INTERVISTA TC Teramo, Asta: "Più vittorie e sconfitte e meno pari"

28.12.2017 21:00 di  Sebastian Donzella  Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC Teramo, Asta: "Più vittorie e sconfitte e meno pari"
TMW/TuttoC.com
© foto di Filippo Venezia/Fotolive

Guarire dalla pareggite per sognare, senza nominarli per scaramanzia, i playoff. Il Teramo ha chiuso in anticipo il 2017 giocato, visto che riposerà nell'ultimo turno in programma domani. TuttoC.com ne ha approfittato per intervistare il tecnico dei biancorossi, il condottiero teramano Tonino Asta.

Mister, fine anno, tempo di bilanci.

"Questa prima parte di stagione può essere vista in maniera positiva se si pensa che siamo ripartiti con tanti cambiamenti dopo una salvezza raggiunta ai playout dalla precedente gestione. Ma ovviamente si può far meglio: strada facendo ci siam resi conto che ce la siam sempre giocata con tutti senza però raccogliere quanto ci spettava. Diciamo che la prima parte di questo anno zero è stata discreta e può diventare buona. L'obiettivo primario resta sempre la salvezza: se raggiunta in anticipo si può anche chiudere la stagione divertendoci e senza assilli".

Nove pareggi su 18 gare, come nessun altro nel girone B.

"Avrei preferito perdere qualche gara in più e vincerne qualcun'altra piuttosto che pareggiarne così tante. È vero che il pari ti porta un punto in classifica ma la graduatoria così la muovi molto lentamente. Resta inoltre il paradosso di aver vinto partite senza giocar bene e di averne pareggiato o anche perse alcune che meritavamo senza dubbio di vincere".

Prima ha parlato di salvezza: l'eliminazione di un playout causata dall'esclusione del Modena dà una grossa mano.

"Ovviamente fa tirare un sospiro di sollievo a me ma anche a tutti gli altri mister che lottano per la salvezza. Dispiace per il Modena, ovviamente. Però non bisogna cullarsi: il Santarcangelo sembrava tagliato fuori dal resto del gruppo e invece si è rimesso in carreggiata, quindi bisogna fare grandissima attenzione. Secondo me è presto per far conti e tabelle".

Tra pochi giorni si apre il mercato. Obiettivi?

"La società si sta muovendo da tempo, sa dove e come intervenire. Il problema del mercato di gennaio è che non è facile trovare i giocatori adatti. Non vogliamo rompere il gruppo, ci saranno giusto 2-3 situazioni sia in entrata che in uscita. Dove? Un attaccante e un esterno di centrocampo che possano dare linfa a questa squadra dando una mano. La nostra particolarità è che abbiamo segnato con dieci giocatori differenti, questo fa capire l'equilibrio dentro di noi che ci teniamo a preservare".

Chi vince il campionato?

"La favorita resta il Padova. Dopo aver cambiato molto, ha avuto un inizio non perfetto. Ma col tempo è venuta fuori l'esperienza dell'allenatore e la qualità dei giocatori che ha in rosa. Quella gran quantità di ottimi calciatori non ce l'ha nessun altro e questo sta facendo la differenza. Il Renate resta la sorpresa piacevole del campionato: il loro è un risultato giusto visto il lavoro fatto in questi anni. Occhio alla Feralpisalò che sta trovando continuità, al Pordenone che ha una gran rosa ma si è un po' fatto distrarre dalla Coppa, alla Sambenedettese, con una vecchia volpe come Capuano e anche alla Reggiana che ha compiuto una grande rimonta e ha preso coscienza dei propri mezzi".

E negli altri gironi?

"Dopo quanto accaduto all'Alessandria, guai a dire che il Livorno ha già vinto. È pur vero che i labronici sono messi benissimo e hanno un buon margine sulla concorrenza. Faccio un plauso a Sottil: in pochi si aspettavano questo gran girone d'andata. La differenza, in questa categoria, la differenza la fa la continuità. Nel Girone A un appunto positivo per il Monza: la nuova proprietà sta compiendo un gran lavoro, da neopromossa sta facendo molto bene. Passando al Girone C, il Lecce, come il Livorno, sogna di tornare in Serie A che è la categoria che più merita. Ma è tutto più aperto: i salentini hanno il fiato sul collo di un grande Catania e di un ottimo Trapani, altre due piazze di categorie superiori".