SQUADRE UNDER 23 CON 4 FUORI QUOTA: E' QUESTO IL MODO DI VALORIZZARE I GIOCATORI DEI SETTORI GIOVANILI?

Classe 1975, ex attaccante col vizietto del giornalismo. In carriera ha vestito, a suon di gol, le maglie di Pisa, Ascoli, Reggina, Napoli e Lecco.
28.08.2018 00:00 di  Gianluca Savoldi   vedi letture
SQUADRE UNDER 23 CON 4 FUORI QUOTA: E' QUESTO IL MODO DI VALORIZZARE I GIOCATORI DEI SETTORI GIOVANILI?
TMW/TuttoC.com

Le squadre Under 23 (di fatto solo la Juventus), partecipando al campionato di serie C, potranno inserire in distinta ben 23 calciatori, contro i 20 delle altre partecipanti (tutte), di cui 4 fuori-quota. Il limite di età passa di 4 anni (sono un’eternità) quello della Primavera, e abbiamo ancora i fuori-quota? 
Ci rendiamo conto che 4 giocatori sono il 36/37% della formazione titolare? Torniamo un attimo indietro: Costacurta ha dichiarato che “le squadre B consentiranno a tanti giovani calciatori di maturare e far crescere la qualità dei nostri campionati e delle Nazionali azzurre, a partire dall’Under 21”. 

Tanto per cominciare di under 21 c’è poco niente, ma soprattutto mi chiedo: che senso ha una squadra giovanile con calciatori comprati in giro per il mondo, calciatori di categoria, alcuni addirittura superiore? I giocatori ri-acquistati (avete capito bene) dal club bianconero hanno un passato nel settore giovanile ma erano già stati valutati non idonei al livello della prima squadra, quindi ceduti. Questo è il modo in cui valorizziamo i giocatori dei settori giovanili?

Ovviamente la Juventus (che dal mio punto di vista è un modello di calcio da seguire e tanto di cappello) vuole vincere subito e portare la seconda squadra in Serie B ed è vero anche che siamo al primo anno, ma le regole vanno riviste! Altrimenti di giovani se ne valorizzano veramente pochi...
Per esempio Stephy Alvaro Mavdidi, attaccante del 1998 appena prelevato dall’Arsenal, senza la seconda squadra la Juve avrebbe sentito l’esigenza di acquistarlo?