Bari, Di Cesare: "E' grazie a Gravina se siamo qui a parlare della finale"

21.07.2020 12:45 di  Valeria Debbia  Twitter:    vedi letture
Valerio Di Cesare
TMW/TuttoC.com
Valerio Di Cesare
© foto di Andrea Rosito

Valerio Di Cesare, capitano del Bari, ha giocato in anteprima a CSiamo Web su Raisport la finalissima playoff di mercoledì 22 che assegnerà l'ultima promozione in serie B insieme all'omologo della Reggiana Alessandro Spanò.

"La semifinale con la Carrarese? E' stata difficile, sapevamo che loro erano una buona squadra essendo arrivati secondi nel loro girone. Abbiamo fatto un buon primo tempo, abbiamo avuto qualche occasione per chiuderla ma non l'abbiamo fatto e lì è stato il nostro errore. Al 94' abbiamo preso il gol del pari, fortunatamente poi Simeri ci ha pensato lui al 120' portandoci in finale".

"Secondo la Carrarese meritavano di più loro? Mi sembra strano, eppure per chi ha visto la partita penso sia stato chiaro. Loro sono una gran bella squadra, però penso che abbiamo meritato noi. Ognuno può dire la sua, per me l'importante è essere arrivati in finale".

"Simeri in panchina perché Vivarini gli aveva detto di entrare e segnare il gol decisivo? Non sapevo di questo aneddoto, ma è stato bravo il mister, aveva già letto la partita. Abbiamo comunque attaccanti straordinari e sarà una finale con due grandi squadre che si affronteranno. Secondo me poi è la finale giusta. Non ci saranno favorite. Anche se spero che la vinca il Bari (ride, ndr)".

"La proposta della promozione del Carpi per merito sportivo? Abbiamo passato due mesi folli, siamo passati dalla promozione a tavolino, poi l'algoritmo e la promozione del Carpi. Io comunque ho sempre pensato che la promozione dovesse essere decisa dal campo, dobbiamo dire grazie al presidente Gravina che ha lottato e ha fatto sì che anche la Lega Pro tornasse in campo. Nessuno voleva giocare, forse solo Bari e Reggiana e altre 2-3 società. Le altre volevano che terminasse il campionato: non era giusto. Grazie a Gravina siamo qui a parlare della finale".



"Che gara sarà dal punto di vista tattico? Non so se giocheremo col 4-3-1-2, sarà una finale quindi sarà una partita tesa, io so per certo che loro sono una gran bella squadra e tutti mi hanno detto che senza Covid si sarebbe giocata la vittoria del campionato e la promozione diretta perché mancavano ancora 11 partite e avevano 6 punti da recuperare con lo scontro diretto da recuperare".

"Quale sarà la variabile da tenere presente? Come hanno detto bene tutti, questo è un calcio diverso: lo si vede anche in A, i ritmi sono bassi. E' vero che sarà una finale, ma sia noi che loro veniamo da due partite in nove giorni, la condizione fisica non sarà ottimale, ma ci saranno altri fattori come la motivazione a farla da padrone. Sia noi sia loro vogliamo andare in Serie B: daremo il 110% per ottenere l'obiettivo".

"L'attaccante che mi preoccupa di più? Sicuramente Kargbo è il ragazzo sulla bocca di tutti, ma anche Scappini, Marchi e Zamparo sono tutti giocatori temibili. Poi non solo l'attacco, la Reggiana produce un gran calcio, quindi è tutto il complesso da tenere d'occhio".

"La mancanza di pubblico? Se ci fosse stato il pubblico, conosco la piazza di Reggio e avrebbero riempito lo stadio, ma sarebbero venuti anche tantissimi baresi. Una finale coi tifosi sarebbe stata diversa, però purtroppo è così e l'andremo ad affrontare come le altre senza tifosi".

"Un messaggio ai tifosi? Io posso solo dire che sappiamo chi rappresentiamo e daremo ciò che abbiamo dato tutto l'anno, il 110% per arrivare all'obiettivo. E' un anno che ci lavoriamo e vogliamo dare una soddisfazione a questa città che se lo merita e vuole tornare là dove merita".