Top & Flop di Palermo-Viterbese

02.12.2020 17:40 di  Andrea Cignarale   vedi letture
Top & Flop di Palermo-Viterbese
TMW/TuttoC.com
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Una partita pazza quella del “Barbera” tra Palermo e Viterbese: al termine di 90’ al cardiopalma, finisce 3-3 tra le due squadre che danno vita ad un match ricco di emozioni e ribaltoni clamorosi. Il segno distintivo della sfida è stato il colpo di testa che ha caratterizzato ben quattro delle sei reti realizzate. Il Palermo doveva vincere per coltivare la rincorsa alle zone nobili della classifica: la sfida alla Viterbese porta in dote un solo punto e frena gli entusiasmi rosaneri. I gialloblù, dal canto loro, possono essere soddisfatti di quanto costruito nel secondo tempo, meno della gestione del vantaggio, soprattutto nei frangenti conclusivi dell’incontro. Il primo tempo è avaro di emozioni: i padroni di casa comandano la manovra, ma faticano a costruire occasioni da gol, per merito di una Viterbese che si chiude a riccio e concede solo calci da fermo dalla distanza e qualche cross. Proprio da un calcio di punizione arriva il pericolo più grande: botta di Silipo e palla che si stampa sul palo. Nella ripresa il Palermo cresce e mette gli avversari alle corde: Boscaglia si rende conto che è il momento di osare e lancia in campo l’aitante Lucca al fianco di Saraniti per dare maggior peso e più centimetri all’attacco rosanero. Mossa azzeccata, perché la punta di Moncalieri insacca dopo neanche sessanta secondi (57’), correggendo in rete la sfera dopo una prima prodigiosa deviazione di Daga. Sembra il punto della svolta, invece il Palermo si fa sorprendere da Simonelli che, in tuffo, insacca la sfera alle spalle di Pelagotti. Neanche il tempo di riorganizzarsi e i rosanero si ritrovano sotto: lancio di Bensaja per la corsa di Tounkara, l’attaccante spagnolo brucia Marconi e trafigge il portiere in uscita. Il doppio schiaffo subìto non mette al tappeto il Palermo che si riorganizza e trova il pari dopo dieci minuti grazie al colpo di testa imperioso di Saraniti. I padroni di casa si gettano in avanti alla ricerca del gol vittoria e, invece, devono ancora raccogliere la sfera nel sacco: da un calcio di punizione a spiovere, Mbende è più lesto di tutti ad incornare e battere Pelagotti. Di nuovo sotto, i siciliani sembrano destinati ad una beffa clamorosa: in pieno recupero, però, il colpo di testa di Lucca, lasciato colpevolmente libero di colpire in area di rigore, riequilibra l’incontro per il 3-3 finale. Un punto che fa morale in casa Viterbese, ma che non cambia troppo la classifica delle due squadre: Palermo alle soglie della zona play-off, gialloblù in piena zona play-out. Il destino delle rispettive stagioni è ancora tutto da scrivere.

E ora i Top & i Flop dell’incontro.

TOP

Lorenzo Lucca (Palermo): l’ingresso in campo dell’attaccante rosanero risulta decisivo nell’economia del match. Segna di piede, segna di testa, fa salire i compagni, riesce ad aumentare l’indice di pericolosità della sua squadra, mandando sistematicamente in difficoltà i suoi diretti marcatori. In occasione del gol di Saraniti, poi, tutto nasce da una palla recuperata di testa sempre da Lucca che, dunque, è fondamentale anche in fase di manovra. DECISIVO

Gli ultimi trenta minuti di partita (Viterbese): fino al 60’ la Viterbese non demerita, gioca la sua partita puntando sulla fase difensiva, concede poco, ma non fa vedere molto altro. Dopo il gol subìto, i gialloblù si trasformano e, aiutati anche da un pizzico di fortuna e da alcuni episodi favorevoli, ribaltano il parziale in appena tre minuti, con l’ottimo Simonelli e la spina nel fianco Tounkara. È proprio sulla mentalità che il tecnico Taurino ha insistito sin dal suo approdo a Viterbo: oggi è arrivata la risposta più importante dai suoi. IMPAVIDI

FLOP

La fase difensiva (Palermo): non si possono concedere tre gol su altrettanti tiri in porta. In una partita pazza, in cui saltano tutti gli schemi, questo dato potrebbe anche starci, ma una squadra come il Palermo, costruita per conquistare la promozione in Serie B, non può concedersi questi clamorosi svarioni. Fino al 60’ la difesa concede praticamente nulla agli avversari, Pelagotti è inoperoso, gli attaccanti laziali sono facile preda dei mastini rosanero. Poi il patatrac che costa due punti alla classifica e rallenta la corsa dei siciliani. POCO INCISIVI

La cattiva gestione del vantaggio (Viterbese): ti ritrovi due volte in vantaggio al “Barbera” e non porti a casa i tre punti? Nella sua mente, Roberto Taurino si starà mangiando le mani per l’occasionissima sciupata dai suoi, capaci di tirare dal cilindro un ribaltone impronosticabile, visto l’andamento della sfida. E invece i laziali, passati in vantaggio non una, ma ben due volte e, a quattro minuti dal gong, ancora sul +1, non riescono a completare la ‘missione impossibile’. I tre punti avrebbero permesso alla Viterbese di ritrovare quella serenità di cui ha bisogno per raggiungere la salvezza. La classifica, infatti, continua a preoccupare. DISTRATTI