Pres Casertana: "Momento duro, capisco tifosi. Io via? Ecco la verità"

14.11.2018 20:00 di Valeria Debbia Twitter:    vedi letture
Giuseppe D'Agostino
TMW/TuttoC.com
Giuseppe D'Agostino
© foto di Giuseppe Scialla

Giuseppe D'Agostino, presidente della Casertana, è intervenuto dalla sede sociale di Corso Trieste sui canali social del club per fare il punto sulla situazione che sta vivendo la società rossoblù. "E' un momento difficile ma ne usciremo. Noi stiamo lavorando bene, ci manca qualche risultato che ci sta condizionando psicologicamente. Capisco l'amarezza dei tifosi, sto peggio di loro ma dico loro che devono stare tranquilli. Ci vuole uno scossone e bisogna mandar via qualcuno? Tutti, a cominciare da me. Se errori sono, li ho fatti anch'io. Dobbiamo avere fiducia, state tranquilli. Fronte tecnico? Noi abbiamo un progetto che stiamo portando avanti, l'unico rammarico è che ci siamo trovati con qualche punto in meno. E' presto per parlare di annata fallimentare, anche se avremmo voluto qualche altro punto. Tutti speravamo che le cose potessero andar bene dal primo giorno, ma non è finita. C'è tempo.

Trovatemi un allenatore che non è stato esonerato: ci vuole fortuna, quella che a noi è mancata. Indiscrezione riguardo a una mia avventura altrove (si parlava di interesse per la Samb insieme a Moneti, ndr)? Io dico sempre la verità, ho un amico di cui non faccio il nome che mi ha chiamato e mi ha detto che c'era questa possibilità, ma ho risposto che al momento non se ne può parlare. La cosa si è chiusa qua. Non so se riuscirei a fare calcio altrove, la Casertana non la cambierei mai. Abbiamo passato degli anni bui e capisco l'amarezza dei tifosi e il loro distacco, faccio fatica però a convincermi di questa cosa. Loro devono capire che le cose non si fanno in un giorno. Non sarebbe un fallimento arrivare terzi o quarti, ma bisogna capire come ci arriviamo. Ogni annata ha centinaia di problematiche e sono quindi tante le cose che vanno analizzate. Il campo è pessimo, alcuni giocatori sono arrivati infortunati e quindi sono tante le piccole cose da mettere a posto. Fontana non ha paura e ci sta mettendo la faccia, Scazzola invece ci chiese di essere mandato via. Noi dobbiamo essere più forti della malasorte".