INTERVISTA TC - Ad Catania: "Non è ancora finita. Attendiamo TFN"

12.09.2018 12:00 di Valeria Debbia Twitter:    vedi letture
Fonte: Dall'inviato di TMW a Firenze, Ivan Cardia
Pietro Lo Monaco
TMW/TuttoC.com
Pietro Lo Monaco
© foto di Federico De Luca

Pietro Lo Monaco, amministratore delegato del Catania, è presente a Firenze in occasione della compilazione dei calendari di Serie C ed è quindi intervenuto ai microfoni di TuttoC.com.

E' scioccato per quanto accaduto ieri?
"Scioccato fino a un certo punto. Prendiamo atto dello sconcio che c'è in giro. Io parlo del calcio in generale: è gestito, da tantissimo tempo, sempre dai soliti noti. E' un calcio che va alla deriva, dove non c'è certezza di nulla, persino del diritto e delle regole visto che le stesse possono essere bypassate dall'oggi al domani. Mi sorprende fino a un certo punto e solo perché non pensavo si osasse tanto. Gravissima la posizione di Frattini che ha espresso pubblicamente il suo dissenso: lui era per la B a 22 squadre, ma essendo un collegio riunito, ha vinto la maggioranza. I presidenti della B hanno dimostrato moltissimo pressapochismo: per quei 5-600mila euro in più che potrebbero prendere ogni anno, dimenticano che una B a 19 squadre significa rischio di retrocessione più evidente. Necessariamente dovranno correre ai ripari tutti e quindi ci sarà comunque dispendio economico. Al di là di questo tutti sanno che i format devono essere cambiati: anche la Lega Pro sta facendo una battaglia in tal senso, il calcio professionistico non riesce più a sostenersi, ma deve essere fatto tutto nel rispetto delle regole".



Cosa farà il Catania?
"Non è stato calcolato che il Catania aveva già seguito l'iter giusto. Oggi andiamo al TFN avendo richiesto la procedura d'urgenza: sarà il TFN a decidere se la B sarà a 19 o a 22 squadre. A quel punto, se lo dovesse decidere, dovranno giocoforza riportare la cadetteria a 22. In questo contesto, avendo rigettato i ricorsi sui ripescaggi comprensivo quello della Ternana contro la decisione pro Novara, in un eventuale futuro ripescaggio si terrà conto della presenza del Novara e del Catania".

Quindi non è finita?
"Secondo me no. Noi continuiamo a richiamare il rispetto delle regole. Speriamo venga messa la parola fine a questa querelle. Questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Il calcio nostro è stato gestito dagli stessi pupari: nel non governo, governavano loro".

La figura ideale per ricoprire il ruolo di presidente federale?
"Io faccio calcio da 50 anni a tutti i livelli, penso di conoscerlo abbastanza. Quello che potrebbe essere l'espressione di quel 73% potrebbe essere Gabriele Gravina. Le componenti devono essere compatte nella scelta del nome e non devono essere disgregate dai pupari. Che non vengano inventate storie strane, anche da parte dell'AIC. E' necessario il cambiamento".