Rossoni: “Annata pesante, salvezza un’emozione fortissima. Spero di restare a Pesaro”

Durante l'appuntamento odierno con A Tutta C sulle frequenze di TMW Radio è intervenuto il terzino della Vis Pesaro Stefano Rossoni. Queste le sue parole: 

Avete tirato un bel sospiro di sollievo dopo il playout?
“Si, ormai quasi non ci speravamo più sul 3-3. Ci siamo trovati in una situazione paradossale negli ultimi quattro minuti, abbiamo trovato il gol vittoria ed è stata un’emozione fortissima”. 

Ci puoi raccontare le emozioni e le sensazioni appena finita la partita?
“Penso ci sia stato un urlo liberatorio e un senso di liberazione totale, è stata un’annata tosta e stancante. Eravamo pieni di testa, sentire il fischio finale dopo il gol è stata una liberazione. Ritrovarci in una partita dove si parlava di un possibile 0-0 e invece ci sono state tutte queste emozioni è quasi stato uno shock. Fortunatamente però è andata bene e siamo felici”. 

Che aspettative ci sono ora intorno a una realtà importante come la Vis Pesaro?
“Se posso dire ho vissuto questa realtà molti anni e posso dire che questi primi anni di professionismo ci hanno dato una lezione. Si può rischiare in qualsiasi circostanza, in questo siamo cresciuti e ora siamo pronti a fare il passettino in più. All’inizio vuoi fare il passo più lungo della gamba, invece qui siamo stati bravi a fare tutto passo dopo passo e dopo sei anni di professionismo è arrivato il momento di fare qualcosa in più”. 

Cosa è successo durante la stagione che vi ha portato a salvarvi solamente al playout?
“Siamo arrivati alla 26esima giornata contro il Pescara vincendo 4-0, mancavano 12 partite alla fine ed eravamo a quota 32 punti, nell’ambiente si pensava che fossimo già salvi. Dopo quella partita a Recanati abbiamo perso 1-0 con una squadra che veniva da 11-12 sconfitte di fila. Da quel momento siamo entrati in un loop negativo dove ogni tiro subivamo gol e non riuscivamo più a uscire da questo tunnel. Siamo riusciti poi a ottenere il fattore campo e vincere con la Recanatese e ottenere questa salvezza”. 

Cosa ti sorprende di questi playoff?
“Se guardi i nomi delle squadre e i giocatori che hanno possono tutte fare la B. Delle squadre che ho incontrato posso dire che la Torres è una bella squadra, ben costruita e profonda a livello di rosa. Sarà una bella sfida con il Benevento. La Juve Under 23 non sarà una squadra espertissima ma hanno qualità e freschezza, giocando ogni tre giorni per loro sarà un vantaggio e giocano con una serenità diversa dagli altri. La Carrarese è una squadra tosta e lineare, sono forti in attacco e hanno una buona solidità difensiva. Molte volte poi i playoff li ha vinti una squadra che è cresciuta durante l’anno, magari squadre non favorite alla vigilia e la Carrarese ha buone chance. Tra tutte però secondo me la favorita è il Vicenza”. 

Vicenza-Padova è una sorta di finale anticipata?
“Secondo me si, entrambe hanno speso tanto e hanno giocatori con grandissima qualità. Sono due piazze importanti e credo che la vincente dei playoff possa uscire da questo confronto”. 

Hai visto sui social le immagini della festa salvezza con l’invasione di campo di una capra?
“La capra è la mascotte di uno dei nostri tifosi storici, ero abituata a vederla ma credo che un’invasione di campo del genere non l’abbiamo vissuta neanche quando abbiamo vinto la Serie D. Evidentemente c’era un senso di liberazione in tutta la tifoseria. Pesaro è una bella piazza, è bastato vedere lo stadio pieno nei playout dopo una stagione così difficile e hanno fatto la differenza”. 

Il tuo futuro sarà ancora alla Vis Pesaro?
“In questo momento ho cercato di liberarmi mentalmente dopo il playout, è stata un’annata tosta. Non ho avuto modo di avere contatti seri con altre società, per me che sono pesarese sarebbe un orgoglio e un onore rimanere ancora in questa società, se dovessi restare sarebbe il decimo anno. Se così non dovesse essere, allora valuterò altre proposte”.