INTERVISTA TC Casilli: "Cattaneo niente C, Caccetta in B col Catania"

15.11.2017 22:30 di  Sebastian Donzella  Twitter:    vedi letture
Luca Cattaneo
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Luca Cattaneo
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Cattaneo tra la B e la C. Caccetta che fa volare il Catania. Madonia che si sblocca. Sono alcuni dei temi della settimana calcistica in terza serie. TuttoC.com ha deciso di parlarne con Maurizio Casilli, agente dei tre e di altri calciatori di Lega Pro.

Iniziamo da Luca Cattaneo. Padova, Pordenone o Serie B?

"Con tutta onestà ci auguriamo che possa giocare in Serie B. Per tre anni in Lega Pro è stato protagonista assoluto e adesso desideriamo la cadetteria. Al momento a Brescia è ai margini, con il grande dispiacere di non aver mai potuto dimostrare il suo valore. Ha firmato un triennale ma non ha ancora avuto la possibilità di mostrare le sue qualità se non in un paio di spezzoni di gara. Padova e Pordenone, città quest'ultima nella quale ha lasciato un pezzo di cuore, sono due grosse società, sia Zamuner che i Lovisa conoscono le qualità di Luca che comunque è chiesto da mezza Serie C. Cattaneo, però, vuole rimanere in B per dimostrare che merita di giocare in cadetteria. Poi, ovviamente, la Serie C non la scartiamo a priori. Ma adesso è giusto misurarsi con la cadetteria".

Un anno fa col Cosenza e quest'anno col Catania, Cristian Caccetta ha punito il Catanzaro.

"Sicuramente a Catanzaro non sta simpatico (ride NdR). Scherzi a parte parliamo di un top player della categoria. In terza serie ha effettuato la scalata alla B col Trapani, poi ha vinto Coppa Italia a Cosenza e adesso l'esperienza in una delle realtà più importanti della C come Catania. Questo weekend è arrivata anche la ciliegina del gol, tenendo sempre in mente che l'obiettivo è andare dritti in cadetteria".

Si è sbloccato anche Giuseppe Madonia alla Virtus Francavilla.

"Era arrabbiato per il rigore sbagliato con la Sicula Leonzio. E si è fatto perdonare con la rete all'Akragas. L'esultanza? Nulla contro i siciliani, semplicemente era felice per il ritorno al gol. Che bello vedere un 34enne, dato da alcuni per finito, farsi 40 metri palla al piede per poi superare il portiere con un tocco che pochi sanno fare. Ovviamente non è più un ragazzino ma può ancora dare tanto in questa categoria, ha una voglia immensa".

Alla Samb c'è Mirko Miceli, difensore che adesso dovrà lavorare con mister Capuano.

"Si è dovuto sudare il posto da titolare in una delle piazze più importanti della Serie C. Ha avuto la fortuna che l'AD Andrea Fedeli ha creduto in lui sin dal primo momento e ci è stato sempre vicino anche nei momenti di difficoltà. Ha segnato il gol decisivo col Santarcangelo, sarebbe bellissimo se realizzasse il gol promozione per la Serie B".

Un altro difensore nel Girone B è Lorenzo Burzigotti che, col Gubbio, sta tornando a vincere dopo un inizio difficile.

"Con Burzigotti ci siamo tolti tanti sassolini dalle scarpe. Ricordo che un paio di mesi fa era ai margini della rosa, per un momento anche fuori rosa, e la società voleva cederlo. Però sapevamo che bisognava solo recuperare la forma fisica e poi tutto si sarebbe risolto da solo. Il campo ha dimostrato che difensori con la sua imponenza in categoria ce n'è davvero pochi e infatti sta aiutando gli eugubini a migliorare la propria classifica".

Sempre nel Girone B troviamo Matteo Grandi a difendere i pali di un Bassano che non sa più vincere.

"Sta disputando un grandissimo campionato nonostante la flessione dei veneti. Crediamo entrambi molto nel progetto giallorosso, al di là dei risultati negativi dell'ultimo periodo, perché siamo in una società di prima classe. E infatti Grandi lì ha firmato un triennale: il Bassano a fine anno eserciterà il diritto di riscatto nei confronti del Cesena. L'obiettivo, entro il 2020, è di andare con il Bassano in Serie B".

Chi invece sta andando benissimo è il Rende, nel quale troviamo Pasquale Porcaro e Giovanni Ricciardo.

"Mi viene da ridere se penso che Porcaro fino a una settimana prima dell'inizio del mercato non l'aveva voluto nessuno in Serie C. Era a Messina ma quando è arrivata la chiamata del Rende non ha esitato a salire in Lega Pro. E sta giocando un ottimo campionato nonostante abbia dovuto scontare tre giornate di squalifica ingiuste per un gesto di reazione inesistente. Ricciardo, invece, è stato protagonista all'inizio con un gol alla Reggina, poi uno stiramento lo ha fermato e domenica rientrerà, cercando di portare gol importanti ai calabresi per spostare l'obiettivo dalla salvezza ai playoff. Anche perché il Rende se lo merita: patron Coscarella e il diesse Martino, con lungimiranza e competenza, hanno costruito la sorpresa assoluta del campionato, una squadra che in tanti a inizio stagione davano per retrocessa".

A rimaner fermo, alla Pistoiese, è il capitano Giusto Priola. 

"Purtroppo si è lesionato il collaterale. A inizio gennaio tornerà in campo, sperando che possa arrivare l'ennesimo rinnovo del contratto visto che siamo già al terzo anno consecutivo in arancione. Da capitano credo se lo meriti e sono sicuro che la società ci chiamerà presto. La Pistoiese è la prima scelta anche per la fiducia e la stima reciproca verso la famiglia Ferrari".

In Serie B, invece, è salito il guardiapali Alessandro Berardi.

"Essere a Bari rappresenta un onore, essendo portiere non è facile giocare. Il sogno è salire in Serie A con questa grande società e questo grande diesse. Tante squadre di Serie C lo hanno cercato ma noi rimaniamo a Bari".

Sempre in cadetteria, dopo un po' di saliscendi in Lega Pro, è Andrea Arrighini.

"Arrighini si è affermato tardi in B col Cittadella dopo tanti anni di C. L'anno scorso ha segnato otto gol, vorrebbe arrivare in doppia cifra. Ormai è un giocatore di prima fascia in cadetteria e a gennaio può diventare uomo mercato dei veneti. Peccato per l'ultima partita contro un Parma che non ha nulla della neopromossa ed è molto forte e cinico: il Citta più propositivo e meritava più fortuna".

In Serie D, al contrario, è sceso Giuseppe Capua.

"E ha subito segnato col Taranto. Senza nulla togliere ai pugliesi, che con la Serie D non c'entrano niente, dispiace che non sia riuscito a trovare squadra in Serie C dopo una carriera passata in Lega Pro".

Se fosse il diesse di un club di Serie C e volesse puntare su un giovane di categoria inferiore chi sceglierebbe?

"Agostino Mascari del Messina. Un classe '99 che a breve vedremo tra i professionisti. Un attaccante di grandissima prospettiva futura".