Salernitana, anche il "Profeta" Delio Rossi crede nell'impresa

L'ex tecnico del Palermo in un'intervista rilasciata al quotidiano Metropolis, parlando di passato, presente e futuro, ha confessato di credere nell'impresa della Salernitana.
15.06.2011 10:40 di Filippo Notari   vedi letture
Fonte: SoloSalerno.it
Salernitana, anche il "Profeta" Delio Rossi crede nell'impresa
TMW/TuttoC.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Solo sentirlo nominare non può che riportare alla memoria dei tifosi salernitani ricordi piacevoli, brividi d'altri tempi ma talmente forti che resteranno segnati in maniera indelebile nell'animo di ogni tifoso della Salernitana. Delio Rossi o meglio il "Profeta", colui che, ormai 17 anni or sono, fu il condottiero di quella che squadra che, con una partita perfetta, seppe asfaltare la Juve Stabia guadagnandosi il ritorno in Serie B. Allora il regolamento era diverso, ci si giocava tutto in 90 minuti ed in campo neutro, senza vantaggi legati alla posizione di classifica. Ciò non impedisce di trovare delle analogie, soprattutto per la deficitaria situazione societaria vissuta adesso come all'epoca. E' parere dello stesso trainer fresco di divorzio con il Palermo in un'intervista concessa al quotidiano "Metropolis" in edicola stamane: "Le analogie sono tante, dopo 17 anni la Salernitana partecipa nuovamente ai playoff della stessa categoria. Anche allora, come adesso, c'erano in rosa tanti giovani. Partimmo con l'intenzione di salvarci e di valorizzare elementi la cui cessione potesse dare respiro alla società che anche all'epoca navigava in brutte acque, poi il campionato fece si che alla fine andassimo a giocarci qualcosa di impensabile. Quest'anno invece la Salernitana, nonostante i problemi societar,i non penso fosse stata costruita per salvarsi". Le similitudini sicuramente concernono anche il tecnico, in entrambi i casi giovane ed alle prime esperienze. Il "Profeta" non vuole dare consigli all'allievo Breda, su cui è però pronto a scommettere per un brillante prosieguo di carriera: "E' difficile dare consigli dall'esterno. Io ero alla mia prima esperienza da professionista, lo stesso dicasi per Roberto a parte la breve parentesi di Reggio. Sono convinto che abbia le qualità tecniche e morali per ritagliarsi un futuro importante. Sarei contento se riuscisse a centrare la promozione: per Salerno significherebbe ritagliarsi il giusto spazio che merita in una categoria superiore. E poi se non ce la fa, c'è il rischio fallimento". Venendo alla gara di ritorno, Delio Rossi è convinto che la Salernitana abbia ancora tutte le carte in regola per concretizzare la rimonta: "La missione è possibile anche se il risultato in iniziale vede in vantaggio i giocatori del Verona. Recuperare due goal non è mai facile, ma il bello del calcio è proprio riuscire a stravolgere in una sola partita ciò che talvolta sembra utopico o impossibile. Per farlo bisognerà approcciare alla gara pensando di essere sullo 0-0 perché se parti pensando di dover recuperare immediatamente lo svantaggio diventa molto difficile. I ragazzi devono giocare come se fosse la partita d'andata senza tener conto del risultato. Se avrò l'occasione guarderò volentieri la partita; non so cosa farò domenica perché in questo periodo, dopo un anno stancante, devo fare tutto ciò che non ho fatto in precedenza". Chiusura finale, sempre sulle colonne del quotidiano "Metropolis", per uno struggente ricordo dei meravigliosi anni trascorsi a Salerno. Al pari del pubblico che l'ha amato e lo porterà sempre nel cuore, Delio Rossi non dimentica l'esperienza in granata: "Anche se ho conquistato la serie A con la Salernitana dopo cinquant'anni, per me il ricordo più bello resta senza dubbio l'immagine della squadra che mi ha regalato delle gioie incredibili, dove i ragazzi non erano eccezionali tecnicamente ma avevano delle doti morali notevoli. Per cui il gruppo che ricordo con maggiore affetto è quella della serie C che un anno dopo ci portò ad un passo dalla serie A". Delio Rossi tornerebbe a Salerno? Impossibile trattenere la domanda: "Io sono legato a tutte le squadre che ho allenato, a maggior ragione alla Salernitana che è quella che mi ha permesso di mettermi alla prova per la prima volta. Auguro tutto il bene possibile alle mie ex squadre, specialmente alla Salernitana perché onestamente ritengo che per il suo bacino d'utenza meriti una collocazione stabile tra serie B ed A. Mi fa male vederla in serie C e sapere che si gioca tutto in una partita, rischiando addirittura il fallimento. Penso di far parte della storia di questa società e di questa città e per questo le auguro tutto il bene possibile. Il futuro non so cosa mi riserverà, quindi... mai dire mai".

Intervista di Filippo Notari per il quotidiano "Metropolis".