Ad Catania: "FIGC ha smesso di esistere. Agiremo anche penalmente"

20.08.2018 21:00 di  Valeria Debbia  Twitter:    vedi letture
Pietro Lo Monaco
TMW/TuttoC.com
Pietro Lo Monaco

Pietro Lo Monaco, amministratore delegato del Catania, ha tenuto una conferenza stampa fiume, oggi pomeriggio, soffermandosi sulle azioni intraprese dalla società etnea per la tutela dei propri diritti: "E' vero che la sentenza pro Novara ci ha rimesso in gioco e ci ha quindi dato la disponibilità di entrare a far parte di una classifica di ripescaggi che - non per colpa nostra - ci vede primi o comunque immediatamente lì. Questa sentenza ci ha dato la possibilità, nel rispetto delle regole, di poterci considerare una squadra ripescata in Serie B. La FIGC in appena nove giorni ha chiesto alle società che avevano interesse al ripescaggio di ottemperare agli obblighi, non ultimo il pagamento di un assegno circolare di 700mila euro alla stessa FIGC 'a fondo perduto' e due fideiussioni bancarie, una di 800mila euro e una di 400mila euro. Il Catania ha fatto quanto doveva e aveva già provveduto a fare l'iscrizione in Serie C. Ci siamo trovati in una situazione di grande esborso economico, ma non potevamo lasciar perdere e non cogliere l'occasione. La FIGC aveva ribadito che, nonostante il sentimento che stava nascendo di una Serie B a 19 squadre, la cadetteria sarebbe stata a 22 squadre e che non era immaginabile a 19. Cosa sia successo poi, darei tanto per saperlo. Sono cose assurde, senza spiegazione e senza logica. Cose che hanno costretto una persona 70enne. messa lì a fare il commissario, cioè preposta solo a far rispettare le regole, a cambiare radicalmente rotta rinnegando tutto quanto aveva precedentemente sostenuto. Addirittura facendosi promotore della modifica delle NOIF. A questo punto si è capito che la FIGC ha smesso di esistere, ma è in mano alle Leghe. Non so cosa abbia portato Fabbricini a prendere un provvedimento impopolare, iniquo e pericoloso per lui, perché oltre alle varie azioni negli organi competenti, il Catania ha fatto un'istanza al governo per rimuoverlo e si vedesse chiaro in ciò che sta succedendo. Il Catania adirà al Collegio di Garanzia e poi depositerà un altro ricorso al TFN, quindi procederà penalmente contro chi si è reso protagonista e attore di questa pagina nera del nostro calcio. L'hanno preparata veramente bene: la successione delle date è chiara. Il Collegio di Garanzia decide per la sospensiva, non per l'annullamento, della sentenza pro Novara, rinviando - guarda caso - la discussione nel merito al 7 settembre, quando altre situazioni come quella del Como o dell'Avellino sono state discusse in 4-8 giorni.

Vorrei capire, vista la gravità del problema, come mai ci voglia quasi un mese. Guarda caso quando il golpe è già consumato. Intanto infatti la Lega B decide di fare i calendari: stendo un velo pietoso su quella cerimonia assolutamente patetica. Il comunicato di Fabbricini, che si smentiva totalmente, arriva verso le 20 così i calendari possono andare avanti. Si fatica a non pensare che ci sia un disegno. Vedere un presidente di Collegio di Garanzia che comunica con i Tweet mi fa pensare che ci voglia un intervento dello Stato. Noi andremo avanti: siamo decisi a lottare per quello che è il rispetto delle regole. Al di là dell'interesse meramente personale. E' una battaglia che facciamo per le regole che non ci sono più, nel calcio sono disattese in modo sistematico. Per come è stata preparata, finirà tutto nel dimenticatoio. Vorrei fare solo una domanda a Frattini: perché non farlo prima del 7 settembre? Come si fa a non pensare che fosse tutto preparato? Anche nel giudizio del 7 verrà definito il volere di qualche puparo. Questo è il calcio solo della Serie A che pensa solo ai propri interessi. Noi perseguiremo penalmente tutte le componenti, nessuna esclusa. Tutti hanno disatteso a quelli che erano i loro compiti. La Lega Pro ha mantenuto il comportamento più sano: è l'unica che ha la testa sulle spalle. Non sapendo quali squadre parteciperanno ha giustamente fermato il campionato e rinviato il calendario".