Carpi, Cioffi: "Innamorato di questa squadra"

05.10.2010 16:15 di  Nicolò Schira   vedi letture
Fonte: L'Informazione di Modena
Gabriele Cioffi ai tempi della militanza nell'Albinoleffe
TMW/TuttoC.com
Gabriele Cioffi ai tempi della militanza nell'Albinoleffe
© foto di Federico De Luca

Meno sette a Carrara. Si ragionava così già domenica sugli spalti del “Ca bassi”, dopo la rotonda vittoria sulla Sangiovannese. Manca una settimana alla super sfida dello stadio “Dei mar mi”, cui il Carpi arriva con le vele gonfie di entusiasmo, con 2 punti in più dei toscani e con tante certezze. Fra queste c’è Gabriele Cioffi, il perno su cui si fonda la difesa biancorossa, che domenica dall’alto dei suoi quasi due metri di altezza si è anche sbloccato.
Cioffi, altri tre punti per la salvezza?
«Lo so che a voi sembra strano e che la gente, giustamente, ha l’entusiasmo alle stelle. ma il primo obiettivo resta la salvezza. Solo continuando a lavorare con questo spirito possiamo pensare di valere altri traguardi».
Adesso si va a Carrara, in casa della squadra da battere
«La Carrarese è la squadra più forte del girone, non ci sono dubbi. Hanno fatto investimenti importanti e con nomi di categoria superiore».
Che clima si aspetta?
«Lo stesso delle volte in cui ho giocato a Carrara da avversario: quando le cose vanno bene c’è un ambiente carico, che spinge la squadra. L’arrivo di gente come Buffon e Lucarelli ha creato grandi attese».
Quanto vale questo big match?
«Se vinciamo noi o se vincono loro cambia poco in prospettiva finale. Il calcio insegna che i campionati, dalla A alla D, non si vincono negli scontri diretti, ma nelle gare con le “piccole” o con chi ha obiettivi di playoff o salvezza. Poi mancano ancora 24 giornate».
Dall’altra parte ritrova da avversario Zampagna, che ha già marcato varie volte in A e in B
«Zampagna è un grande giocatore, magari non avrà più lo smalto di qualche anno fa, ma sa fare la differenza ancora in B, figuriamoci in C2».

Cioffi si è calato bene nella nuova categoria
«Sono venuto qui per l’amicizia che mi lega a Giuntoli emi sono subito innamorato del progetto carpi e dell’entusiasmo di Stefano Bonacini. Ma so bene che se non ero un fenomeno quando ho esordito in D a 16 anni, non lo ero nemmeno a 30 anni in A. Questo per dire che in ogni categoria devi meritarti posto e stima. Non conta il passato, solo il lavoro quotidiano».
E domenica è arrivato anche il primo gol, dopo quello in Coppa a Montichiari
« L’attesa è stata snervante (sorride, ndr), anche i compagni scherzavano con la mia altezza e col fatto che facevo solo sponde... Ma i gol che contano solo quelli dei nostri attaccanti».
La dedica?
«A Montichiari era stato per Giuntoli, un giusto attestato per chi aveva creduto in me. Stavolta è per mio fratello Matteo: da giovane ha debuttato proprio nella Sangiovannese e dalla tribuna gli dicevano che non meritava quella maglia. Con un po’ di ritardo, però, è arrivata la mia vendetta per suo conto".