Intervista TC

Marchese sul Catania: "Stagione difficoltosa, è subentrata la paura"

27.03.2024 17:00 di  Raffaella Bon   vedi letture
Marchese sul Catania: "Stagione difficoltosa, è subentrata la paura"
TMW/TuttoC.com
© foto di Giuseppe Scialla

L'ex capitano del Catania Giovanni Marchese ha parlato così ai microfoni di TuttoC.com del momento della formazione etnea: "Sta facendo un campionato molto al di sotto delle aspettative della società e dei tifosi, per la qualità calciatori che ci sono è stato una stagione molta difficoltosa. Ci si aspettava qualcosa di più, un Catania a ridosso delle prime posizioni della classifica".

Tre cambi in panchina non sono stati sufficienti per risolvere i problemi?
"Inizialmente il Catania ha puntato su un allenatore giovane ma molto conosciuto nelle piazze al nord (Tabbiani ndr) di cui tutti parlavano bene, è stato un Catania un po' sfortunato perché sono stati presi tanti pali e traverse ma non si devono cercare alibi. Poi è arrivato Lucarelli che è un allenatore preparato e conosce molto bene la piazza, ha iniziato bene ma dopo sono tornate le paure e il tecnico attuale (Zeoli ndr) sta avendo gli stessi problemi dei suoi predecessori".

Cosa è successo?
"Penso sia più un fattore mentale, ormai è subentrata la paura di perdere e al primo errore la squadra avversaria fa gol. Non dovrebbe essere così, ma purtroppo lo è".

Che ne pensi dei disordini nella finale di Coppa Italia?
"Dispiace, perché adesso si giocherà a porte chiuse e per tutti i tifosi è una disfatta ma anche per il Catania stesso perché il pubblico è il dodicesimo uomo in campo".

Come sarà il ritorno senza pubblico?
"Non è sicuramente bello, ma chissà che non avendo la pressione del pubblico possono trasformare questa cosa da negativa in qualcosa di positivo".

Un cambio di passo è ancora possibile?
"Assolutamente sì, anche perché altrimenti si rischia di fare i playout anche se ne dubito. Per far crescere la mentalità serve sicuramente un cambio di passo".

Ti senti di dire qualcosa ai tifosi?
"Ai tifosi dico di avere pazienza e sperare che la mentalità possa cambiare, sperando di rivedere il prima possibile un bel Catania".

Cosa c'è nel tuo futuro?
"A breve avrò un evento molto importante, come ct della nazionale siciliana. Posso convocare tanti ragazzi dalla A alla C fino alla terza categoria purché siano siciliani, ho già l'ok di alcuni ragazzi di B e C, sto aspettando che arrivi quello delle società di appartenenza perché servono entrambi. Questa cosa sta crescendo piano piano, vorremmo diventare come i Paesi Baschi, speriamo di confermare quanto di buono abbiamo già fatto. Il mio sogno sarebbe allenare come primo allenatore in Serie C, ho il patentino per farlo e sarebbe bello".