ALTRA SETTIMANA CALDA A LIVELLO SOCIETARIO: AD AREZZO E LUCCA SI DECIDE IL FUTURO. MA CI SAREMMO ROTTI DI PARLARE SEMPRE DI FALLIMENTI

06.04.2018 00:00 di Tommaso Maschio   vedi letture
ALTRA SETTIMANA CALDA A LIVELLO SOCIETARIO: AD AREZZO E LUCCA SI DECIDE IL FUTURO. MA CI SAREMMO ROTTI DI PARLARE SEMPRE DI FALLIMENTI
TMW/TuttoC.com

Partiamo subito da un presupposto chiaro e semplice. Di dover aggiornare giorno per giorno, settimana per settimana sugli sviluppi societari dei vari club, di star dietro alle decisioni dei vari tribunali – sportivi o fallimentari che siano – ha francamente rotto le.... scatole. L'ho scritto in passato, lo scrivo oggi e lo scriverò in futuro se ricapiterà (e su questo ci sono davvero pochi dubbi). Però la fredda cronaca ci costringe a trattare di questi temi di cui, chi scrive, capisce poco o nulla avendo seguito percorsi lontani anni luce da legge ed economia, presupposti fondamentali per capirci qualcosa di fallimenti e dintorni.

Fatta la premessa questa sarà una settimana caldissima, l'ennesima, soprattutto in terra toscana con l'attenzione puntata su due piazze in particolare: Arezzo e Lucchese. Gli aretini nella giornata di ieri hanno visto anticipare di circa una settimana l'asta fallimentare che è stata fissata per lunedì 16 aprile con base d'asta di 77,5 mila euro (con l'obbligo di accollarsi la situazione debitoria) e questo non potrà che accelerare le operazioni attorno alla società che sta vivendo praticamente alla giornata in attesa di un salvatore che permetta di tornare a respirare un po' di normalità dopo tante vicissitudini su cui andrebbe anche fatta piena chiarezza. In casa delle Pantere invece entro venerdì dovrà arrivare il pagamento per l'80% delle quote societarie e far così concludere nei migliori dei modi la trattativa. Se però questi soldi non dovessero arrivare per qualche motivo – e nei mesi scorsi in più di un'occasione è successo – Moriconi dovrà non farsi trovare impreparato per garantire la continuità e non far sparire la società al termine della stagione.

Due situazioni fra le tante – dal Vicenza all'Akragas senza dimenticare le manovre di rinascita del Modena conteso da due-tre cordate – che entrano nella fase calda e che vanno, nostro malgrado, monitorate con attenzione. Nella speranza che altre società gloriose non debbano sparire dal panorama italiano, magari per essere sostituite da cloni di plastica delle solite note che non vogliono lasciare alle altre neanche le briciole della ricca tavola imbandita a loro, esclusiva, disposizione.