Reggiana, Spanò: "Noi e Bari creduto fortemente in ripresa campionato"

21.07.2020 12:15 di  Valeria Debbia  Twitter:    vedi letture
Alessandro Spanò
TMW/TuttoC.com
Alessandro Spanò
© foto di Uff. Stampa Reggiana

Alessandro Spanò, capitano della Reggiana, ha giocato in anteprima a CSiamo Web su Raisport la finalissima playoff di mercoledì 22 che assegnerà l'ultima promozione in serie B, insieme all'omologo del Bari Valerio Di Cesare.

"La vittoria contro il Novara in semifinale? Rispetto a quella col Potenza abbiamo ritrovato la condizione e la gamba che avevamo lasciato prima del lockdown. Ci siamo andati a conquistare in modo più che giusto la finale che avevamo iniziato a preparare già da qualche mese".

"Kargbo grande protagonista e uomo mercato? Assolutamente, è un ragazzo giovane, disponibile ed umile. Alla sua età sono caratteristiche fondamentali per fare una carriera importante, come gli auguro di fare. Si è sempre messo a disposizione del mister e dei compagni. Ha tanta voglia di migliorarsi, come tanti altri sono sicuro che ci darà una grande mano in finale".

"Credo sia la finale giusta per molte motivazioni: la prima è per quello che queste due società hanno passato l'estate scorsa. C'è stata grande progettualità da entrambe le parti e grande voglia di tornare in una categoria che entrambe le squadre meritano. Anche per come si sono svolti gli eventi durante la pausa, sono state due società che hanno creduto fortemente nel portare avanti il percorso intrapreso e completarlo. Mi sembra più che giusto siano Reggiana e Bari a giocarsela".

"La proposta della promozione del Carpi per merito sportivo? I miei pensieri sono stati quelli di tutta la squadra: sono state giornate confusionarie, in cui uscivano notizie contrastanti e ogni volta diverse. L'unica speranza era che potessimo determinare noi la nostra sorte e non che fosse determinata da qualcun altro e così è stato. Non ci siamo fatti condizionare dagli eventi, ci siamo preparati fisicamente e mentalmente anche durante il lockdown e stiamo dimostrando che siamo arrivati pronti a questo appuntamento".



"Che gara sarà dal punto di vista tattico? Abbiamo preparato un 5-5-5 con la bizona (ride, ndr). Chiaramente difficilmente ci snatureremo, abbiamo una identità precisa e la porteremo avanti. L'abbiamo fatto contro tutti, durante tutto l'anno. Abbiamo dei punti di riferimento e dovremo essere bravi a modellarli a seconda dell'avversario che abbiamo davanti".

"La promozione del Vicenza era ancora giocabile? Io l'ho già detto: la speranza era quella di portare a termine il campionato e giocarcela. Un evento di questa grandezza non si poteva prevedere. Noi possiamo essere solo consapevoli di ciò che possiamo determinare: ci sono state date queste carte e ce la giocheremo con queste carte".

"Quale sarà la variabile da tenere presente? La componente più importante sarà quella mentale, la stiamo curando fino alla fine. Sarà quella che predominante in partite come questa".

"L'attaccante che mi preoccupa di più? C'è rispetto per la loro esperienza e forza, ma non preoccupazione. Noi metteremo in campo i nostri con grande concentrazione. Un nome? Che ci sia Simeri, Antenucci o Laribi o qualche variante, noi li stiamo studiando per arrivare preparati. Il nostro compito è quello di prepararci ad affrontarli e non subirli".

"Giocare sul campo conosciuto è un vantaggio, pur senza pubblico? Al di là della cornice che mancherà - ed è un peccato! - il campo è un fattore che conosciamo bene, lo sentiamo casa nostra, conosciamo le distanze e sicuramente sarà a nostro vantaggio".

"Un messaggio ai tifosi? E' un anno che stiamo preparando questa gara, non solo qualche giorno dopo la semifinale. Dopo qualche dolore passato, è bellissimo poter regalare loro delle gioie, come abbiamo fatto. Daremo tutto per regalarne ancora una".