Top & Flop di Südtirol-Renate

20.04.2019 19:15 di Francesco Moscatelli   vedi letture
Guglielmotti, TOP Renate
TMW/TuttoC.com
Guglielmotti, TOP Renate
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

Il risultato a sorpresa. A sorpresa per chi non è avvezzo al girone B, ad essere sinceri. Perché in questa stagione nessun tabellino è nato e morto secondo il volere dei più. E così un Renate in carestia di reti e di punti (non segnava dallo scorso 10 marzo, in casa contro l'Imolese), in lenta discesa negli inferi, trova il successo laddove era più difficile preventivarlo. Al "Druso", contro il lanciatissimo Südtirol, basta una rete di Guglielmotti per dare una svolta forse decisiva a questo finale di campionato nerazzurro: efficace il lavoro di Spagnoli sulla trequarti che, al diciannovesimo, scarica per il laterale novarese; finta di destro e soluzione mancina per quello che rappresenta anche un premio personale per l'ex-Pistoiese. Tanto lavoro, pochi proclami: siamo sicuri che Guglielmotti non abbia avi brianzoli? I biancorossi, con cinque punte nel finale (conteggiando anche l'adattato Ierardi) non sfondano nemmeno nell'assalto finale, riuscito un po' a metà. E quando i diretti concorrenti segnano il passo, è lì che la sconfitta brucia ancora di più.

Ecco coloro che, a nostro avviso, sono risultati i migliori e i peggiori nel match giocato questo pomeriggio al "Druso".

TOP:

Turchetta nel primo tempo (Südtirol): ha un po' illuso alcune sgroppate sulla sinistra dell'esterno offensivo/trequartista di Zanetti. Ha illuso perché sembrava quella la zona strategica per un possibile vantaggio altoatesino. Poi i palloni giocabili sono stati sempre meno e l'azione ha perso di forza. In quei minuti prima del vantaggio ospite, il Südtirol, pur non impressionando, ha ricordato la squadra fresca e sbarazzina nell'amore appena sbocciato verso il suo 4-3-3 nuovo di zecca. Poi la rete ha disunito Fink e compagni, che perdono il bandolo della matassa e, a conti fatti, non lo ritrovano più. IL ROVESCIO CHE NON TI ASPETTI

Guglielmotti e la gestione del vantaggio (Renate): partita di cuore e di testa da parte di tutti, nessuno escluso. Ovviamente il ritorno al gol doveva avere una firma e, proprio perché era una rete che mancava da quaranta giorni, il marcatore sugella non solo una rete che si gonfia ma anche probabilmente la fine del periodo più difficile nella recente storia renatese. Ed è bello che ad apporre la pietra pesante di una salvezza ora possibile sia un ragazzo che è entrato a Nibionno in punta di piedi, con l'umiltà di chi sa di dover incominciare tutto da capo. Questo gol è il premio di una ottima gara sulla fascia destra, ma ancor di più il premio di tutta una stagione "al Servizio", detto nell'accezione più alta del termine. E' chiaro poi che è un vantaggio che andava preservato, e proprio qui il Renate ha mostrato il suo volto migliore. Che, paradossalmente, è fatto anche di un gioco a volte sporco, ma che è stato a quel punto l'unico modo per uscire dal "Druso" con l'intera posta in palio. Un gioco che, allo stato attuale, è anche la strada maestra per la salvezza. Il bel gioco tornerà, un giorno. Ma prima bisogna far in modo che quel giorno possa esserci ancora. QUARANTA GIORNI (FORTUNATAMENTE NON QUARANT'ANNI) DURA LA TRAVERSATA NEL DESERTO

 

FLOP:

Il centrocampo (Südtirol): il "Druso" ha raccontato di una squadra biancorossa senza idee. In modo particolare tanta difficoltà nella circolazione di palla, da Morosini a Fink passando per De Rose. Tanti appoggi sbagliati, troppe triangolazioni non chiuse. Qualcosina si è visto con un'apertura del gioco sulle fasce, ma non c'è stato, di fatto, un piano B a quei traversoni facili prede di due ottimi centrali quali Priola e Caverzasi. E' un passo indietro da non sottovalutare quello dei ragazzi di Zanetti, non nuovi, peraltro, a battute a vuoto in prove apparentemente alla portata. Ora due scontri diretti: visto l'andamento, meglio così. In attacco delude l'ex-Lunetta mentre Romero fatica proprio in quei corpo a corpo che dovrebbero essere il suo pane. E' un cioccolato amaro quello nell'uovo di Pasqua biancorosso, ma nessuna sorpresa: il girone B non ti lascia mai tranquillo. L'INCERTEZZA E' L'UNICA VERITA'

Non oggi, per favore (Renate): no. Ci rifiutiamo. Un anno per scrivere il libro degli errori. A più livelli: societari, di guida tecnica, di uomini. Pure di strutture, un ambito che in Brianza meriterebbe un appendice tutta sua. Ma non oggi, per favore. Un vantaggio cercato dopo un buon approccio (nell'occasione solito lavoro poco appariscente ma molto funzionale di Spagnoli), una squadra che difende con ordine, senza chiudersi a riccio. Cercando, pure nei cambi dal sapore conservativo, di non cadere nella tentazione di ergere un diga pericolosa. Fino ad un pressing offensivo che dimostra, una volta di più, che sarà pure un gruppo che presenta mille difetti. Ma che è compatto nel raggiungimento di un obiettivo. Che ha cuore. E pure testa. UNA RUBRICA...OGGI A META'