21 novembre 1993, quando Futre regalò alla Reggiana la prima vittoria in Serie A

in collaborazione con Francesco Ferrari
21.11.2013 10:30 di Valeria DEBBIA   vedi letture
21 novembre 1993, quando Futre regalò alla Reggiana la prima vittoria in Serie A
TMW/TuttoC.com
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

21 novembre 1993 – 21 novembre 2013. Vent’anni esatti. Eppure, se chiedi ad un tifoso della Reggiana se ricorda la prima vittoria in A di quella stagione, all’inizio gli si illumineranno gli occhi dalla gioia e poi, quando finirà di raccontare, avvertirà un pizzico di tristezza.

La storia di quella partita non iniziò esattamente vent’anni fa, ma qualche giorno prima: quattro giorni prima per l’esattezza, il 17 novembre. Stadio Meazza di Milano, Italia e Portogallo si affrontarono per le qualificazioni al mondiale di USA ’94. Vinsero gli azzurri 1-0 con gol di Dino Baggio.

Al termine del match i giocatori lusitani si recarono quasi tutti a Malpensa per prendere il primo aereo per Lisbona. Quasi tutti. Uno di loro non fece rientro in patria ma prese la direzione opposta: autostrada A1, direzione Reggio Emilia.

Questo giocatore chi è? Paulo Futre.

Chi ha meno di vent’anni e non ha mai tifato Reggiana è difficile che lo conosca, ma se citi questo nome ad un tifoso granata…beh, avrà i brividi. In patria ha militato nello Sporting Lisbona, Porto (dove vincerà la Coppa dei Campioni) e Benfica, poi la consacrazione con l’Atletico Madrid, dove arriva secondo nella graduatoria del Pallone d’Oro (sì, quello che conoscete anche voi…) alle spalle di Ruud Gullit nel 1987.

Grazie ad una trattativa lampo con l’Olympique Marsiglia, Franco Dal Cin, allora amministratore delegato granata, riesce a metterlo sotto contratto ed il mattino successivo la partita di Milano, Futre è a Reggio.

Al suo arrivo una folla mai vista da quelle parti, ovazione davanti al teatro Municipale con un centinaio di persone che vogliono vederlo, fargli sentire tutto il loro calore, fargli capire cosa significa per loro quella maglia che andrà ad indossare. È anche la speranza di tifosi che, per la prima volta, possono sognare veramente in grande con la squadra della propria città.

In città non si parla d’altro che del suo arrivo e tutti non vedono l’ora di vedere in campo questo campione. L’occasione c’è subito: allo stadio Mirabello il 21 novembre c’è Reggiana-Cremonese, valida per la 12esima giornata di Serie A.

Non è una partita di cartello ed è prevista neve quella domenica a Reggio Emilia. Ma giocherà Futre. Risultato: tutto esaurito e record d’incasso. Non c’è freno alla passione dei reggiani per quella squadra: i granata sono ancora a secco di vittorie dopo 11 partite eppure eccoli lì, 15mila tifosi pronti ad incitare gli undici in campo. Anche il gruppo, con l’arrivo del centravanti portoghese, è rinfrancato e deciso ad ottenere la prima vittoria della storia in A.

Lo stesso tifoso con cui abbiamo aperto la nostra storia, ti reciterà a memoria la formazione di quella squadra: Taffarel, Accardi, Sgarbossa, Parlato, Zanutta, De Agostini, Morello, Scienza, Padovano, Mateut. E poi Futre. Allenatore Pippo Marchioro. Ti citerà anche Max Esposito, ma quella è un’altra storia.

Come da previsioni inizia a nevicare, terreno pesantissimo, ma secondo te Futre se ne accorge? Macchè. Corre, sgambetta, crea occasioni e gioca per la squadra. Peccato che i compagni non lo capiscano. La Cremonese rischia il vantaggio al 23’ ma non succede nient’altro. Il primo tempo finisce 0-0 ma la gente ci crede e capisce che in campo c’è un fenomeno: ha la maglia numero 10 ed è granata.

Il secondo tempo è un monologo della Reggiana ed al 61’ si scrive la storia: Zanutta ha la palla e la passa a Morello. Con un guizzo l’attaccante scuola Inter riesce a toccarla quel tanto che basta per farla arrivare in area a Futre. Dalla destra il lusitano si accentra, con una finta da manuale si smarca di un difensore e con un sinistro rasoterra spiazza Turci. Gol. In quel momento nessuno capì più niente: la curva impazzì, la gente in tribuna che si dava il cinque e si abbracciava, la corsa del lusitano sotto la Sud. Il nostro amico tifoso può finalmente gioire.

Reggiana-Cremonese 1-0. Rete di Futre.

Galvanizzati i granata continuarono a giocare, rischiano qualcosa con Giandebiaggi ma niente più. La partita è in pugno. La vittoria vicina.

Sembra la favola più bella del mondo. Purtroppo non avrà lieto fine.

All’82imo minuto Futre si invola sulla destra ma viene fermato da un intervento durissimo di Pedroni. Il difensore grigiorosso viene espulso per doppia ammonizione e Paulo rimane a terra. Silenzio.

Il nostro fedele tifoso ci racconta che in quei secondi tutti avevano il cuore in gola, il pubblico smise di guardare la partita e gli spettatori avevano gli occhi sull’asso portoghese, a bordo campo con il dottor Ligabue. Le smorfie di dolore non lasciarono presagire niente di buono. Uscì in barella, tra gli applausi scroscianti di uno stadio Mirabello che lo aveva già adottato come suo paladino.

Ad un minuto dal termine Max Esposito (soprannominato Speedy Pizza), crossa dalla destra per Mateut che stoppa ed insacca il 2-0 finale. Alla 12sima giornata gli uomini di Marchioro colgono la loro prima vittoria in A. Dovrebbe essere una gran festa, ma tutti stanno pensando a Paulo Futre.

Il responso del dottor Ligabue, fu drastico: frattura subtotale del legamento rotuleo del ginocchio destro. Si parlò di 2-3 mesi di stop, in realtà rientrò un anno dopo. Pedroni venne accusato dallo stesso Futre per l’intervento. Marchioro ammise che senza questo campione sarebbero stati guai.

La storia di questo amatissimo giocatore con la Reggiana non finirà qui. La stagione successiva rientrerà ma non si esprimerà più ai livelli precedenti all’infortunio. Segnerà 4 gol in 12 partite che non serviranno per salvare la Reggiana e Paulo passò al Milan. In una stagione giocherà una sola partita, l’ultima di campionato, proprio contro la Cremonese.

A soli 32 anni la sua carriera terminerà in Giappone.

Il nostro amico tifoso, che lo avevamo lasciato preoccupato all’uscita del campo del nostro giocatore, è diventato triste. Ha un grande rimpianto: ma che sarebbe successo se non si fosse infortunato? Purtroppo non lo sapremo mai…

Il tabellino del match:

12^ giornata di Serie A 1993/1994, 21 Novembre 1993

REGGIANA - CREMONESE 2 - 0

RETI: 60' Futre, 88' Mateut

REGGIANA: Taffarel, Parlato, Zanutta (70' Torrisi), Accardi, Sgarbossa, De Agostini L., Morello, Scienza, Padovano (75' Esposito), Futre, Mateut.

CREMONESE: Turci, Gualco, Lucarelli, De Agostini, Pedroni, Verdelli, Giandebiaggi, Nicolini  (64' Cristiani), Dezotti, Maspero  (64' Florjancic), Tentoni.

ARBITRO: Baldas.

NOTE: ammoniti Scienza e Lucarelli per gioco falloso. Espulso all' 82' per doppia ammonizione Pedroni. Spettatori paganti 13.574, incasso 586 milioni.