Pordenone, porte girevoli: cessioni in C, acquisti dalla B

17.01.2018 06:30 di  Sebastian Donzella  Twitter:    vedi letture
Pordenone, porte girevoli: cessioni in C, acquisti dalla B
TMW/TuttoC.com
© foto di Antonio Ros/Pordenone Calcio

Mutare pelle, esattamente da veri ramarri. Il Pordenone, in questo mercato invernale, ha deciso di cambiare in modo deciso la propria rosa. La Serie B, infatti, resta l'obiettivo concreto dei neroverdi che sanno di potercela ancora fare. Sia tramite la promozione diretta che puntando ai playoff. Per riuscirci, però, servono rinforzi. Quelli che la famiglia Lovisa sta facendo arrivare, in questi giorni, a mister Colucci.

Il primo atto è stato uno scambio: Zammarini dal Pisa, Sainz Maza in Toscana. Una partenza non facile dal punto di vista affettivo, visto che lo spagnolo, nella prima parte di stagione, con una perla contro il Cagliari aveva permesso al Pordenone di arrivare direttamente a San Siro, per giocarsi gli ottavi di finale contro l'allora capolista Inter. Una partenza, dunque, che sembra anche un voler chiudere con il passato recente, con una squadra amata per qualche giorno da tutta Italia ma che, all'atto pratico, il suo vero obiettivo se lo deve giocare adesso.

Poi un paio di arrivi dalla Serie B: prima Bombagi dall'Unicusano Ternana, centrocampista offensivo dal sicuro rendimento in terza serie che, in cadetteria, non ha trovato il giusto spazio. Poi il gran colpo Nocciolini, direttamente da Parma: sembrava tutto fatto alla Sambenedettese, con il giocatore che addirittura stava cercando casa. L'alto ingaggio, però, è stata causa di attriti fra società e staff tecnico e allora i ramarri si sono inseriti, bloccando un attaccante da doppia cifra in Serie C.

In partenza, seppur in maniera diversa, un paio di giocatori in avanti: Raffini è stato mandato a farsi le ossa in prestito al Pontedera mentre Martignago, dopo due anni, ha detto addio ai friulani. Un'assenza che diverrà importante ma che si è rivelata necessaria: il giocatore cercava spazio, e l'ha trovato lì vicino, a Mestre, mentre il Pordenone voleva spazio in avanti. Anche qui, come nel caso di Sainz Maza, un distacco per nulla facile dal punto di vista emotivo ma necessario, per provare a cambiare pelle mirando alla Serie B.