Top & Flop di Piacenza-Olbia

20.01.2018 17:00 di  Claudia Marrone  Twitter:    vedi letture
S. Della Latta (TOP Piacenza)
TMW/TuttoC.com
S. Della Latta (TOP Piacenza)
© foto di Francesco Inzitari/I Love Giana

Si è chiusa poco fa la sfida del "Garilli" tra Piacenza e Olbia, valida per la 22^ giornata del Girone A: 1-0 il finale.
Un primo tempo non particolarmente emozionante, dove la truppa emiliana fa probabilmente vedere qualcosa in più a livello di gioco, anche se nella sostanza c'è equilibrio in campo. Al 2' è Ragatzu a tentare un tiro dalla distanza senza però impensierire Fumagalli, ma la vera occasione è al 10': Segre dalla distanza va a botta sicura verso lo specchio della porta, ma Aresti si fa trovare pronto e manda in angolo. Per il resto diverse mischie e calci d'angolo conquistati dall'una e l'altra parte, con importanti disinnesti difensivi.
Nella ripresa occorre attendere il 15', quando il Piacenza conquista una punizione: dalla sua mattonella preferita, Taugoudeau mette la palla dritta nel sette alla destra di Aresti, che tocca la sfera ma non riesce a deviarla. Al 29', poi, sfiorano il raddoppio i biancorossi, con una gran girata mancina di Romero che fa la barba al palo: per il resto niente da segnalare, un match decisamente sotto le aspettative.
Ecco i migliori e i peggiori del match:

TOP

Della Latta-Taugourdeau (Piacenza): non una prova magnifica quella del francese, ma quel cioccolatino battuto dalla sua mattonella preferita consegna tre punti pesanti al Piacenza: un ritorno timbrato nel migliore dei modi, che non può non essere menzionato in questa sede. Ma forse la prova più convincente è quella di Della Latta, che come al solito, all'uscita di Bini dal campo, si mostra utilissimo ai fini del match, slittando in difesa e tenendo a bada un attacco ostico come quello sardo, che comunque oggi non brilla. DECISIVI

Pennington (Olbia): forse l'aggettivo "top" è eccessivo anche per il centrocampista, che si rivela comunque il meno peggio della sua squadra. Prova ordinata, con qualche inventiva non raccolta dai compagni, e spunti personali interessanti: questo non può certo bastare, ma se la squadra avesse girato meglio probabilmente anche il classe '98 avrebbe brillato di più. NON E' COLPA SUA

FLOP

Nessuno tra le fila del Piacenza: non una prova brillante, ma comunque senza infamia e senza lode, anche se i tre punti conquistati, legittimano in realtà più lodi. Perchè tanto alla fine nel calcio conta vincere. Di riffa o di raffa. CAMPO CANTA

Tutta la squadra, e la scelta di tenere Dametto in panchina (Olbia): poco da dire, l'Olbia disputa una partita decisamente negativa, frutto probabilmente di un approccio mentale non propriamente eccelso: gli uomini di mister Mereu mancano di convinzione, a tratti anche di attenzione, ma è l'assenza di mordente a fare la differenza. E balza agli occhi anche una scelta del tecnico: nessuno vuol sostituirsi a lui o impartirgli lezioni di calcio, ma l'assenza di Dametto sembra alle volte pesare troppo. Certo, l'Olbia ha perso anche quando in campo c'era il numero 5 ma qualcosa in più il centrale ha sempre dato: senza di lui, disastrose le prove, quella odierna e quella di Pisa. DA DIMENTICARE