FOCUS TC Serie C, la Top 11 del Girone A

Modulo 3-4-3
07.05.2018 06:00 di  Claudia Marrone  Twitter:    vedi letture
Andrea D'Errico (Monza)
TMW/TuttoC.com
Andrea D'Errico (Monza)

Quattro vittorie interne, tre vittorie esterne e due pareggi: questo il ruolino di marcia della 38^ giornata e ultima giornata del Girone A.
La vittoria della Robur Siena sul campo del Prato, 2-3 il finale, condanna alla retrocessione diretta la formazione laniera, e questo salva direttamente l'Arezzo, corsaro per 0-1 sul campo della Carrarese: niente playout per gli amaranto. Nella zona di bassa classifica, il Pro Piacenza batte in Toscana la Lucchese con un netto 0-4, e per i rossoneri si spegne il sogno playoff, che sono invece centrati dalla Giana Erminio, reduce dall'1-1 sul terreno dell'Arzachena; pari e playoff anche per il Piacenza, che si ferma sul 2-2 contro il Livorno già in Serie B. A proposito di sarde, débâcle dell'Olbia, che cade 3-0 per mano del Monza, ed ecco quindi che il Pontedera si conferma nella zona spareggi promozione al netto della sconfitta contro la Viterbese, 1-0 per i laziali il finale. Playout, infine, per il Gavorrano, che batte 1-0 la Pistoiese, e per il Cuneo, pesantemente sconfitto dall'Alessandria con un 3-1 finale. Turno di riposo per il Pisa.

Questi i migliori undici della 38^ giornata. 
 
PORTIERE:

Matteo Biggeri (Pontedera):
chiamato a sostituire l'eccellente Contini, squalificato, il giovane estremo difensore granata se la cava alla grande, per giunta contro una notevole formazione come la Viterbese. Sempre preciso e puntuale negli interventi, non ha colpe sulla gran botta di Calderini che decide il match.

DIFENSORI:

Lorenzo Trillò (Arzachena):
 la forma vagamente rotonda di malleolo e ginocchio deve ricordargli il pallone, tanto che alle volte confonde la sfera con l'anatomia degli avversari, ma al netto di qualche fallo di troppo, la prova dell'esterno smeraldino contro la Giana è gagliarda. Corre, non si risparmia, da il la a svariate azioni offensive, le sue ripartenze sulla fascia sono spesso letali: i suoi compagni, però, non lo assecondano come dovrebbero.

Atila Varga (Arezzo): sempre preciso negli interventi, toglie spesso le castagne dal fuoco quando la Carrarese spinge per cercare il gol e chiudere in bellezza anche la regular season, davanti al proprio pubblico. Prestazione buona di tutta la squadra, ma il difensore spicca per fame e grinta, proprio nel momento clou dell'annata. 

Daniele Celiento (Viterbese): il difensore che si improvvisa goleador, e che risulta decisivo nel match contro il Pontedera, siglando la rete che permette ai laziali di consolidare il quinto posto in classifica. Buona anche la prestazione nel suo ruolo di competenza.

CENTROCAMPISTI:

Andrea D'Errico (Monza):
la standing ovation del "Brianteo" al momento della sua sostituzione dovrebbe rappresentare l'applauso per una stagione. Altra grande prova dell'esterno biancorosso. Quando accelera lui, accelera tutta la squadra, della quale, anche contro l'Olbia, risulta essere il motore principale: prestazione coronata anche dall'ottavo centro stagionale.



Gianluca Nicco (Alessandria): anche nel primo tempo del match contro il Cuneo, da dimenticare per i grigi, il centrocampista è l'unico che riesce a emergere dall’anonimato collettivo, trovando poi la chiave di volta nella ripresa, quando sigla il gol del pareggio che sveglia poi tutta la squadra, capace di portare a casa un altro prestigioso successo.

Matteo Marotta (Giana Erminio): dall'esterno si percepisce proprio la sensazione di quanto prenda per mano la squadra nella partita che vale una stagione, quella contro l'Arzachena: fa il capitano, quello vero. Canta e porta la croce, come sempre la quantità non manca, anche se forse qualitativamente stavolta qualcosa perde - le tensione gioca brutti scherzi -, ma sigla anche il gol che vale i playoff. L'atteggiamento è da prendere a esempio.  

Andrea Gemignani (Gavorrano): Barbuti cambia sì il match contro la Pistoiese in soli 10', ma il grosso del lavoro lo fa l'esterno, che da subito sale in cattedra e mostra uno spigliato atteggiamento proposito, mantenuto con grande costanza per tutto il match. Dai suoi piedi passano le azioni più interessanti della truppa maremmana, i chilometri macinati in campo sono tanti: peccato che i suoi compagni non raccolgano tanti interessanti palloni che crea.

ATTACCANTI:

Massimiliano Pesenti (Piacenza):
gol e assist, solita prestazione di rilievo per l'attaccante biancorosso, che punisce anche il Livorno con un gol da vero rapace dell'area di rigore, sfruttando a dovere l'assist di Mora. Dopo il pareggio, mette anche Corazza in condizione di segnare la rete del vantaggio, ma l'ex Novara non sfrutta a dovere il gioiellino servitogli dal compagno. Rimane il fatto che quando segna Pesenti, il Piacenza prende punti importanti.

Daniele Vantaggiato (Livorno): saluta la Serie C con una doppietta da vero maestro, il suo valore - al netto di un atteggiamento alle vostre indisponente - non è stato messo in discussione neppure in una gara, quella contro il Piacenza, che per i labronici era semplice formalità. E' in sovrappeso, è vero, ma quando c'è il talento...

Ernesto Starita (Pro Piacenza): se le partite dell'attaccante rossonero fossero sempre come quella contro la Lucchese, giocherebbe come minimo in Serie A. Dei quattro gol, due ne segna, negli altri ci mette lo zampino, trascinando letteralmente la squadra alla vittoria. Prova semplicemente perfetta.

ALLENATORE:

Ivan Maraia (Pontedera):
quanti bocconi amari avrà ingoiato in una stagione il tecnico del Pontedera? Troppi forse, sempre con gran classe ed educazione. Chi non lo riteneva capace, chi ne chiedeva la testa...lui mai una parola fuori posto, solo tanto lavoro e playoff - si, playoff - conquistati dai suoi: magari così sprovveduto non è, prima di parlare sempre preventivamente si dovrebbe avere un più ampio raggio di valutazione. Contro la Viterbese i granata non fanno risultato? Poco male.