce punti che alla voce reti. Una KO doppio che rèlega la pantera al penultimo posto in classifica, con una vittoria che manca da quell'illusorio (già, a questo punto si è rivelato proprio così) “Riviera delle Palme”. Una partita, quella persa con una Virtus Verona compatta dietro e veloce lungo le corsie, che ha visto, da parte brianzola, alcuni sussulti in più rispetto alla scialba, scialbissima prova contro la Vis Pesaro: un discreto approccio e un finale a testa bassa. Reazioni più di nervi che di ordine e strategia. Troppo poco per pensare di uscire da una crisi tecnica che deve ancora certificare il suo decorso. Mister Adamo deve ripartire proprio dall'ultimo quarto d'ora di gioco, con cambi che hanno dato un po' di verve e di coraggio. Anche, perché no, dal ritorno di personalità importanti come Anghileri, portatori di quella personalità che, in diverse fasi di gara, sembra in questi tempi mancare alla truppa nerazzurra. Graditi ritorni che tamponano nuove infermerie. Pazienza, non c'è nemmeno il tempo di rammaricarsi, gli altri non aspettano. Un lavoro chiamato a resettare tutto e ripartire da capo. Renate 2018-19: il campionato inizia due volte.

Ne è convinto Francesco Finocchio, esterno offensivo ancora giovane per scrivere tante pagine di calcio, non troppo giovane per non leggere questa difficile fase nerazzurra con la necessaria lucidità: "C'è stato un cambiamento alla guida tecnica e, in questi casi, ci vuole un po' di tempo" spiega l'ex Pistoiese al secondo anno in Brianza. "A poco a poco sono sicuro che, con l'esperienza dei più grandi e l'entusiasmo dei più giovani, ci risolleveremo da questo periodo un po' negativo. Siamo partiti anche bene, poi ci siamo un po' disuniti nella ripresa con l'episodio del rigore che ci ha creato anche inconsapevolmente timore: da qui qualche errore in uscita e il gol rossoblu. Poi la reazione c'è stata e dobbiamo ripartire da qui, lavorando e seguendo il nuovo mister. Quest'anno abbiamo cambiato tanto e ci vuole un pochino di tempo per amalgamarci, ma raffrontare questa rosa con quella dello scorso campionato non ha molto costrutto: ogni stagione fa storia a sè. I calciatori vanno e vengono, il calcio è fatto così e dobbiamo essere bravi noi ad interpretare nuove situazioni. Non va bene scaricare le colpe solo sull'allenatore perché in campo scendiamo noi giocatori. Dobbiamo fare autocritica per quello che è stato, ora dobbiamo ripartire con una nuova guida tecnica cui va dato tempo visto che, ad oggi, ha lavorato un solo giorno con la squadra al completo".