Imbimbo e Auteri: allenatori senza peli sulla lingua

18.10.2018 07:00 di Dario Lo Cascio Twitter:    vedi letture
Gaetano Auteri
TMW/TuttoC.com
Gaetano Auteri
© foto di Giuseppe Scialla

Un allenatore che ha a cuore la propria posizione ma anche e soprattutto le sorti della squadra che guida, spesso non ha peli sulla lingua, soprattutto in occasione di sconfitte difficili da digerire. È il caso di Eduardo Imbimbo e Gaetano Auteri, tecnici rispettivamente di Matera e Catanzaro, protagonisti di dichiarazioni fuori dallo standard nei post gara delle sfide perse rispettivamente con Cavese e Juve Stabia. Ma per motivi diversi.

Imbimbo infatti sembra scontento da parte dell'atteggiamento di alcuni singoli: "Fino a quando allenerò questa squadra darò tutto me stesso. Però, è chiaro che per far arrivare i risultati è necessario che molte cose cambino in meglio. Di tutti questi aspetti, infatti, ne ho parlato con la nuova proprietà nelle ultime ore. C’è qualche giocatore che non ha ben capito che questo è un campionato di Serie C. Non è la prima volta che accadono episodi di questo tipo. Infatti, la lettura della partita e gli episodi sono cambiati subito dopo che abbiamo trovato la rete del vantaggio, e di conseguenza abbiamo lasciato alla Cavese troppo campo".

Ancora più specifico e caustico Auteri, al quale non è andata giù la direzione arbitrale: "Una serie di valutazioni della terna che nel giro di 4-5 minuti ci hanno portato al doppio svantaggio con l'uomo in meno. E così diventa difficile parlare di concetti di squadra. Tutte e due le situazioni sono partite da azioni irregolari, gli episodi ci hanno castigato. Finché la gara è stata in undici contro undici l'abbiamo giocata bene, abbiamo avuto la colpa di non chiudere diverse situazioni importanti. Abbiamo avuto la colpa di avere un arbitro che ha il cervello non adatto a fare un campionato di Lega Pro né la struttura mentale per farlo. Parlava e spiegava le cose ai giocatori della Juve Stabia, appena ho chiesto io il perché del mancato rigore non me l'ha spiegato e mi ha cacciato via. Non sono arrabbiato per quello che la squadra ha fatto. Qua non dobbiamo farci prendere per il c... da uno scemetto, uno sbarbatello che è arrivato adesso. Scrivetelo, poi vediamo se mi deferiscono".

Di certo, da parte di Imbimbo e Auteri, non le consuete frasi di circostanza. Staremo a vedere se riceveranno i feedback che cercavano con affermazioni così forti.