Triestina, Aquaro: "Ci manca poco per il salto di qualità"

Dovrebbe essere prossimo al rientro, in casa Triestina, Giuseppe Aquaro, reduce da un infortunio al collaterale mediale interno del ginocchio, che lo sta tenendo fuori causa da ottobre. Dalle colonne de Il Piccolo, ecco il pensiero del giocatore, che per prima cosa analizza la sua condizione fisica:

"Sto meglio, ma ci vuole ancora un po' di pazienza perché ho forzato già a Padova dove ho avuto la ricaduta, e invece di metterci un mese ce ne sto mettendo due per rimettermi. Quando mi hanno chiesto di giocare, non mi andava di dire di no, ma di testa sapevo di non essere ancora al cento per cento. Che dire, mi sarà da lezione. Ora la prendo con calma e rientrerò solo quando sono sicuro al cento per cento. Penso che a metà della prossima settimana lavorerò col gruppo, quindi spero di esserci con la Reggiana grazie al fatto che abbiamo un turno di riposo".

Ha quindi osservato la squadra da esterno: "Il problema della continuità ce lo portiamo avanti dall'inizio: in quel periodo ci sono stati errori dovuti al fatto che ancora non ci conoscevamo bene, con gol presi perché non si erano capiti ancora certi movimenti. Ma ci siamo ritrovati e abbiamo fatto ottime prestazioni. E devo dire che da fuori ho visto una grande Triestina, alla quale manca ancora poco per fare il salto di qualità. Secondo me non abbiamo ancora la piena consapevolezza di quanto valiamo e quanto siamo forti, ci perdiamo in piccolezze".

Conclude con una nota sulla gara di sabato contro la Sambenedettese: "La Sambenedettese è una squadra tosta e lì il tifo è molto particolare. Di solito in trasferta con le grandi abbiamo fatto bene, ma questa è qualcosa in più a livello di ambiente, sono quelle città che respirano il calcio, un ambiente molto caldo".