IL FATTO DELLA SETTIMANA - A CATANIA E TERNI SPAZIO ALLE NOVITA': IL RITORNO DI NOVELLINO E L'ADDIO DI RANUCCI

02.03.2019 00:00 di  Valeria Debbia  Twitter:    vedi letture
IL FATTO DELLA SETTIMANA - A CATANIA E TERNI SPAZIO ALLE NOVITA': IL RITORNO DI NOVELLINO E L'ADDIO DI RANUCCI
TMW/TuttoC.com
© foto di Andrea Rosito

Penalizzazioni e problemi societari probabilmente non fanno più notizia, talmente siamo assuefatti dalla loro presenza costante nel corso di questa stagione. E allora questa settimana puntiamo i nostri riflettori sui cambiamenti che hanno investito il Catania e la Ternana, due squadre che stanno vivendo quello che facilmente viene definito come crisi, anche se in realtà gli etnei hanno perso solo due delle ultime tre gare disputate mentre le Fere, sì, non vincono dal 27 dicembre.



Ma torniamo al punto: parlavamo di cambiamenti. A Catania i due ko hanno convinto la dirigenza a cambiare: via Andrea Sottil (che all'indomani dell'esonero ha dichiarato proprio ai nostri microfoni: "Ho delle responsabilità ma pago anche errori di altri"), ecco Walter Novellino. In realtà in un primo momento sembrava fatta con Carmine Gautieri, ma poi la decisa sterzata verso il tecnico fermo dall'aprile 2018 dopo una stagione e mezza sulla panchina dell'Avellino in cadetteria. Un ritorno alla guida di un club per lui e non un club qualsiasi, ma quello con cui aveva concluso la carriera di calciatore nella lontano campionato di Serie B 1986/87: non fu però un'esperienza da ricordare, bensì una stagione trascorsa tra le riserve, con appena 16 gettoni di presenza collezionati e con una retrocessione in Serie C che ora il buon Walter cercherà di far dimenticare. Una vera e propria patata bollente quella che si è preso in carico Novellino, anche considerato il clima ostile da parte della tifoseria, seppur indirizzato verso un solo protagonista rossazzurro quale l'amministratore delegato Pietro Lo Monaco. 

Alla Ternana siamo giunti al terzo avvicendamento in panchina (da Luigi De Canio ad Alessandro Calori fino a Fabio Gallo), ma quello che è accaduto negli ultimi giorni è un cambiamento, più importante, avvenuto nella stanza dei bottoni e più precisamente in riguardo alla carica di presidente. Se ad inizio febbraio Stefano Ranucci aveva tranquillizzato la piazza allontanando la possibilità di un suo abbandono a seguito del prestigioso incarico ricevuto dall’Università Niccolò Cusano, come Presidente del CdA (incarico che lo aveva portato a lasciare il Consiglio Direttivo della Lega Pro), alla fine si è arreso, ritenendo necessario dare le proprie dimissioni. La carica ora verrà assunta direttamente dal Patron Stefano Bandecchi, che sarà coadiuvato da Paolo Tagliavento, con funzioni di ausilio nel coordinamento della società. “Terni è unica e straordinaria. Il mio impegno non è mai mancato e ogni qualvolta sarà possibile sarò presente allo stadio. Salutando con affetto il popolo rossoverde aggiungo con orgoglio che ci sarà sempre la mia sciarpa rossoverde ad accompagnarmi in ogni sede estera dell’Unicusano” sono state le parole di commiato di Ranucci. E chissà che questo scossone porti a cascata un sussulto anche nella squadra, caduta per ben sei volte nelle ultime otto partite.