Lucchese, Grassini si presenta: "Anche lo stadio nelle nostre idee"

16.03.2018 17:10 di  Claudia Marrone  Twitter:    vedi letture
Lucchese, Grassini si presenta: "Anche lo stadio nelle nostre idee"
TMW/TuttoC.com
© foto di Luigi Gasia/TuttoLegaPro.com

In casa Lucchese, si è presentato questa mattina il futuro nuovo patron Lorenzo Grassini, che ha illustrato alla stampa il suo progetto per il club:

"Siamo arrivati all'improvviso, solo nell'ultimo mese abbiamo iniziato una trattativa con Moriconi, tutta fatta alla luce del sole, e siamo qui perchè c'è un vero interesse verso Lucca e la Lucchese: avevamo analizzato anche altre realtà, Arezzo non andava bene e non per nostra colpa ma per una serie di contingenze che sono emerse anche sui giornali. Grazie a Lucchesi, che mi affianca, ho poi conosciuto appunto Moriconi, col quale è sorta subito un'empatia e il 13 mattina abbiamo formalizzato l'intesa raggiunta attraverso una proposta irrevocabile di acquisto: questa formula obbliga le parti a rispettare le clausole dell'accordo, e ci da tempo di terminare la due diligence, che non dovrebbe però avere problematiche, conosco bene la situazione debitoria del club".



Sulla divisione societaria: "Il mio 80% è stato anche dato, per piccola parte, al figlio di Bruno Vespa, Federico, che ama il mondo del calcio e quello della comunicazione, aspetto sul quale potrebbe lavorare anche in ottica della tv di Moriconi già da adesso. Poi il 3% delle quote rimarranno a chi adesso già le ha, Lucca United, Lucca Partecipazioni e Moreno, eil 17% a Città Digitali".

L'imprenditore poi si racconta: "Io nasco come consulente immobiliare nel senese, ma ora vivo a Londra, dopo aver vissuto a Lugano: dal 2006 ho sempre avuto attività fuori, non opero più in Italia anche se sono sempre iscritto all'albo degli agenti immobiliari, anche se non opero più in quel settore. La società che ho a Londra ha un capitale sociale costruito da asset di una società che è in Tanzania, mia al 100%: facciamo estrazione di materiale aurifero con tecniche particolari. Ma poi faccio anche consulenze finanziarie. A febbraio poi ho costituito una società, un corrispettivo della SRL italiana, per acquisire l'Arezzo, col quale avevamo anche avuto, anche alla presenza di Lucchesi, un accordo verbale, ma poi Matteoni non pagò gli stipendi quindi mi fu detto che avrei comprato dal fallimento; ho anche parlato con l'advisor inglese, ma mi trattavano come un bancomat, quindi ho salutato, mi vendevano un pacchetto di debiti e volevano anche soldi. A ogni modo, con l'Aigornetto, che è il nome del mio cane, io e mia moglie ci abbiamo messo la faccia, figuratevi se volevamo fare le cose di nascosto".

Nota conclusiva sullo stadio: "Lo stadio dovrà sicuramente diventare una fonte di reddito, faccio l'imprenditore, non ci posso rimettere. L'idea, prendetela come ve la dico, è quella di ristrutturare lo stadio con il modello inglese in mente, stare allo stadio, anche per socializzare, è bello. Provvederemo ovviamente anche a tutte le messe a norma della situazione".