Massimo Paci ❤ Chiara Conti

La rubrica di TLP, con le interviste alle compagne dei calciatori in Lega Pro: mogli e fidanzate si raccontano
23.01.2015 23:00 di  Claudia Marrone   vedi letture
Massimo Paci ❤ Chiara Conti
TMW/TuttoC.com
© foto di TLP

Massimo Paci, difensore classe 1978 attualmente in forza al Pisa, ma con alle spalle tanti anni di onorata carriera giocata ai massimi livelli. Un percorso professionale che lo ha portato lontano da casa molto giovane e gli ha fatto girare l’Italia, fino poi a riportarlo, dieci anni fa, ad Ascoli, vicino alla sua città natia, dove tra gli amici di sempre ha ritrovato anche un’amica speciale, che è poi diventata la sua compagna della vita. Ed è proprio, lei Chiara Conti, che ai lettori di TuttoLegaPro.com racconta la loro storia d’amore, la storia di due ragazzi “della porta accanto” che senza alcun indugio sanno condividere con il prossimo le fortune che la vita ha loro regalato.

Chiara, come vi siete conosciuti tu e Massimo?

“Bisogna scavare piuttosto indietro per arrivare a quando ci siamo conosciuti (ride, ndr). In realtà ci conosciamo da sempre, siamo tutti e due marchigiani, di paesi vicini, anche le nostre famiglie si conoscevano, ma la scintilla è scoccata nove anni fa. Lui da ragazzo aveva iniziato a girare per lavoro, poi tornò ad Ascoli e ci siamo rincontrati…innamorandoci”.

E quindi hai iniziato subito a gironzolare per l’Italia con lui?

“No, io per i primi anni, anche quando lui era ad Ascoli, sono rimasta al mio paese, Porto San Giorgio, poi dopo quattro anni ho iniziato a seguirlo perché mi piace vivere la quotidianità di un rapporto, vedere anche le piccole sfumature. Vivere insieme è una prova importante”.

Nella quotidianità ci sono anche figli?

“Al momento no. Sono in progetto”.

Quindi per ora l’unico “figlio” è il calcio. A te piace questo sport?

“E’ inevitabile, non sarei potuta sfuggire alla passione per il calcio, piano piano ho imparato ad amarlo. A parte gli scherzi, grazie al calcio comunque ho avuto la fortuna di vivere tanti bei momenti, tra stadi e partite importanti, ho visto gare veramente belle. E anche quella che stiamo vivendo questo anno a Pisa è una bellissima esperienza, c’è un tifo da Serie A, belle persone, una città vivibile e ben servita anche in periferia, oltre che un ottimo clima. Sono davvero felice”.

Nella carriera di Massimo però non sarà forse Pisa il momento calcistico più bello, considerate le esperienze in categorie superiori…

“Massimo ha 36 anni, ma comunque ama ancora molto il suo lavoro, ed è andato con grande piacere a Pisa perché alle spalle della squadra c’è una storia importante, non è una piazza qualunque. Di momenti belli ne ha vissuti tanti, soprattutto a Parma dove è rimasto per cinque stagioni: chiaramente quando si sta tanto in un posto ci sono lunghi periodi da vivere e quindi il tutto si amplifica. Poi fu proprio con la maglia del Parma che vinse in casa contro il Milan…davvero una bellissima soddisfazione”. 

Mi sembra di capire che sostanzialmente il calcio non ha mai influenzato la vostra vita di coppia…

“Assolutamente no, anzi. Il calcio ci ha regalato il pregio di girare, conoscere posti e persone nuove e quindi di crescere umanamente, con un bel lavoro come quello di Massimo si possono unire tante cose. Chiaramente ci sono sacrifici da fare, è uno sport che ti dà tanto ma pretende tanto, soprattutto a livello professionistico, alla fine è una cosa seria. Aspetti come l’alimentazione, gli orari, lo star lontano dalla famiglia ci sono, anche se magari non si vedono all’apparenza e neppure ci si pensa. E aggiungerei anche lo stare in casa al sabato sera… (ride, ndr)”.

A parte il sabato sera a casa, ti sento molto soddisfatta. Vorresti quindi che, una volta appese le scarpette al chiodo, Massimo rimanesse legato al calcio sotto altre vesti?

“Sì, mi ritengo super soddisfatta della nostra vita, che comunque è una vita privilegiata. Però sì, la sua età Massimo inizia ad averla, quella c’è e non si mente…e non c’è solo per i canoni della Lega Pro. A parte gli scherzi, a me farebbe piacere continuasse a stare nel mondo del calcio, e credo che questo sia anche il suo sogno: già ora si sta dando da fare, studia e si informa. Comunque vedremo più avanti cosa sarà”.

Il calcio sostanzialmente vi lega molto. C’è altro che vi unisce così tanto?

“Sì, siamo molto uniti sotto tanti aspetti, ci piace fare le stesse cose, in particolar modo siamo amanti della musica. Massimo in estate va anche a suonare con un gruppo di musicisti, che suonano per beneficenza nell’associazione Rezophonic, che si appoggia ad Amref”.

Sapevamo già che la beneficenza, nonostante Massimo non si esponga mai con eccesso, è uno degli aspetti della vostra vita…

“Noi siamo molto religiosi e siamo anche spesso andati a Medjugorje, però credo che la beneficenza sia una cosa intima, dovremmo farne di più e parlarne di meno. Le persone più fortunate è giusto si adoperino per coloro a cui invece la vita ha regalato di meno: io mi sento privilegiata perché ho tanto dal punto di vista affettivo ed economico, non potrei mai starmene con le mani in mano”.

Riconosci quindi la generosità come un pregio del tuo compagno?

“Sì, Massimo è una grande persona, è generoso e ha il cuore buono, però ha anche dei difetti, diciamolo E’ un preciso cronico, fa il professionista in tutto, ma ama mangiare…e a me tocca sempre cucinare" .

Quanta generosità sui gol dedicati?

“Massimo non segna molto, anche se per essere un difensore na ha marcati abbastanza. Ma di preciso non so quanti, non si può star dietro ai numeri (ride, ndr). Però, al di là dei gol, c'è una cosa bella che fa sempre: sia a inizio che a fine partita mi cerca con lo sguardo e se mi vede mi manda un bacio. Per me questo vale più di tutto”.

E quale è invece il regalo più bello che ti ha fatto?

“Lui è sempre molto carino con i pensieri, ma quello più significativo è sicuramente stato l’anello, non per il valore economico, ma per il simbolo che ha rappresentato: era il mio primo anello, è stato bellissimo. Poi Massimo ama le lettere, me ne ha scritte. Piccoli gesti, ma che dimostrano che pensa a me”.

All’anello è seguita anche la proposta di matrimonio?

“Quella deve ancora arrivare…ma arriverà. Poi al momento penserò anche a cosa dirgli… ”.

Pensa intanto a un’altra cosa da dirgli, qualcosa che vuoi fare tramite questa intervista.

“Voglio solo dirgli che lo amo tanto, e che è meraviglioso”.

© foto di TLP
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