Top & Flop di Fermana-Triestina

16.03.2021 17:25 di  Niccolò Anfosso   vedi letture
Bepi Pillon
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Bepi Pillon
© foto di Nicola Ianuale/TUTTOmercatoWEB.com

Belli contro spietati. Giochisti contro risultatisti. È come quando davanti all’uomo che agita la sciabola - abilissimo nel roteare l’arma e far paura all’avversario - Indiana Jones spara un secco colpo di pistola. La Triestina gioca, manovra, produce e colpisce tre pali che ancora tremano, la Fermana preferisce attendere e trafiggere al momento opportuno: così sfrutta le due pallottole a disposizione mettendole a segno entrambe. Ma l’alabarda non demorde e porta a casa il sesto pari consecutivo nel secondo tempo all’arrembaggio, mutando il canovaccio d’una partita che nell'orizzonte del Recchioni pareva essere davvero stregata. Si parte in decollo perché Iotti accende il motore dopo 60”, puntando Lopez nell'uno contro uno prima di premiare l’inserimento perfetto di Urbinati, abile a sfruttare l'indecisione di Capela trafiggendo Offredi col destro secco. La via del pari è a due passi, la Triestina sente che è vicina al 24’ quando Granoche difende palla, suggerisce per l'accorrente Tartaglia che non ci pensa due volte a trovare lo spazio per il cross a centro area: l’inserimento di Calvano è eseguito coi tempi giusti, l’ascensore impatta sui miracolosi guantoni di Ginestra che riesce a salvarsi con l’aiuto della traversa. Al 36’ è ancora Granoche a fungere da spartiacque della manovra offensiva: scarico per Sarno, apertura per Tartaglia che premia la penetrazione di Rizzo lesto ad attraversare l’area ancora per Calvano, Ginestra ingaggia il duello sbarrandogli la strada, poi Lopez colpisce il palo a botta sicura. La manovra è incessante, lo sviluppo davvero coinvolgente, ma al tramonto del primo tempo la dura legge del calcio sancisce la beffa: Cais riceve da Urbinati e trasmette un messaggio profondo che Neglia raccoglie in percussione, incuneandosi tra i centrali e battendo a rete con il sinistro incrociato l'incolpevole Offredi. Il pressing della Triestina si fa sempre più tambureggiante nella ripresa: al 66’ Calvano sfonda dai venti metri il terzo legno di giornata, poi al 73’ Gomez riceve da Giorico e in torsione riapre meritatamente i conti, che Sarno pareggia al 83' dopo essersi bevuto quattro avversari: sterzata per sciogliere la triplice marcatura e traiettoria beffarda a giro ad infilarsi nel sacco sul palo più lontano. Il finale è palpitante ma la bilancia rimane in equilibrio, tra la dose sostanziosa di rimpianti della Triestina e il pari prezioso che la Fermana agguanta col cinismo di chi calcola con ponderata precisione il momento opportuno per impressionare. 

TOP 

Il primo tempo della Fermana: approccio comportamentale combattivo, lavoro preciso e tempestivo sui riferimenti senza dare respiro alle pedine offensive di Pillon, chiudendogli ogni varco con largo anticipo. Lo sviluppo ragionato della manovra porta alla realizzazione di due reti a testimoniare l’aggressività impostata da Cornacchini. BELLI A METÀ.

I cambi della Triestina: quando Pillon guarda la panchina capisce di poter cambiare l’inerzia di una gara stregata. E così inserisce Gomez e Mensah, fornendo impulsi energetici e qualitativi all’assalto finale dell’alabarda che ai punti avrebbe meritato sicuramente il successo. SFORTUNATI.

FLOP

L'adagiarsi sugli allori della Fermana: il doppio vantaggio ha frenato l'impeto della truppa di Cornacchini, quasi come se fosse sazia e pronta a piazzare il pullman davanti all'area per portare a casa il risultato. È bastata una Triestina in completa trazione anteriore per allargare le maglie di una retroguardia fino a quel momento perfetta nel lavoro sistematico delle coperture preventive. OCCORRE DARE DI PIÙ.

Nessuno tra le fila della Triestina: quando colpisci tre legni, tieni in mano il pallino del gioco con padronanza tecnica e strutturale, costruisci continuamente presupposti offensivi rilevanti e rimonti un doppio svantaggio certifichi una grande personalità e uno spirito battagliero e mai domo da proiettare ai prossimi incontri, perché ritrovare al più presto la strada del successo diventa fondamentale per le velleità di un piazzamento ambizioso in griglia play off. AVANTI TUTTA.