AU Trapani: "Cediamo a 30mila euro. Hanno provato a truffarci"

09.07.2018 17:00 di Dario Lo Cascio Twitter:    vedi letture
AU Trapani: "Cediamo a 30mila euro. Hanno provato a truffarci"

Paola Iracani, amministratore unico del Trapani, è intervenuta in una lunga conferenza stampa per chiarire la posizione del club granata: "A gennaio c'era un pre accordo per la cessione. Era un'impresa valida e reale del territorio napoletano, ma non è mai stata nominata e non lo sarà per un accordo di riservatezza. Ma al momento dell'appuntamento dal notaio questa impresa non si presenta, non sappiamo perché, e vedremo se ci sarà il margine per le vie legali. Così abbiamo aperto ad altre proposte che ci erano già pervenute, tutte da imprenditori non sicilia. Subiamo anche un tentativo di truffa, da parte di due legali rappresentanti di un'impresa di Roma che sembrava realistica. Siccome Liberty Lines ha un commissario giudiziario, l'offerta e il soggetto devono passare da un ufficiale giudiziario. Quando ci presentiamo, scopriamo che gli avvocati firmatari non sapevano nulla di questa proposta. Era il 26 giugno, vicinissimi alla dead line del 30 giugno".

"La decisione più facile, soprattutto per la mia persona, sarebbe stato consegnare la squadra nelle mani del sindaco, e farla ripartire dall'Eccellenza. Ma ci è stato giustamente chiesto di non lasciare che il titolo si perdesse. Sia il consiglio di amministrazione di Liberty Lines che il commissario si sono mossi, hanno voluto fare il passo avanti ulteriore e si è fatta l'iscrizione. Ma non vogliamo andare oltre. Poi Liberty riceve proposta di acquisto da parte di Marnavi, che destabilizza il sistema, perché non si trattava anche del Trapani Calcio, ma solo della compagnia di navigazione. Per quanto riguarda la proposta del Todaro Gruop, c'è stata, ma non aveva una logica di validità economica. Non era un compromesso. Era come se lui volesse comprare da noi una Ferrari, ma noi ci saremmo dovuto occupare di assicurazione, bollo, benzina e tutto. Non abbiamo chiuso la porta, ma non a queste condizioni. Vogliamo partecipare al campionato, ma non può costare quanto lo scorso torneo, dove si è speso quanto la B ma con gli introiti di C. I costi sono stati molto elevanti, il comandante Morace ci ha messo l'anima, ha dato il massimo per ottenere il massimo risultato. La palla purtroppo è rotonda".

"Qualsiasi interlocutore ci ha sottolineato che i costi dei tesserati erano troppo alti, così si è lavorato per le cessioni che, chiarisco, sono stati fatti a valore zero. Se io non ho le finanze per pagare i tesserati, non c'è sostenibilità. Il tentativo è quello di fare un torneo in spending review, come si suol dire, più leggero dal punto di vista economico insomma. Perché quella specifica per le manifestazioni di interesse? Perché ci arrivavano proposte in maniere mai viste, per email, addirittura per WhatsApp. Così abbiamo stilato una sorta di decalogo. Ci è stato anche suggerito di abbandonare il club, che qualcuno lo avrebbe fatto rinascere in Eccelenza, ma è un'ipotesi che non vogliamo attuare. Se è vero che il Trapani è un valore aggiunto del territorio, allora che tutti facciano qualcosa. Io purtroppo so che se apro gli abbonamenti, nessuno lo sottoscriverà purtroppo. Perché non annunciare prima la vendita? Per non colpire e destabilizzare la squadra, i giocatori. Noi fino all'ultimo ci abbiamo creduto di andare in B. Ci tengo a chiarire che la vendita è ipotizzata per il valore nominale delle quote con azzerati attivi e passivi. Tecnicamente sarebbero trentamila euro, potremmo fare una colletta e comprarla, ma chiaramente la spesa vera è quello che ci vuole per affrontare un torneo di Serie C". 

"La data del 12 luglio non è un limite categorico, ma è chiaro che per costruire una squadra abile ad affrontare la Serie C, ci vuole tempo. Io sono stata criticata perché mi è stato detto che sarebbe stato più semplice iscrivere la squadra in Eccellenza, ma sono sicura che questo non avverrà, è stata una provocazione. Abbiamo valutato diverse opzioni, anche la cessione di una percentuale di quote, ad esempio il 10% a dieci imprenditori diversi, ma il problema è che non riusciamo a trovarli. Dal punto di vista della gestione del club mi preme ringraziare la collaborazione del direttore sportivo Adriano Polenta, il cui contratto è scaduto il 30 giugno, ma che spero possa continuare con noi. Il progetto tecnico non si ferma in ogni caso, ma proseguirà in una logica di economia". 

"Le ipotesi in piedi quindi sono tre: cessione e iscrizione in Serie C, consegna del club nelle mani del sindaco, oppure appunto iscrizione da parte nostra ma con un progetto nettamente meno dispendioso rispetto alla scorsa stagione".