Vibonese, la ricostruzione di Ciotti post-multa: "Non ho rotto nulla"

18.10.2018 22:50 di Sebastian Donzella Twitter:    vedi letture
Vibonese, la ricostruzione di Ciotti post-multa: "Non ho rotto nulla"
TMW/TuttoC.com
© foto di Antonio Abbate/TuttoLegaPro.com

La Vibonese non ci sta. Il club calabrese incassa la decisione del Giudice sportivo nel post Rieti (giornata di squalifica per Pietro Ciotti e multa da 500 euro LEGGI QUI), ma non ha voglia di passare per un club violento. E così, sul proprio sito ufficiale, fornisce la ricostruzione dell’accaduto dello stesso difensore rossoblu Ciotti: "Ricordo che eravamo negli spogliatoi nel dopo partita, ovviamente eravamo contenti per il risultato ma praticamente non ci è stato permesso di gioire per nulla perché appena siamo entrati in stanza siamo stati sommersi da colpi e pugni continui alle finestre che davano evidentemente su un’area a cui tutti avevano accesso. Abbiamo provato a chiedere gentilmente si smetterla  ma al nostro disappunto, anziché cessare, i colpi ai vetri sono diventati più frequenti e forti, tant’è che una finestra si è aperta. Ci siamo spaventati rimarca anche perché tutti i vetri erano già scheggiati o, in alcuni casi, già rotti. Abbiamo avuto paura per la nostra incolumità soprattutto perché a quelle finestre non vi erano grate di sicurezza. A quel punto mi sono alzato per chiuderle ed un infisso si è carrellato ma non ho rotto nulla. Sono davvero amareggiato per la squalifica e la multa comminata nei miei confronti – ma questa è la vera ricostruzione di quanto accaduto".

Il direttore generale dei calabresi, Danilo Beccaria, presente al momento dell’accaduto, ribadisce: "È ingiusto. Subiamo una penalizzazione e un danno di immagine senza colpe. Non faremo ricorso ma è giusto che tutti sappiano realmente cosa sia successo nella pancia del “Centro d’Italia”. La Vibonese è una società corretta. Come lo è il Rieti che, ovviamente non c’entra nulla. Non sarà infatti questo episodio a incrinare i rapporti fra le due società. Ma non possiamo non protestare per una decisione ingiusta che ci penalizza fortemente come Società, squadra e giocatore singolo. La Vibonese respinge ogni atto violento e se avessimo avuto anche solo il minimo dubbio sulla lealtà e buona fede del nostro tesserato lo avremmo ammonito in maniera decisa. Ma è andata come ha raccontato lui. Io c’ero ero presente ed ho visto tutto. Com’è possibile che lo spogliatoio riservato alla squadra ospite possa essere raggiunto da chiunque senza sicurezza? Com’è possibile che le finestre siano sprovviste di grate di sicurezza?".