La lunga estate dei ricorsi: il campionato si gioca in tribunale

18.08.2018 06:00 di  Marco Pieracci   vedi letture
Anna Durio
TMW/TuttoC.com
Anna Durio

C'era grande attesa per la conferenza stampa indetta dalla Robur Siena lunedì scorso, immediatamente dopo la decisione da parte della Figc di dare vita a una Serie B ridotta a sole 19 squadre, bloccando i ripescaggi dalla C. Conferenza stampa nella quale la presidente Anna Durio ha insistito sulla certezza e il rispetto delle regole: "Ci vogliono delle regole e io rispetto le regole - ha detto - per cambiare e applicare delle regole, bisogna farlo sempre nel rispetto delle regole che ci sono. Sembra uno scioglingua ma è così. Mi ha fatto male e mi ha dato fastidio sapere che la B ha fatto tutto questo perché così le 19 squadre avrebbero più vantaggi economici. Se uno fa una riforma prima vengono i principi, i soldi sono una conseguenza. Mi sembra una cosa troppo grossa per il vil denaro". Sulla stessa lunghezza d'onda, sia pur con toni leggermente più accesi, Luigi De Mossi, primo cittadino della città del Palio, che ha definito come inqualificabile il comportamento della Federazione e il capitano bianconero Dario D'Ambrosio che ha parlato di professionalità e dignità calpestate.

Insomma, la Robur non ci sta e proseguirà la propria battaglia nelle aule di tribunale. Come del resto faranno anche le altre cinque squadre coinvolte in questo grosso pasticcio: ovvero Catania, Novara, Ternana, Entella e Pro Vercelli. Quest'ultima ha presentato ricorso contro la decisione congiunta di Figc e Lega B, mentre la formazione ligure ha chiesto formalmente di essere riammessa come ventesima squadra. In tutto questo marasma, poi si dovrebbe anche giocare, con il campionato cadetto in partenza nel prossimo weekend e quello di C la settimana dopo, ma il condizionale è d'obbligo perchè anche l'Aic è sul piede di guerra ed è pronta a scioperare. Un vero e proprio ginepraio. Senza apparente vie di uscita.