Top & Flop di Carrarese-Rimini

14.04.2024 22:25 di  Francesco Moscatelli   vedi letture
Calabro, TOP Carrarese
TMW/TuttoC.com
Calabro, TOP Carrarese
© foto di Francesco Moscatelli

Ci voleva una risposta e risposta è stata. 3-0, nessuno può alzare un dito. Fosse finita con il tiro da fuori area di Zuelli al 12' sarebbe stato comunque una toppa che chiudeva il buchetto del "Tubaldi" ma alla Carrarese quel gol oggi non bastava. Gli obiettivi sono alti, evidentemente non conta più solo il se ma si bada anche al come. E allora un secondo tempo a testa bassa, attingendo a piene mani da una panchina che ora, nella fase decisiva, si sta ripopolando in quantità e qualità. Poteva finire come altre volte, troppe altre volte: non si "chiude" la partita e beffa finale. Ma non è sempre detto che le storie debbano ripetersi: esistono anche parole come "esperienza", "miglioramento", "consapevolezza", "insegnamento". E allora Finotto si procura un rigore che Capello trasforma. E lo stesso Capello induce all'errore Semeraro che incorna nella porta sbagliata. 3-0, forse troppo per un Rimini che, nel secondo tempo, è anche piaciuto. Non troppo per una Carrarese che, di questi 3-0, vuole tornare a fare il proprio standard. Sempre e dovunque. Soprattutto che ora, a Recanati, per questa stagione, non si dovrà più andare. 

Vediamo ora coloro che, a nostro avviso, sono risultati essere i migliori e i peggiori nella partita disputata questa sera allo Stadio "Dei Marmi-dei Quattro Olimpionici Azzurri" di Carrara.

TOP:

La voglia di non accontentarsi (Carrarese): un 3-0 di capitale importanza. Non perché questi tre punti stabiliscano chissà che cosa, anche se pure il consolidamento del terzo posto (con tutti gli annessi del regolamento playoff), qualunque cosa faccia il Perugia, è un dato da raccogliere volentieri. E di capitale importanza perché il primo tempo di oggi, dopo il temporale di Recanati, poteva costituire uno di quegli spartiacque tra una fase e l'altra. A volte, del resto, basta una crepa per far crollare un muro portante. E' un 3-0 che rappresenta un altro mattone nella crescita mentale di questo gruppo. Altre compagini si sarebbero preoccupate di conservare l'1-0 e condurre in porto la barca. Ma anche un 1-0 avrebbe lasciato qualche brandello di nubi qua e là, nel cielo ormai quasi tardo-primaverile di Carrara. E allora è stato giusto soffiare forte su questi brandelli di dubbi, inserendo Finotto e liberando tutta l'energia di una squadra che, quando gioca a testa bassa, non è inferiore nemmeno al Cesena. Rischiando molto, aprendo tanti spazi perché il 3-4-2-1 che, con Finotto, è quasi un 3-4-3 provoca principi di infarto a ripetizione a chi si appassiona alle vicende azzurre. Domani chissà, intanto stasera ha avuto ragione Calabro. Senza discutere, senza spazio alle controdeduzioni. E poi tante altre note che riportano il sorriso: il ritorno alla voce "marcatori" di Capello, elemento semplicemente insostituibile; l'ingresso sempre determinante di Finotto; i guanti di Bleve, pochi interventi ma sempre determinanti; i tiri (mancini in tutti i sensi) da fuori di Zuelli, bravissimo oggi a sfruttare la sua occasione per riproporsi come valore aggiunto; un'altra tappa importante nel recupero di due giocatori come Grassini e Palmieri che ora ancora comprensibilmente faticano nei ritmi ma che nella post-season possono essere degli elementi-chiave. OK, E' STATO SOLO UN BRUTTO SOGNO 

Colombi (Rimini): l'esperto portiere protagonista negli anni scorsi in palcoscenici ben più prestigiosi ha tenuto a galla il Rimini nel momento di massima sfuriata marmifera. Dal minuto 66 fino al rigore che, di fatto, ha chiuso i temi della partita a dieci minuti dal termine, il bergamasco è stato davvero protagonista di interventi decisivi. Ad esempio sul tiro da fuori di Zuelli (conclusione praticamente imparabile, a meno di aver visto per diversi anni partite dalla panchina in serie A e animato anni di battaglie in serie B sul campo), ad esempio su due conclusioni ravvicinate di Capello, ad esempio chiudendo sul primo palo neutralizzando il tentativo di Finotto. Poi è Colombi stesso a stendere in area il classe '92 ex-Cosenza, Triestina e Spal, ma quell'uscita disperata è sembrata quasi l'unica soluzione per provare a limitare i danni. E lì è stato bravo l'arbitro, il Sig. Valerio Vogliacco della sezione di Bari, a limitarsi al cartellino giallo per il guardiapali di Troise, senza cedere a facili voglie di protagonismo. Ad ogni modo è un Colombi che, in serie C, può ancora decidere le partite. Le parate poi non sempre bastano, ma questa è un'altra storia. NO COLOMBI, NO SECONDO TEMPO MOLTO PIACEVOLE A LIVELLO DI SPETTACOLO 

FLOP:

Un modulo dall'equilibrio sempre precario (Carrarese): questo 3-4-2-1 alla fine sta risultando essere una delle scelte tattiche più interessanti e più intriganti viste a Carrara negli ultimi anni. Anche la più discussa perché è un 3-4-2-1 che può cambiare all'interno della stessa partita a seconda degli ingredienti che lo compongono. Con Panico ovviamente fisso alle spalle di Capello, è l'eterna dicotomia Palmieri/Finotto (ma anche Capezzi è un jolly interessante) a cambiare la natura di un modulo che ha tante sfaccettature. E questo è sicuramente un dato che impreziosisce questa Carrarese che si rilancia verso un sogno possibile. Vedere questo modulo con Panico e Finotto è garanzia di totale assenza di noia. Il problema è che non sempre la squadra (e, in particolare, un trio difensivo che ultimamente, in tutti e tre gli elementi, non sembra sempre impeccabile) pare reggere le tre punte. Forse è solo Schiavi (oggi indisponibile) l'elemento equilibratore di un modulo così audace? Probabilmente sì. In ogni caso vedere questo 3-4-2-1 con Finotto è come vedere arrivare in tavola una torta. Buonissima, bis, complimenti allo chef. Ma non si può mangiare torte tutti giorni, perché poi capita il giorno che lo zucchero diventa guaio. LA LUNGA RICERCA VERSO IL GIUSTO DOSAGGIO   

Lepri-Morra-Capanni (Rimini): è un Rimini oggi graziato dai risultati infelici delle squadre che stanno alle sue spalle. Per questo è ancora decimo posto, per questo nulla è compromesso e così questo 3-0 scivola via quasi indolore perché, oggettivamente, "fino a marzo non guardiamo la classifica" (cit: gli allenatori tutti) e ad aprile si guarda solo la classifica. Meno male, per i biancorossi, che il prossimo impegno, domenica prossima, è di fronte al pubblico amico. Al "Romeo Neri" le cose girano, i meccanismi hanno gli ingranaggi ben oliati e i punti, quelli che servono per un posto al sole, comunque arrivano. Perché lontano da Rimini il bottino rimane magro, lo dice anche un tabellino che oggi appare anche fin troppo severo. In fondo, se di fronte a Ubaldi ci fosse stato un portiere che di cognome non facesse Bleve? Staremmo parlando di un tris sul gobbone? A livello di singoli, alcuni elementi sono andati dall'anonimato al più incontrovertibile dei "non pervenuti": Lepri, Morra e Capanni, quest'ultimo partito anche con buona volontà ma poi spentosi con il passare dei minuti. ROMAGNA MIA, LONTAN DA TE NON SI PUO' STAR