Top & Flop di Gavorrano-Monza

20.03.2018 19:05 di  Valeria Debbia  Twitter:    vedi letture
Top & Flop di Gavorrano-Monza
TMW/TuttoC.com
© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com

Termina 1-0 la gara dello 'Zecchini' di Grosseto tra Gavorrano e Monza, valida per la dodicesima giornata di ritorno del Girone A. I padroni di casa - che hanno vissuto qualche giorno difficile, dopo il pari col Pontedera e lo strascico polemico generato dalle dichiarazioni di patron Mansi - festeggiano grazie alla rete nella ripresa di Gemignani, ribattuta in porta dopo il palo colpito da Damonte. Una gara condizionata dal terreno di gioco reso pesante dalla pioggia incessante e dove non si sono costruite grosse trame di gioco né azioni di particolare rilevanza. Sul taccuino solo tre occasioni pericolose, tutte per gli uomini di Favarin, con una doppia parata nel primo tempo di Liverani (prima su Malotti, poi su Barbuti), mentre nella ripresa nulla è riuscito a fare sul già citato gol di Gemignani. Minerari che conquistano tre punti importanti sulla strada della salvezza portandosi a quota 26, per i biancorossi - che restano fermi a quota 39 insieme all'Olbia - una battuta d'arresto incredibile se si pensa che non più tardi di tre giorni fa erano riusciti a farsi beffe della capolista Robur Siena. Ecco quindi i top e flop dell'incontro:

TOP:

Leandro Vitiello/Andrea Gemignani (Gavorrano): mister Favarin ridisegna la squadra proponendo un 3-4-2-1 al posto del solito 3-5-2 lasciando in panchina diversi elementi chiave, quali Brega e Remedi ma col senno di poi avrà ragione. Il terreno di gioco non aiuta né l'una né l'altra squadra ma è evidente l'apporto dell'esperto centrocampista alla manovra di casa, il suo costante pressing, apparendo l'uomo più in palla tra i suoi. Anche se il vero man of the match finisce per essere il giovane esterno ex Spal che si fa trovare al momento giusto nel posto giusto, ribadendo in rete la palla respinta dal palo sul primo tentativo di Damonte. Una zampata vincente che vale la sua seconda marcatura stagionale UNA VITTORIA PER STEMPERARE GLI ANIMI



Nessuno nelle file del Monza: se fosse finita al 45' avremmo sicuramente citato Luca Liverani, per la prontezza di riflessi al 20' quando si era dimostrato sul pezzo con una doppia parata, prima sul tentativo di Malotti dalla distanza, poi sul tap-in di Barbuti. Ma visti i secondi 45' decidiamo di non nominare alcun elemento tra i biancorossi: forse una punizione troppo severa, ma è incomprensibile come il Monza continui ad essere grande con le grandi (vedi la vittoria di sabato con la capolista Robur Siena, l'ultima di una serie positiva con le big del campionato) e piccola con le cosiddette piccole. E' vero: non si può imputare nulla al cammino di una neopromossa che sta comunque veleggiando in zona play-off (con due gare da recuperare), ma queste continue montagne russe di emozioni dovrebbero far riflettere DOVEVA ESSERE UN ESAME E NON LO SI E' PASSATO

FLOP:

Nessuno nelle file del Gavorrano: quarto risultato utile di fila per i minerari (quinto tra le mura amiche) e secondo successo delle ultime quattro uscite. La truppa di Favarin non riesce a smuoversi dal penultimo posto, ma le prestazioni e i risultati non mancano. Inoltre ora la distanza dal Cuneo terzultimo è scesa a due lunghezze, quindi qualche punto si è riusciti a recuperarlo. Al netto di una reazione non particolarmente convinta dei brianzoli, il Gavorrano è comunque riuscito a gestire bene il vantaggio e a portare a casa un successo importante CHE ORGOGLIO

Mister Marco Zaffaroni (Monza): saremo ingenerosi anche in questo caso, ma è stato difficile comprendere le decisioni del tecnico biancorosso quest'oggi. Ok il parziale turnover con Trainotti preferito ad Adorni in difesa, Galli a Palesi a centrocampo mentre in attacco Ponsat (in panchina nelle ultime 2 uscite) a Cogliati (con Mendicino ancora in panchina), ma perché rimandare in campo Origlio dopo la fascite, sostituendo Ponsat e proponendo in avanti la coppia Cori-D'Errico, scelta praticamente mai utilizzata in stagione? A sette minuti da questo cambio (che ha dato una parvenza di difensivismo eccessivo) la rete. Perché poi l'inserimento di Padula (finora un solo scampolo di partita per lui) e l'esordio di Tomaselli? In una partita già complicata di suo questi esperimenti appaiono inesplicabili, anche perché il mister predica sempre equilibrio, ma nelle rivoluzioni è difficile trovare l'equilibrio. Mezzo punto in meno anche per D'Errico che ha pensato bene di beccarsi un giallo per simulazione pur sapendo di essere diffidato RIBADIAMO CHE SE DOVEVA ESSERE UN ESAME, LO SI E' TOPPATO