Top & Flop di Pordenone-Fermana

18.03.2018 18:45 di  Marco Ferri   vedi letture
Burrai, TOP Pordenone
TMW/TuttoC.com
Burrai, TOP Pordenone
© foto di Matteo Papini/Image Sport

Primo successo interno del 2018 e primo casalingo nella gestione Rossitto per il Pordenone. All'Ottavio Bottecchia, dove i neroverdi non si imponevano dallo scorso 24 novembre (3-2 al Vicenza), cade all'inglese la Fermana, colpita nella prima frazione da Burrai e Formiconi. I canarini, al sesto rovescio esterno del loro campionato, interrompono a due la striscia positiva confezionata interamente tra le mura amiche attraverso i pareggi con Triestina e Reggiana.
Il primo tempo è uno spot per l'intera categoria. I Ramarri danno sfoggio di cinismo, i canarini scialacquano e recriminano. E così già al 2' l'equilibrio va in cantina. Il merito è di Burrai: il numero 8 di casa raccoglie la corta respinta della difesa di casa, arresta la sfera e col destro, dai 20 metri, la infila a giro all'incrocio dei pali dove Valentini fa solo in tempo ad esibirsi in un tuffo utile ai fotografi. La gemma del centrocampista sardo non mortifica i marchigiani, che con Lupoli (sinistro da buona posizione murato con le ginocchia da Mazzini all'8') costruiscono subito una buona occasione per rimettersi in carreggiata. La seconda svolta matura una manciata di secondi dopo la mezzora. Burrai calcia una punizione dalla trequarti sinistra, la difesa ospite libera sui piedi di Stefani che cerca subito la porta col mancino. La conclusione sballata del numero 4 viene tradotta in rete, di ginocchio, da Formiconi. Capone annulla per posizione di fuorigioco, ma dopo un lungo consulto con l'assistente Salvalaglio convalida la segnatura tra le proteste ospiti. Prima dell'intervallo è solo Fermana, ma Mazzini è strepitoso nell'opporsi due volte alle incornate di Urbinati (sempre imbeccato da Petrucci) e fortunato quando la punizione di Da Silva lo scavalca, andando ad infrangersi contro la traversa.
Nella ripresa ci si attende un assedio ospite, ma i muscoli di Da Silva e soci si svuotano di colpo. A nulla servono neppure i cambi operati da Destro, che ridisegna il fronte avanzato con gli ingressi di Cognigni, Maurizi e Sansovini. Le residue speranze gialloblu di rientrare in partita si infrangono contro la traversa, quella colpita di testa da Sperotto a dieci minuti dallo scadere. Prima e dopo il Pordenone ha gioco facile nell'amministrare il possesso palla, serrare i ranghi e mettere in cassaforte tre punti che valgono tanto oro quanto pesano in ottica play-off e in previsione di un finale di stagione ricco di scontri diretti. 
Nel turno infrasettimanale valido per la 31^ giornata i neroverdi saranno ospiti della Triestina nel derby friulano. Altra trasferta per la Fermana, che sarà di scena a Bergamo contro l'Albinoleffe.

Di seguito i Top&Flop del match secondo TuttoC.com

TOP

Burrai e Mazzini (Pordenone): Presente e futuro si intrecciano nel primo pomeriggio di festa al Bottecchia del 2018. Per commentare la perla del centrocampista sardo si rende necessario un excursus su una carriera che infortuni e contingenze (basta chiedere dalle parti di Monza) hanno penalizzato oltre ogni ragionevole valutazione tecnica. Solo un giocatore che calpesta l'erba di San Siro come fosse la moquette di casa sua può permettersi una giocata simile ad appena 90 secondi dal fischio d'inizio. Una meraviglia che apre la strada a una vittoria sulle quali ci sono anche le mani forti del giovanissimo Mazzini, che legittima la scelta di Rossitto di preferirlo all'incerto Perilli visto a Mestre attraverso due interventi prodigiosi in chiusura di prima frazione. APRI & CHIUDI

Urbinati (Fermana): Punto fermo di una mediana costretta a ruotare le pedine, è anche l'unico a meritare la sufficienza. Mette ordine e grinta, predicando spesso in un deserto generato dai compagni meno esperti. Sfortunato nel duello che ingaggia con Mazzini, che gli abbassa due volte in 300 secondi la saracinesca davanti. MAI DOMO

FLOP

Gerardi (Pordenone): È ancora lontano parente del centravanti in grado di fare la differenza anche in Serie B. Mancano condizione e intesa con i compagni e il continuo brusio dei tifosi non lo aiuta. Si muove tanto, spesso male. Se il gol gli manca da cinque mesi, anche al netto dell'ennesimo infortunio, non è un caso. SMARRITO 

Favo (Fermana): Al debutto da titolare in stagione non gli si poteva chiedere troppo. Ma neppure nulla. Invece la presenza dell'ex Fano è impalpabile e aggiunge poco a entrambe le fasi di gioco. Destro se ne accorge presto (o tardi?), ma gli innesti dei subentranti non modificano la sostanza. INVISIBILE