SCHIACCIASASSI LIVORNO, LEGGE DELL'EX PER IL MONZA MA NON PER IL PORDENONE, CUNEO E RAVENNA RISORGONO. SI FERMA LA FERALPISALO', RIPARTE CAPUANO

Emilianobrianzola di nascita, munsciasca d'adozione, roman(ist)a nell'anima. Nata nell'anno del secondo scudetto della squadra della Capitale. Laurea in comunicazione causa passione per il giornalismo
09.11.2017 00:00 di  Valeria Debbia  Twitter:    vedi letture
SCHIACCIASASSI LIVORNO, LEGGE DELL'EX PER IL MONZA MA NON PER IL PORDENONE, CUNEO E RAVENNA RISORGONO. SI FERMA LA FERALPISALO', RIPARTE CAPUANO
© foto di TC

Tra sorprese (poche) e certezze (granitiche in certi casi), cosa ci lascia questo turno infrasettimanale di Serie C? Il punto fermo è sicuramente nel Girone A dove il Livorno è oramai una macchina da guerra più che rodata: dodici gare consecutive senza sconfitte, cinque vittorie nelle ultime cinque uscite, un solo punto ceduto agli avversari tra le mura amiche e oggi un tris alla Viterbese che una volta di più evidenzia l'attacco atomico (29 reti realizzate) e una difesa di ferro (7 reti subite). E quando non segna bomber Vantaggiato, ecco pronti alla bisogna due nuovi marcatori a timbrare per la prima volta il tabellino: così c'è gloria anche per un mediano, capitan Luci, e un terzino, Gabriele Morelli. Con il turno di riposo già rispettato, la squadra di Sottil ha cinque punti reali di vantaggio sull'inseguitrice Robur Siena che diventano virtualmente otto. Chi potrà fermare lo schiacciasassi amaranto? 
Difficile possa farlo il Monza, che domenica lo ospiterà al 'Brianteo': i biancorossi oggi hanno patito la legge dell'ex, andando a perdere in casa del Pro Piacenza di Fulvio Pea (che non vinceva dall'esordio). Da neopromossa alla squadra brianzola si potrebbe perdonare questo andamento altalenante (d'altronde la classifica continua a sorridere e nonostante i proclami di salvezza dell'ambiente, vede i biancorossi stabilmente in zona play-off da più di qualche giornata). Ma si sa che i tifosi quando fanno l'abitudine a risultati positivi, storcono facilmente il naso al primo passo falso. Gli uomini di Zaffaroni provenivano infatti da un tris di vittorie fuori casa (la più importante in casa della Robur Siena) e la sconfitta odierna, unita al 2-0 divenuto 2-2 contro il fanalino di coda Gavorrano la scorsa giornata, cominciano forse a mostrare la cruda realtà che il tifoso non vorrebbe sentire: i biancorossi non sono ancora pronti per alzare l'asticella.
In coda, oltre al già citato Pro Piacenza, può sorridere il Cuneo: aria che poteva diventare pesante in casa piemontese dopo i sette turni di fila senza successi, tanto che c'è stato bisogno di gettare acqua sul fuoco che ardeva sulla panchina di mister Gardano per renderla più stabile. In casa del Pontedera, contro una squadra che dopo un inizio difficoltoso pareva aver ingranato coi suoi quattro risultati utili consecutivi, i biancorossi hanno calato il tris. Risultato che sorprende ancora di più, se si pensa che prima di pomeriggio la truppa di Gardano aveva segnato solo sei reti.



Spostandoci nel Girone B ricordiamo di aver definito stamane la vetta come una poltrona per tre. Ora ci si siede comodamente una nuova capolista: il Padova, che si è lasciata alle spalle le due contendenti, Renate e Pordenone. Ma se il successo dei biancoscudati nel derby col Mestre probabilmente non fa poi così notizia e il pari delle pantere a Vicenza poteva essere prevedibile, così non si può dire di quanto accaduto ai ramarri: è vero che i neroverdi non vincevano da quattro turni e l'avversario odierno, la Reggiana, partiva rinvigorita dalla vittoria nell'anticipo salvezza col Fano. Ma se vale la già citata legge dell'ex, ci si aspettava di sicuro la resurrezione di Colucci, proprio ai danni della squadra che lo scorso gennaio l'aveva esonerato. E al netto delle solite dichiarazioni rassicuranti: sarà veramente salda la sua panchina?
In tema di sorprese non può che balzarci all'occhio il risultato (1-2) di FeralpiSalò-Fermana: erano sette giornate che i marchigiani non vincevano (e anche allora lo avevano fatto fuori casa). Non solo nelle ultime quattro uscite avevano dimostrato di avere l'attacco sempre più inceppato. Mentre i Leoni del Garda avevano abituato a un rendimento costante negli ultimi otto turni. Ma si sa: ciò che dicono le statistiche non sempre è ciò che si vede in campo. E così al fotofinish una perla di Da Silva dalla distanza premia gli ospiti e blocca (in parte) le velleità di alta classifica dei padroni di casa (che non perdevano al 'Turina' dalla seconda giornata).
Ultimo risultato inaspettato è il blitz del Ravenna a Gubbio: giallorossi che finora avevano all'attivo solo due vittorie (una in casa e una in trasferta a Fano), ma soprattutto dovevano scrollarsi di dosso il peso di un poker di sconfitte consecutive e del peggior attacco del girone. Obiettivo più che raggiunto e, tra l'altro, contro una squadra, quella eugubina, che in casa proveniva da un tris di successi: ora gli uomini di Antonioli sono aggrappati al gruppo delle dirette avversarie e possono guardare al futuro con più fiducia.
Non possiamo però esimerci da un'ultima valutazione sulla sconfitta casalinga della Sambenedettese e l'ennesimo ribaltone cui patron Fedeli ha spesso abituato: via Moriero (prima dimessosi, poi esonerato), arriva quell'Eziolino Capuano che fino all'altro giorno aveva cercato di tenere a galla la barca (in avaria) del Modena, scendendone, da bravo capitano, per ultimo quando oramai non c'era più nulla da fare. Due personalità funamboliche quella di Fedeli e quella di Capuano: la curiosità di tutti è sicuramente vedere come potranno coesistere e quanto durerà di conseguenza l'esperienza del Gladiatore nelle Marche.