Top & Flop di Catania-Avellino

22.01.2020 17:20 di  Dario Conti   vedi letture
Top & Flop di Catania-Avellino
TMW/TuttoC.com
© foto di Giuseppe Scialla

Al 'Massimino' il Catania torna a gioire: finisce 3-1 il recupero della ventesima giornata del girone C di serie C contro l'Avellino. Dopo una partita sostanzialmente equilibrata - vantaggio ospite con Zullo al 40', pareggio di Curiale sul finire del p.t - la gara si accende nei minuti finali. E' Vincenzo Sarno il grande protagonista, con la doppietta che fissa il punteggio finale sul 3-1, prima sfruttando il penalty, concesso per fallo su Esposito, poi finalizzando un'azione portata avanti da Barisic. Con questa vittoria gli etnei respirano e salgono a 33 punti, mentre l'Avellino rimane fermo a 27. Nel prossimo turno gli etnei andranno sul campo della Viterbese, mentre gli irpini ospiteranno il Picerno. Ecco i top & flop del match:

TOP

Curcio e Sarno (Catania): un tempo per parte. Esordio da titolare positivo per il trequartista che accende la manovra negli ultimi metri con giocate intelligenti per i compagni. Nella ripresa mister Lucarelli gli concede un po' di fiato, vista la condizione ancora non ottimale. Si presenta Sarno, che prima trasforma dal dischetto per il sorpasso, e poi chiude i conti servendo il tris, dopo un'azione portata avanti da Barisic. Due tasselli sui quali il tecnico Lucarelli punterà parecchio in questo girone di ritorno. FUNAMBOLICI

Micovschi e Di Paolantonio (Avellino): le migliori azioni irpine partono da loro. L'esterno è letale sulla corsia di destra, dove spesso e volentieri punta l'uomo, mettendo in apprensione la retroguardia etnea, così come il centrocampista che ci prova da fuori. PREZIOSI.  

FLOP

Fase difensiva (Catania): la retroguardia tentenna un po' sulle sortite offensive di Micovschi. Nel primo tempo una disattenzione difensiva permette agli ospiti di passare in vantaggio. Fortuna che poco dopo Curiale rimedia, andando all'intervallo sull'1-1. RIVEDIBILI.    

Minuti finali (Avellino): partita giocata ad armi pari, ma nel finale saltano un po' i nervi. Parisi lascia la squadra in dieci e da ogni contatto nascono scintille. Una gestione che poteva essere diversa. PECCATO