FOCUS TC Serie C, la Top 11 del Girone A

Modulo 3-4-3
13.02.2018 06:00 di  Claudia Marrone  Twitter:    vedi letture
A. Caponi (Pontedera)
TMW/TuttoC.com
A. Caponi (Pontedera)

Due vittorie interne, due esterne esterne e cinque pareggi: questo il ruolino di marcia della 25^ giornata del Girone A.
Giornata che si è conclusa ieri con uno dei pareggi, lo 0-0 del monday night tra Robur Siena e Carrarese. Pareggi a scala nella domenica: a reti bianche la gara tra Olbia e Pro Piacenza, mentre si fermano sull’1-1 Monza e Arzachena; sul campo del Prato il Pisa riesce invece a pareggiare in rimonta e a chiudere la gara sul 2-2, ma è più sorprendente quanto fatto dal Cuneo che, sotto di tre reti, termina sul 3-3 il match contro la Pistoiese. Corsaro il Pontedera sul campo del Livorno, dove si impone per 0-1, mentre più netta è la vittoria dell’Alessandria in casa dell’Arezzo: 0-2 il finale. Torna a vincere il Piacenza, che al “Garilli” batte 1-0 la Lucchese, ma tra le mura amiche si impone anche la Viterbese che batte 2-0 il Gavorrano. Turno di riposo per la Giana Erminio.

Questi i migliori undici della 25^ giornata. 
 
PORTIERE:

Mouhamadou Sarr (Prato): incolpevole sui gol, è decisivo in almeno tre circostanze, la prima quasi allo scadere del primo tempo su Ferrrante, le altre due nella ripresa, prima su Negro e poi su Filippini. Tiene a galla i suoi, per un pareggio che vale quasi quanto una vittoria.

DIFENSORI

Michele Rinaldi (Viterbese): rimedierà anche il giallo che lo costringerà a saltare la prossima gara, ma è semplicemente sontuosa la prova del difensore gialloblù. Non solo apre il là alle marcature con una precisa conclusione da dentro l’area, ma anche in difesa sale in cattedra, protagonista di una gara senza il minimo errore. Fa sempre ciò che serve.

Edoardo Masciangelo (Piacenza): elemento indispensabili per la formazione di Franzini, quello che riesce a fare la differenza, sia in fase offensiva che difensiva, essendo fonte di gioco costante per la squadra. Preciso nella sua zona di competenza, si propone spesso anche in avanti, tanto che è suo l'assist a Corazza per il gol che decide il match contro la Lucchese. 

Michele Murolo (Carrarese): esperienza da vendere e tranquillità quasi stoica contro uno degli attacchi più insidiosi del girone, in una gara, quella contro la Robur Siena, veramente tirata. Dall'altro dei suoi anni non si fa impensierire, e guida da vero leader tutta l'ottima retroguardia azzurra.

CENTROCAMPISTI:

Andrea Vallocchia (Olbia): dopo una fase di assestamento a inizio primo tempo, il centrocampista, alla prima da titolare con la maglia gallurese, aumenta i giri e svaria su tutta la trequarti grande quantità e qualità, venendo poi anche arretrato a centrocampo, dove continua con un gran gioco e con dialoghi perfetti con bomber Ragatzu. I palloni più interessanti dei sardi passano tutti dai loro piedi.



Andrea Caponi (Pontedera): al netto di una settimana con terapie alle spalle e ginocchio non propriamente al top, la bandiera granata scende in campo con il Livorno, e la differenza la fa quel suo aver cucita la casacca del Pontedera addosso: cuore, grinta e buona tecnica, a centrocampo è lui che fa ordine, mollando sempre dopo gli altri. Sua l’azione che innesca Pinzauti per il gol vittoria.

Gianluca Nicco (Alessandria): gara praticamente perfetta quella del classe '88, visibilmente a suo agio, su un campo ostico come quello di Arezzo, sia in fase difensiva che in quella offensiva. Sfiora anche la rete, che sarebbe stato il giusto premio al match, ma è solo il palo a negargliela.

Matteo Gerbaudo (Cuneo): solo il coraggio di andare a battere il rigore che vale il pareggio va premiato. Soprattutto se poi questo rigore viene realizzato. Una partita comunque di grande sacrificio e sostanza in generale, ma la ciliegina sulla torta è quanto di più importante ci possa essere: un punto prezioso conquistato contro la Pistoiese.

ATTACCANTI:

Sacha Cori (Monza): con il suo ingresso in campo, la truppa di Zaffaroni prende una marcia in più, dando maggior concretezza al reparto avanzato dei brianzoli: sulle palle alte nessuno lo batte, e la difesa dell’Arzachena è messa a ferro e fuoco dalla sua fisicità. Gli manco solo il gol, che sfiora a pochi minuti da termine, con la palla che avrebbe potuto regalare ai suoi i tre punti.

Lorenzo Musto (Arzachena): ottimo l'impatto al match dell'ex Renate, che si, gioca per soli 25', ma cambia le sorti di una gara, quella col Monza, che rischiava di esser diversamente scritta: il classico cambio azzeccato. Provvidenziale nel risolvere la mischia che si crea in area brianzola e che vale l'1-1.

Giacomo Vrioni (Pistoiese): nella débâcle dei suoi, che dallo 0-3 chiudono la gara col Cuneo sul 3-3, lui è tra i pochi che spiccano, trovando una sorprendente doppietta e risultando costante pericolo nell'area piemontese. E' costretto a uscire a inizio ripresa per infortunio, e la sua assenza pesa più di un macigno.

ALLENATORE:

Ivan Maraia (Pontedera): batte la capolista Livorno, viola il "Picchi" (espugnato una sola volta prima di ora nel corso della stagione), lui, mister Maraia, con una formazione che davano già tutti per spacciata di fronte ai labronici. Ma lui insegna che la storia non è mai scritta a priori, la gara è preparata alla perfezione, e in campo i suoi mettono in pratica tutto quando viene detto. Grinta, cuore, quello che ancora fa bene al calcio. Giù il cappello. Applausi.