Nocerina, i tifosi molossi si confermano all’altezza del primato

Contano più i numeri o le sensazioni? Tutte e due. I numeri, nella notturna spettacolare, hanno dato alla Nocerina una sorta di lasciapassare anticipato a categorie più alte. Quasi settemila paganti, un incasso al botteghino di ottantamila euro (record da quando la lira non è più in vigore), presenze allo stadio nell’ordine delle novemila unitá. Una prova generale per dimensioni calcistiche superiori. San Francesco gremito, strade confinanti con lo stadio letteralmente piene di tifosi a piedi prima e dopo la partita. Nessun problema di particolare entitá segnalato. I temutissimi derby a rischio, per giunta messi in calendario in successione, contro Cavese e Benevento non hanno prodotti danni, anzi sono riusciti a segnalare tifo vero e passionale vecchio stampo, fatto pure di striscioni e cori particolari ma con l’idea di fondo di rimanere nell’ambito di una partecipazione all’evento il più possibile civile e corretta.

Vecchio stampo ma anche Vecchio Blocco, nome di un rinato gruppo di tifosi che vuol ripercorrere la via della tradizione, senza particolare collocazione allo stadio, non ultras ma gruppo di vecchi amici che la pensano alla vecchia maniera in tema di tifo. Il San Francesco versione "quelli della notte" ha incantato tutti, presenti dal vivo e telespettatori Rai. Da quando mancava uno scenario del genere ? Ecco che i numeri pian piano lasciano spazio alle sensazioni, senza contatore. Il termine di paragone numero uno, al di lá di un paio di playoff, porta alla partitissima Nocerina-Matera, giocato di domenica pomeriggio, del campionato vinto di C2 edizione ’94/’95, evento quasi replicato in occasione di Nocerina-Formia, ultimo appuntamento di quel campionato. Da Albani a Citarella, da Del Neri ad Auteri: sembrano passaggi di testimone in grado di esaltare la piazza e di augurarle che al un identico lieto fine.