Lecco a parte, ancora aperta la lotta per non retrocedere in C. Dalla Feralpisalò allo Spezia (e oltre): ecco tutte le papabili allo sprofondo in terza serie a tre gare dal termine del campionato di cadetteria

30.04.2024 00:00 di  Valeria Debbia  Twitter:    vedi letture
Lecco a parte, ancora aperta la lotta per non retrocedere in C. Dalla Feralpisalò allo Spezia (e oltre): ecco tutte le papabili allo sprofondo in terza serie a tre gare dal termine del campionato di cadetteria
© foto di TC

Verdetti ampiamente già scritti in Serie C, con Cesena, Mantova e Juve Stabia promosse in cadetteria; Alessandria, Brindisi, Olbia, Pro Sesto e Fermana retrocesse in Serie D (in attesa dei playout che decreteranno le altre quattro). La stessa cosa non si può dire della Serie B, dove di giornate ancora da giocare ce ne sono tre e di responsi definitivi - almeno per ciò che interessa a noi, quindi le retrocesse in terza serie - c'è solo quello riguardante il Lecco che dopo una sola annata, tra l'altro molto travagliata, torna a calcare i palcoscenici della Lega Pro. La scorsa stagione il primo responso si ebbe a una sola giornata dal termine, con l'addio alla B di SPAL (che ha vissuto un campionato complicato, ma alla fine non ha raggiunto i playoff per un solo punto) e Benevento (che si sta giocando i playoff da terzo classificato, in attesa del ricorso del Taranto).

Calendario alla mano, abbiamo quindi deciso di studiare per voi quali potrebbero essere le candidate al ritorno in Serie C, tenendo presente che le ultime tre retrocedono direttamente mentre la quarta viene individuata da due gare, di andata e ritorno, fra la quartultima e la quintultima. I playout non verrebbero però disputati nel caso tra le due ci fosse un distacco di più di 4 punti, cosa che non accade allo stato attuale, visto che ci sono ben tre squadre tutte a quota 37: si tratta di Spezia, Ascoli e Ternana e le nominiamo in questo ordine proprio perché da classifica avulsa, terminasse oggi il campionato, i liguri sarebbero salvi, mentre marchigiani e umbri si affronterebbero agli spareggi retrocessione, coi primi che risulterebbero classificati sedicesimi e quindi avrebbero il vantaggio sui secondi.

ZONA RETROCESSIONE DIRETTA

20^ - Lecco (26 punti): come detto i blucelesti hanno già salutato aritmeticamente la cadetteria. Con 9 punti ancora a disposizione, la squadra del presidente Di Nunno potrebbe al massimo raggiungere quota 35 e quindi non andrebbe oltre il penultimo posto. Dodici mesi fa dalle parti del 'Ceppi-Rigamonti' si battagliava per qualcosa di grande, dodici mesi dopo ci si può solo leccare le ferite e sperare, forse, in un nuovo capitolo (si parla infatti di possibile cessione societaria).

19^ - Feralpisalò (32 punti): potrebbe durare un solo anno anche l'esperienza dei Leoni del Garda in cadetteria. I verdeblù restano aggrappati ad una sola flebile speranza visto che il distacco dalla salvezza diretta è di almeno sei punti, mentre ne servono cinque per agganciare almeno i playout. Il calendario recita di un derby casalingo col Brescia (lanciato nei playoff), poi Venezia al 'Penzo' (coi veneti che si stanno giocando la promozione in Serie A) e Ternana al 'Turina' (all'ultima giornata, coi ternani ora in zona playout, poco sotto parleremo anche di loro). Il ruolino di marcia della Feralpi - che ha salutato Vecchi lo scorso ottobre per affidarsi a Zaffaroni, con Vecchi che ora si sta giocando la B sulla panchina del Vicenza - è ovviamente altalenante, tanto che è praticamente un mese che non si vince a queste latitudini. Meglio il rendimento esterno di quello interno, ma troppe le reti subite (seconda peggior difesa della categoria).

18^ - Bari (36 punti): incredibile il tracollo vissuto dai galletti negli ultimi due mesi che li ha fatti precipitare in una posizione sicuramente non preventivata. Partiti con il confermato Mignani, i biancorossi sono ora al quarto diverso allenatore (prima Marino, poi Iachini, infine Giampaolo), ma la quadra non è mai stata trovata e nelle ultime 10 giornate sono arrivati solo tre punti. In realtà la salvezza diretta è lontana un paio di lunghezze, con un punto si aggancerebbero i playout, non sembra un'impresa improba, ma il morale è inevitabilmente sotto i tacchi, tanto più dopo il poker patito ad opera del Cosenza e con un ruolino di marcia esterno che classifica la squadra pugliese al penultimo posto. Le ultime tre avversarie sulla strada per la salvezza sono Parma (lanciato verso la A, da affrontare tra le mura amiche), Cittadella (con speranze playoff, da affrontare in trasferta) e Brescia (anch'essa in lotta per gli spareggi promozione, chiusura al 'San Nicola'). Per il Bari sarebbe un ritorno in C dopo soli due anni di B.

ZONA PLAYOUT

17^ - Ternana (37 punti): come già evidenziato, per la classifica avulsa con le altre due contendenti gli umbri sono quelli col peggior rendimento (solo 2 punti conquistati) per cui finisse oggi il campionato, si ritroverebbero a dover disputare i playout con ritorno da giocare fuori casa e con l'obbligo di vincere. Ma non tutto è perduto: in fondo basterebbe un punto per uscire da questa scomoda situazione. Il problema è che i rossoverdi sono reduci proprio dal ko casalingo nello scontro diretto con l'Ascoli che ha posto fine ad un miniciclo positivo, all'interno del quale si era anche registrato il blitz di Cremona. La stagione complessa si fotografa anche dai tre cambi di guida tecnica (stagione praticamente neanche iniziata da Andreazzoli con l'avvento di Lucarelli - poi passato al Catania e anche da lì esonerato - e poi di Breda). Il calendario li porrà ora di fronte a due impegni esterni, Südtirol (ancora non aritmeticamente salvo, ma con l'occhio ancora puntato sui playoff) e lo scontro diretto con la Feralpisalò, ed uno interno, il Catanzaro (in lotta per un posto al sole negli spareggi promozione). Così come il Bari, anche per la Ternana si tratterebbe di un ritorno in terza serie dopo sole due stagioni di cadetteria.

16^ - Ascoli (37 punti): bianconeri che per classifica avulsa con le altre due avversarie si piazzano a metà (6 punti conquistati) e quindi beneficerebbero di una doppia sfida playout da giocare in casa al ritorno e con due risultati utili su tre. Come già evidenziato, comunque, un solo punto basterebbe per lanciarsi verso la permanenza diretta in categoria. Tra l'altro i marchigiani - dopo l'avvento di Carrera, subentrato a Castori a sua volta sostituto di Viali - sono in serie positiva da quattro giornate, anche se hanno collezionato tre pareggi per 0-0, ma nell'ultima giornata hanno fatto il blitz a Terni andando quindi ad incrementare il proprio vantaggio su una avversaria diretta (considerando che vinsero anche all'andata, in un eventuale arrivo a pari punti solo coi rossoverdi, sarebbero appunto avvantaggiati). Per l'Ascoli sarebbe un doloroso ritorno in Serie C visto che è dal 2015 che milita ininterrottamente in cadetteria, pur classificandosi sempre nei piani bassi (tranne nella stagione 21/22 quando disputò i playoff per la A): per evitarlo il calendario li metterà di fronte allo scontro diretto col Cosenza da giocare al 'Del Duca', alla trasferta di Palermo (in lotta per un posto nei playoff) e alla sfida casalinga col Pisa (ancora non salvo aritmeticamente ma con un occhio puntato alla zona playoff).

ZONA SALVEZZA DIRETTA (ma non ancora aritmetica)

15^ - Spezia (37 punti): i liguri pagano un avvio di campionato non convincente sotto la guida di Alvini e il conseguente avvento di D'Angelo: due sole vittorie nelle prime 16 giornate hanno inevitabilmente complicato i piani relegando la squadra nella zona bassa della classifica. Ma, come detto, attualmente veleggerebbero alla guida della classifica avulsa con le due dirette concorrenti, avendo conquistato ben 8 punti e quindi si potrebbero ritenere al riparo da un addio alla cadetteria che li farebbe sprofondare in terza serie dopo ben 12 anni di assenza (nel frangente hanno anche militato in massima serie per ben tre stagioni). Il problema degli aquilotti risiede sicuramente in una certa sterilità offensiva, che li rende il peggior attacco del girone: un dato da invertire in queste ultime tre giornate per assicurarsi la salvezza contro il Palermo in lotta per i playoff in casa, nello scontro diretto col Cosenza al 'Marulla' ed infine tra le mura amiche contro il lanciato Venezia.

14^ - Cosenza (42 punti): dai rossoblù in su c'è uno stacco evidente, cinque lunghezze che permettono di guardare al futuro con maggiore fiducia. Il problema è che ci sono stati periodi molto altalenanti nel rendimento dei lupi (assenza dei tre punti dal 26 novembre al 14 gennaio e ancora dal 23 febbraio al 13 aprile). Gli ultimi due poker calati ai danni di Reggiana e Bari hanno però rilanciato le quotazioni della truppa di Viali (subentrato a marzo a Caserta dopo aver detto addio al già citato Ascoli). Inoltre i lupi vantano un rendimento esterno al top, tanto che si contassero solo le gare giocate in trasferta si troverebbero quasi in zona playoff, ma anche il terzo miglior cannoniere della categoria, quel Gennaro Tutino a quota 16 reti (di cui 3 penalties). Sul suo cammino il Cosenza troverà i due scontri diretti con Ascoli (al 'Del Duca') e Spezia (al 'Marulla') e chiuderà il campionato a Como per evitare di ritrovarsi come tre anni fa in Serie C (poi riammessa in B a completamento organico dopo l'esclusione del ChievoVerona).

13^, 12^ e 11^ - Südtirol, Reggiana e Modena (43 punti) e 10^ e 9^ - Cittadella e Pisa (45 punti): è giusto citare anche queste cinque squadre, nonostante in realtà - con 6 e 8 punti di vantaggio sul trio Ternana-Ascoli-Spezia - ci vorrebbe un filotto di défaillances per ritrovarle coinvolte nella lotta salvezza. Addirittura potrebbero cullare sogni playoff, dato che l'ultima qualificata, la Sampdoria, si trova attualmente a 46 punti.  Restano quindi solo in attesa dell'aritmetica per festeggiare un'ulteriore stagione in cadetteria.