Alessandria, Vannucchi: “Bravi a riprendere nel modo giusto”

22.01.2018 12:10 di  Fabrizio Pozzi   vedi letture
Gianmarco Vannucchi
Gianmarco Vannucchi
© foto di Giuseppe Scialla

Ha contribuito al successo dell’Alessandria, 1-0 sul Pro Piacenza, mantenendo inviolata la propria porta. Gianmarco Vannucchi, estremo difensore dei grigi ha analizzato così, in sala stampa, il confronto con i rossoneri emiliani.

Sono contento di aver dato una mano alla squadra ad ottenere i tre punti. Tutti, anche quelli che sono subentrati, abbiamo fatto una partita importante contro un avversario abile a difendersi e bravo in ripartenza. Era importante rimanere sul pezzo

A conferma delle parole del portiere, da segnalare il palo colpito nel primo tempo dal Pro Piacenza. “C’è stato il colpo di testa di Bazzofia e poi una deviazione di Giosa sul palo esterno. Io, comunque, ero sulla traiettoria. Questa è sicuramente stata una delle situazioni nelle quali abbiamo rischiato di più”.

Riprendere a giocare dopo un mese poteva essere un’insidia. “Anche se noi lo sapevamo, giustamente sia il mister che il direttore in settimana ci hanno ripetuto che bisogna diffidare delle riprese. Sono partite che nascondono sempre incognite”.

Le prossime avversarie dei grigi saranno Livorno Siena ed Arezzo. “Non dobbiamo pensare alla classifica o agli avversari. Dobbiamo pensare, come stiamo facendo, partita dopo partita consci della nostra forza. Non si vincono cinque partite di fila per caso”.

L’uomo in più nelle fila dei grigi, anche se non ha segnato, è stato Pablo Gonzalez. “Pablo ci sta dando un grande contributo e non mi sorprende più. Anche l’anno scorso gli abbiamo visto fare cose molto importanti. Ovviamente non c’è solo lui. Davanti abbiamo tanti giocatori che possono spezzare le partite. Se riusciamo a tenere le partite in bilico, poi davanti c’è chi può fare la giocata decisiva”.

Gazzi - ha concluso Vannucchi rispondendo ad una domanda sul centrocampista, autore di una prova maiuscola - è un elemento importante per il nostro gioco, recupera palloni, ha esperienza, sa cosa vuol dire soffrire e perciò non può che aiutarci”.