Viterbese, tutti via a fine stagione! Torna il mantra di Camilli

19.04.2018 06:00 di Claudia Marrone Twitter:    vedi letture
Viterbese, tutti via a fine stagione! Torna il mantra di Camilli
TMW/TuttoC.com

"Contro il Cuneo avrebbe vinto anche la squadra che disputò la Serie D. E' inaccettabile vedere una squadra con questo atteggiamento. Guardate l'Arezzo; non ha preso i soldi, non si è allenato per un mese, eppure vince!": ecco come patron Piero Camilli ha commentato la sconfitta della sua Viterbese contro il Cuneo, nell'ultimo turno di campionato. Sì, perchè secondo il numero uno gialloblù i suoi calciatori pensano invece solo ai soldi, tanto da aver aggiunto poi che "a questa squadra manca l'anima. Se è così, a fine stagione vanno tutti via"
Come sempre del resto, tutti via a fine stagione. Un leitmotiv che ogni anno viene pronunciato dal presidente, quasi come fosse un mantra, e che ormai non meraviglia più nessuno. Così come non meraviglia più nessuno il sentirlo dire, ma quando siamo verso maggio, che mette in vendita la società perchè stufo di questo calcio. 



Parole che quindi sono da prendere con le molle, ma che chiaramente, a ogni modo, non risultano essere l'ottimale per una squadra quinta in classifica che ha ancora l'opportunità di agganciare persino il secondo posto, che dista 9 lunghezze, quelle messe in palio dalle ultime tre giornate del campionato. Certo, non sarà facile agganciare il paradiso, c'è da considerare che tutte le formazioni di vertice viaggeranno (salvo improvvisi harakiri), ma la classifica è ancora ampiamente migliorabile, e più tranquillità si respira nell'ambiente...meglio è! Non sono frasi fatte, in un momento nel quale le pressioni psicologiche aumentano anche inconsciamente, il cosiddetto carico da 90 non fa bene. 

Poi parliamoci chiaro, il via alle dirette concorrenti lo ha dato Camilli stesso, con il clamoroso autogol che risponde all'esonero di mister Stefano Sottili. Esonero durato due giornate, nelle quale i laziali hanno conquistato due punti, contro i 6 disponibili, mostrando anche un gioco involuto. Certo, il calcolo delle probabilità non dà la certezza che Sottili avrebbe centrato il pieno del tutto, ma sicuramente sarebbero state due settimane di lavoro più produttive, considerando la conoscenza della squadra che il tecnico ha e che Giannichedda, giocoforza, non poteva avere. Per cui un mea culpa anche un uomo tutto d'un pezzo come Camilli potrebbe farlo.