IL GIORNO DEL GIUDIZIO. GRAVINA FA SALTARE TAVECCHIO PER DARE IL VIA AL RINNOVAMENTO. IL 2018 L'ANNO DEL RILANCIO

Nato a Firenze nell'anno del Mundial spagnolo. Giornalista di TuttoMercatoWeb.com, direttore di TuttoC.com
20.11.2017 00:00 di  Luca Bargellini  Twitter:    vedi letture
IL GIORNO DEL GIUDIZIO. GRAVINA FA SALTARE TAVECCHIO PER DARE IL VIA AL RINNOVAMENTO. IL 2018 L'ANNO DEL RILANCIO


Se anno zero deve essere. Che anno zero sia. Quella che si sta aprendo sarà una giornata importante per il mondo del calcio italiano. Dopo il tonfo della Nazionale maggiore, lasciata fuori dal prossimo mondiale, tutto il movimento calcistico si è trovato costretto a farsi un profondo esame di coscienza. Giampiero Ventura è oramai il passato della panchina azzurra. Carlo Tavecchio, invece, rimane ancora in sella. Anche se non si sa per quanto. Nel Consiglio Federale che prenderà il via questa mattina a Roma, infatti, anche il N°1 della FIGC potrebbe essere costretto a dimettersi. Dopo l’AssoCalciatori di Damiano Tommasi (il primo ad avere il coraggio di sbattere le porte in faccia al passato) il colpo di grazia al governo del calcio italiano potrebbe e dovrebbe arrivare dalla Lega Pro, l’unica delle tre serie professionistiche del nostro movimento ad avere un presidente.

Gabriele Gravina, fedele al mandato affidatogli dalle società della Serie C, ha deciso di tradurre in azione la loro volontà, dichiarandosi a favore della fine dell’era Tavecchio. Una presa di posizione, questa, che fa onore all’uomo Gravina, che si è detto comunque vicino al presidente federale, ma soprattutto al professionista, in grado di tenere fede al proprio ruolo oltre ogni altra situazione. E adesso cosa accadrà? Semplice. Se davvero Tavecchio rassegnerà le dimissioni tutto il movimento italiano verrà resettato (con Giovanni Malagò alla guida del Coni come unico riferimento assieme al Ministro dello Sport Luca Lotti), compresa la stessa Lega Pro vista la volontà dello stesso Gravina di rimettere il proprio mandato nelle mani dell’assemblea. Per una volta, infatti, tutto il mondo del pallone italiano sembra indirizzato verso il rinnovamento. Un’occasione, dunque, da non lasciarsi sfuggire dopo un anno come il 2017 denso di drammi sportivi (al netto della Nazionale i casi di Latina di Serie B e Modena in C non sono certo da dimenticare): meglio provare a lanciare un nuovo corso. Un’avventura al via con il nuovo anno. Per sperare, un giorno, di ricordare il 2018 come l’anno della rinascita e non come quello di quel maledetto Mondiale in Russia.