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Casella: "Più interesse mediatico in Serie C grazie alle seconde squadre"

26.04.2024 18:00 di  Redazione TC  Twitter:    vedi letture
Casella: "Più interesse mediatico in Serie C grazie alle seconde squadre"
© foto di Ufficio Stampa Pro Vercelli

Ai microfoni di TMW Radio il direttore sportivo della Pro Vercelli, Alex Casella, ha espresso il proprio punto di vista sulla introduzione delle seconde squadre in Serie C: "Io penso che grazie a loro ci sia più interesse mediatico, questo è sicuro. Le testate giornalistiche seguono le big, l’attenzione mediatica da quando c’è la Juve in Serie C è cambiata, c’è più attenzione qui in Piemonte. L’inserimento di queste squadre, se questo trend rimarrà costante, ci saranno sempre meno squadre a rappresentare delle città e questo andrà considerato. Queste squadre che fanno questi campionati hanno la fortuna di far crescere i loro giovani in casa, vedi la Juventus che si ritrova anche a poter non far mercato perché ci sono dei giocatori usciti dalla Next Gen che valgono 15-20 milioni di euro. Dall’altra parte però la ricchezza che si divide all’interno della Serie C non è altissima, e quindi bisogna capire dove si vuole andare e che progetto si vuole portare per questo campionato.

La sensazione è che oggi si provi a sopravvivere, Marani sta cambiando le cose con il progetto sui giovani e la presenza di Sky sta incidendo tanto. Bisogna capire però dove si vuole arrivare, la Lega parla di un obiettivo importante che è il valorizzare i giovani, poi però ci è arrivata una mazzata dal governo per una regola precedente che ci obbliga a svincolare al 30 giugno i ragazzi del settore giovanile. Questo complica tantissimo la programmazione a livello giovanile. Quando esci dalla primavera tu hai 20-25 giocatori a te tesserati, solitamente lavori per trovare una squadra per ogni ragazzo così da dargli un’occasione. Oggi ti troverai con le società di Serie C che saranno delle società di formazione, sarà un servizio di formazione per 10 mesi dove al termine di questo periodo ci si stringe la mano e non ci sarà nessun progetto di crescita”.