Top & Flop di Padova-Lucchese

28.02.2024 21:45 di  Stefano Scarpetti   vedi letture
Igor Radrezza
TMW/TuttoC.com
Igor Radrezza

Operazione compiuta per il Padova, che ribalta l'1-0 della gara di andata superando la Lucchese per 2-0 approdando per la seconda volta in tre anni in finale Coppa Italia. I veneti fugano i dubbi sulla effettiva volontà di volersi impegnare in Coppa, essendo in lotta per il primo posto in campionato disputando una partita molto paziente, attaccando con ordine senza sbilanciarsi. Dall'altra parte i rossoneri interpretano la gara in maniera ottimale nella prima mezz'ora, pagando alcuni errori piuttosto evidenti in difesa permettendo al Padova di portarsi in vantaggio nel primo tempo e poi costruendo tre occasioni prima di trovare il raddoppio. Tuttavia il forcing finale della squadra di Gorgone avrebbe meritato sicuramente un gol, per giocarsi così le proprie possibilità di arrivare in finale ai supplementari. Iniezione di fiducia per la squadra di Torrente, che conferma il proprio straordinario momento mentre la Lucchese dovrà a questo punto dare il massimo in campionato, gettandosi alle spalle questa buona parentesi di Coppa Italia. In cronaca Confermato il 4-3-3 annunciato alla vigilia per i veneti: Torrente sceglie Zanellati tra i pali, Delli Carri e Faedo in mezzo al campo supportati da Belli e Villa esterni. Radrezza in mediana, Cretella - preferito a Fusi - e Dezi mezzali a supporto del tridente composto da Tordini, Zamparo e Capelli. Sull'altra sponda Giorgio Gorgone privo di Gucher e Yeboah squalificati risponde con un sorprendente 4-2-3-1, davanti a Coletta vengono sistemati i centrali Benassai e Tiritiello, Sabbione e Visconti sistemati sugli esterni. In mezzo al campo Tumbarello e Cangianiello, Quirini nell'insolito ruolo di esterno a destra supportato da Rizzo Pinna e Disanto a supporto di Magnaghi. Dopo una prima mezz'ora avara di grosse emozioni passano i padroni di casa: Radrezza dalla bandierina lascia partire un cross in area sporcato da Tirietiello, si avventa Delli Carri che colpisce la traversa, Faedo da pochi passi firma il tap-in vincente. Poco dopo Quirini ha la palla del pareggio, il suo destro sul filo del fuorigioco mette a lato. Al tramonto della prima frazione è Dezi a sprecare il possibile 2-0 su cross dalla destra di Radrezza. Nella ripresa il Padova produce il maggior sforzo per raddoppiare: Cretella nei primi dieci minuti sfiora il raddoppio due volte, nella prima Coletta si esalta con un colpo di reni nella seconda con il piatto destro da pochi passi mette incredibilmente a lato. Si supera ancora il portiere ospite sul sinistro di Capelli messo in movimento dal neo entrato Liguori. Torrente vuol vincerla facendo entrare i Big dalla panchina, alla mezz'ora Varas firma il raddoppio con un grande controllo e destro al fulmicotone su angolo di Radrezza. Nel finale la Lucchese si getta in avanti, prima Quirini spreca la palla del 2-1 messo in movimento da Rizzo Pinna poi Zanellati compie tre interventi prodigiosi: sbarra la strada a Russo, poi si oppone due volte sullo sgusciante Djibril. Ecco i migliori e i peggiori del confronto.

TOP

Igor Radrezza/Alessandro Zanellati (Padova): la qualificazione in finale passa dalla qualità, fosforo e la straordinaria intelligenza tattica dell'ex Reggiana. Incide nella manovra offensiva regalando due assist al bacio da calcio d'angolo, mettendo lo zampino sulla vittoria. Il portiere salva tutto nel finale con tre interventi prodigiosi. DETERMINANTI

Jacopo Coletta/Malik Djibril (Lucchese): il portiere rossonero nulla può sui due gol, ma esalta i propri riflessi ad inizio ripresa sulle conclusioni a botta sicura di Cretella e Capelli. Il togolese entra con il piglio giusto come del resto Russo, la sua vivacità crea non pochi grattacapi alla difesa avversaria costruendo due occasioni nel finale. EFFICACI

FLOP

Luca Zamparo (Padova): fatica ad incidere, guadagna soltanto qualche punizione e nulla può. Ingaggia duelli con i difensori della Lucchese senza mai dare la sensazione di efficacia. SPENTO

Simone Magnaghi (Lucchese): schierato come punto di riferimento di un anomalo 4-2-3-1 si muove su tutto il fronte a caccia di rifornimenti che non arrivano. Non vive una stagione straordinaria, ma viene anche servito poco e male. POLVERI BAGNATE