Potenza, Ragno: “Sfruttiamo i punti deboli della Juve Stabia”

25.09.2018 10:30 di Valentino Bonetti   vedi letture
Potenza, Ragno: “Sfruttiamo i punti deboli della Juve Stabia”
TMW/TuttoC.com
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

Dopo la sconfitta di misura subita a Catanzaro e lo 0 a 0 interno contro il Monopoli, il Potenza si prepara alla trasferta di Castellammare di Stabia dove domani alle 20,30 (LIVE su TuttoC.com dalle 20,15) affronterà la Juve Stabia allo stadio “Romeo Menti” per la 3^ giornata del Girone C di Serie C. Ecco come il tecnico Nicola Ragno ha presentato la gara nell'intervista pre-partita riportata sul profilo Facebook ufficiale della società rossoblu:

“Il problema principale a Potenza è che la gente si aspetta di vincere ogni gara ma il nostro obiettivo non è quello di vincere il campionato. In questa squadra ci sono tantissimi giocatori che non hanno mai fatto la Serie C, la Juve Stabia ha giocatori che hanno giocato in Serie B e Serie A. Nel calcio però non vince sempre chi ha la squadra migliore, il nostro obiettivo è di stare con i piedi per terra e lavorare. Giocare a viso aperto contro squadre come il Monopoli per me è motivo di orgoglio, infatti, ho accettato il pareggio serenamente ma noi abbiamo cercato di vincere fino all'ultimo secondo. La Juve Stabia ha tre punte alle quali non puoi concedere neanche mezzo metro, creano molto sulle fasce ed hanno gli interni di centrocampo che si inseriscono molto bene in area quindi possono fare male in qualsiasi zona del campo. Pur avendo grandi pregi hanno anche qualche difetto che cercheremo di sfruttare utilizzando alcune soluzioni provate oggi (ndr, ieri) in allenamento. Per quanto riguarda i calci piazzati ci sono delle gerarchie ma sono io a decidere, poi può essere che la voglia di fare gol può portare qualcuno a voler calciare. A volte leggo cazzate sui giornali come ad esempio che nell'ultima partita ho sostituito Genchi perché non passava il pallone ai compagni, Genchi è uscito perché mi serviva una punta centrale. Questa è la ragione del cambio”.